Una pioniera da Praga al Far West

Tìitto libri Tìitto libri «...Pi ARda «La mia Antonia» : un'occasione per riscoprire Willa Cather Una pioniera da Praga al Far West In viaggio con lo zio attraverso la caduta del fascismo Uscirà fra qualche giorno, da Garzanti, Sotto il sole giaguaro, tre racconti di Italo Calvino. Il libro, al quale Calvino stava lavorando, e che aveva temporaneamente messo da parte per scrivere le lesioni che avrebbe dovuto tenere a Harvard, doveva comprendere 5 racconti sui 5 sensi, racchiusi da una •cornice*. Sotto il sole giaguaro, che viene presentato da Giorgio Manganelli, racconta il •sapore*, l'.orecchio*. l'.udito*. «La nostra classe dirigente» di Oreste del Buono quisi uno sguardo bifocale che era profondamente americano e, al tempo stesso, andava oltre l'America. Ma coll'andar degli anni e lo spostarsi in avanti della frontiera, anche questa .cultura della prateria, fini per modificarsi lasciando nella Cather una malinconia invincibile. Anche qui Willa Cather coincide con Jim Burden: pur educato da Antonia all'amore, innamorato non soltanto di lei. ma anche delle altre piccole immigrate, le .servette, danesi e norvegesi che egli ritrova, "dolescente. nella cittadina pionieristica di Black Hawk, egli si accontenta di seguirle da lontano, senza partecipare allo sviluppo delle loro eccezionali capacità creative. E l'accettazione, mesta e rassegnata, dell'indistruttibile, .prezioso, incomunicabile passato, chiude assai bene questo romanzo che, pur semplice e lineare, rimane, a tutt'oggi, un pìccolo capolavoro. Nella produzione della Cather ci sono ancora due opere brevi, bellissime, Una signora perduta e La casa del professore anch'esse .parabole sul tramonto della "sua" grande tradizione», del mondo che aveva amato. Più tardi, con una tecnica interessante ma meno spontanea, essa trasferì le sue simpatie fuori dell'America, alla Quebec del Settecento, al Messico, e all'Avignone dei papi, in omaggio alla Francia che aveva amato fin dalla gioventù, e al cattolicesimo che aveva abbracciato. Ma c'è un aspetto esistenziale che colpisce anche di più in questa donna apparentemente tradizionalista e legata a! valori del passato: il modo semplice e dignitoso con il quale visse tutta la vita accanto all'amica e segretaria, Edith Lewis, in una scelta diversa, ma certamente consona all'indipendenza altera, alla .rara e squisita integrità, descritte in La mia Anto- nm' Angela Bianchini Willa Cather, «La mia Antonia», trad. di Yole Pinna Pintor, prefazione di Goffredo Fofl, La Tartaruga, 223 pagine, 18.000 lire. «...Pi AREVA non fosse nulla da vedere: non steccati, non torrenti o alberi, non colline, né campi. Null'altro che terra; non la campagna, ma il materiale di cui è fatta la campagna*. In questa celebre citazione, tratta dall'inizio del romanzo La mia Antonia dell'americana Willa Cather. il paesaggio del Nebraska va a identificarsi con l'essenza e la qualità della vita stessa, per poi far tutt'uno con la protagonista, la piccola immigrante boema Antonia Shimeda, che rappresenterà la .cultura della prateria., in quei valori umanistici che legano il Nuovo al Vecchio Mondo. La pubblicazione della Mia Antonia costituisce un avvenimento e un motivo di allegria: da anni, i libri di questa grande maestra americana dello stile, morta nel 1947 (era nata nel 1873). non erano più ristampati in Italia, e non lo furono nemmeno tutti. Chi scrive le aveva però dedicato un lungo saggio {Willa Cather e l'Europa in Spiriti costretti. Vallecchi, 1963) proprio nel momento in cui l'America si risvegliava alla conoscenza e alla rivalutazione della Cather, troppo a lungo relegata nel filone femminile-tradizionalista, dalla Beecher Stowe a Sarah Orne Jewett a Ellen Glascow, per opere (cosi si diceva) che. nei quasi meticolosi riferimenti familiari, .servivano a controbilanciare, sia pure egregiamente, il grandioso, il troppo virile, il plein-air .della prosa americana.. Ci si avvide allora, al contrario, che l'ombra proiettata dalla Cather sulla prateria del Nebraska era, in realtà, smisurata, tale da comprendere civiltà profondamente diverse. E si è arrivati oggi, nella critica più recente, a parlare di uno .space-fiction*, di uno spazio creativo, che accomunerebbe la scrittrice della frontiera all'altra americana, sua quasi contemporanea, l'aristocratica e internazionale newyorkese Edith Wharton. Nella zona dei pionieri, il Nebraska (Ó pionieri.' è il titolo di uno dei primi romanzi) la Cather. di origi- Sansoni Editore MUOVI SAGGI Silvia Lugorio INTRODUZIONE A ROLAND BARTIIES Dalla semiologia alla teoria della scrittura prelazione di I iillio De Mauro G.B. Scuricini M.L. Scuricini CIBERNETICA E NOETICA Dal controllo delle macchine al uoierno dei sistemi umani