Piramidi azteche spiagge jet-set

Piramidi azteche spiagge jet-set Piramidi azteche spiagge jet-set da fare è a Uxmal, dove si trova la -gran Piramide» e, in una spianata di effetto scenografico incredibile, una serie di altre piramidi, palazzi, campi per la pelota, templi. Più a Sud. affacciata su un altipiano roccioso ai bordi del mare, c'è poi Tulum, città morta dei Maya. Se ci si vuol concedere una breve ma intensa vacanza di mare, consigliabile — a una settantina di chilometri da Cancun — la splendida insenatura di Akumal: spiaggia bianca, mare trasparente, palme; se si è fortunati, c'è la possibilità di vedere le tartarughe marine che risalgono faticosamente la spiaggia per deporre le loro uova. n Messico, infine, vale anche una conoscenza gastronomica. Facendo attenzione all'acqua e ai cibi piccanti (che provocherebbe nel turista ignaro e Ingordo la «vendetta di Montezuma». cioè lunghe giornate di tormento Intestinale), dappertutto si può mangiare ottimamente. Le -Tortillas» sono fatte con farina di mais impastata con acqua e calce, e sono un po' la base di molti piatti: servono da pane, da involucro, da contenitore. Fagioli In abbondanza, ottimo pesce, pollo, carne. A Puebla vai la pena di assaggiare e farsi dare la ricetta del «mole poblano». una salsa speciale che richiede tre giorni di lavoro, a base di peperoncini piccante aglio, cannella, coriandolo, cumino, uva secca, chiodi di garofano, pepe, mandorle, noccioline americane, cipolle, sesamo, cacao, eccetera eccetera: è una delizia soprattutto con 11 tacchino. n vino è caro e non straordinario; la birra è buona. Dall'agave, si ricavano tre diverse bevande: la tequila, 11 mezcal e il pulque: i primi due sono, come si sa, piuttosto forti. In Messico, va da sé, si beve anche un ottimo «decotto di cacao», profumato con cannella e vaniglia: è una bevanda che si consumava ben prima che Colombo scoprisse l'America. Sandro Doglio SI dice che per visitare e conoscere bene il Messico «non sempre è sufficiente una vita». Con le sue foreste e i suoi deserti, le montagne, i vulcani, le spiagge; i resti di una delle più grandi civiltà; con la più grande città del mondo, con i misteri tuttora insoluti di una vita lontana, di una religione complicata e anche crudele; con una fauna straordinaria e una flora di ricchezza senza pari (dal Messico ci sono venuti il cioccolato, il fagiolo, il pomodoro, il mais, eccetera): con tutti questi punti di interesse, e tanti altri ancora, il Messico è una miniera senza fine per il viaggiatore curioso, che nel passato e nel presente di questo Immenso paese può trovare continua sorpresa e scoperta. Ma in pochi giorni, magari tra una partita e l'altra del campionato mondiale di calcio, partendo da Città dèi Messico o da Puebla, che cosa si può vedere per avere almeno un'idea di questa terra ricca e povera, arida e fertile, civile e selvaggia? Ecco qualche suggerimento attinto dalla memoria e dai taccuini di viaggio, dai consigli degli amici messicani e degli esperti (un grazie in particolare a Enzo Di Lauro, della Di Lauro Viaggi di Milano, specialista di itinerari turistici in questa parte del mondo). Da Puebla, in una sola giornata, merita di andare a visitare (55 chilometri) il sito archeologico di Cacaxtla, dove sono tra l'altro conservati antichi dipinti murali. Più vicina ancora (22 chilometri) c'è Cholula, dove si ergono 1 resti della più grande piramide del mondo: 475 metri di lato. 60 di altezza. Da Messico, invece, un'intera giornata va dedicata alla visita (a una cinquantina di chilometri dal centro) del sito di Teotihuacan. dove si ergono due tra le più splendide piramidi messicane: quella del Sole e quella della Luna, che sorgono in un complesso archeologico stupefacente, con resti di palazzi, templi, immensi viali. E' una specie di irn- caso, data l'Immensità del sito, Acapulco è quasi impossibile da visitare a piedi: occorre affittare un'auto o partecipare a qualche «tour» organizzato. Non si dovrebbe dimenticare, nel programma di un soggiorno in Messico, una puntata di qualche giorno nel Yucatan, la parte più meridionale del paese. Ci sono due belle menso santuario all'architettura e alla grande storia degli Aztechi. Sempre da Messico, in auto o in corriera, in gite di un giorno o due. si può andare a Cuernavaca (la città di Emiliano Zapata. eroe della rivoluzione contro Porfirio Diaz) e a Torco. E' un altro Messico: il riaggio, in sé. è bellissimo e intéressante: lungo la strada si possono trovare U. S. A. £Guadalaja Nezahualcoyotl Cuernavaca\Puebl& —~p*vJaxco ^j_Acajgulco •riTTÀ •À uxmai ii •riTTÀ uxmai ii Neza contadini che vendono armadilli; la vegetazione è tropicale. Cuernavaca è una esplosione di stile barocco; mentre Taxco. capitale della lavorazione e della vendita dell'argento, è cittadina pittoresca, piacevole, con mille angoli incantevoli. La strada oltre Taxco prosegue verso Acapulco. dove tuttavia — potendo — è meglio andarci in aereo da Messico. Acapulco è ancora famosa, ma lo era soprattutto venti o trenta anni fa. e anche più. quando era una delle spiagge più frequentate dai ricconi di tutto il mondo. Grandi alberghi, immense spiagge, spettacoli ancora affascinanti (come i celeberrimi -tuffi dell'angelo», eseguiti dall'alto delle rocce della Quebrada), forse oggi non sono più sufficienti però a mantenere la grande fama di Acapulco. In ogni città: Merida (spagnolesca, tranquilla, ricca di profumi e colore locale) e Cancun (il più moderno centro balneare del mondo, costruito con il computer, ricco di alberghi splendidi e giganteschi, veramente all'americana). Facendo base in queste due -ittà (facilmente raggiungibili in aereo da Città del Messico e da Puebla). per chi vuol approfondire la conoscenza archeologica del paese e in particolare la civiltà dei Maya, tappa d'obbligo è Chichen IUa (dove si trovano la splendida piramide detta -Castillo», il .Ceno te de los Sacrificios. cioè una profonda e ampia pozza naturale dentro la quale si gettavano vivi bambini e dorine per sacrifici agli dei e lo splendido «Caracol», osservatorio astronomico a forma di chiocciola). Altra visita importante

Persone citate: Castillo, Di Lauro, Emiliano Zapata, Enzo Di Lauro, Porfirio Diaz, Sandro Doglio, Torco