Ende spia i sogni del Minotauro dentro il labirinto
Ende spia i sogni del Minotauro dentro il labirinto Ende spia i sogni del Minotauro dentro il labirinto la.suggestione onirica degli ambienti generalizzati eppure folti di particolari, si parla molto di sogni in queste pagine, mentre l'aspetto di groviglio è mantenuto dalla mancanza di titoli e d'altri contrassegni e da certi nessi sottili, fluttuanti come ragnateli, che sembrano unire casualmente un racconto — o capitolo, o pezzo, o sogno — al precedente o al successivo. Uno strano libro, insomma. Lo specchio nello specchio. Di una stranezza che potremmo definire congenita ed ereditaria, essendo Michael Ende figlio del pittore surrealista Edgar, dalla cui opera è tratto il corredo illustrativo del volume: diciotto tra acqueforti e disegni, quanto mai intonati allo spirito del testo. Ende, lo scrittore, è anche autore della lodatls- sima Storia infinita e di altri libri per ragazzi. Come tale si considera quasi un portabandiera della fantasia nel nostro mondo meccanizzato e politicizzato; e anche Lo specchio nello specchio può rientrare in questo discorso. C'è però una differenza. In un romanzo per bambini il surreale della fantasia in libertà parte necessariamente dal vissuto quotidiano. Il ragazzetto Bastiano legge in una soffitta un libro intitolato La storia infinita, prima di precipitarvi dentro per magia e partecipare alle vicende del regno di Fantasia (ma anche di trovarvi la propria vicenda di ragazzetto che legge in una soffitta: altro effetto speculare, come si vede). Qui il viaggio si svolge in senso inverso. Dalla totale impossibilità della situazione iniziale si giunge non di rado a certe realtà ben riconoscibili della vita contemporanea. Il tribunale in cui gli avvocati discutono prò e contro il «diritto all'incarnazione» dei loro clienti non nati, allude alle pratiche anticoncezionali. La festa delle fiamme in un palazzo di cera del quale esse si alimentano fino a divorarlo tutto, è una bella metafora della società del consumi. Ed è persino inutile spiegare che cosa rappresenti la goccia sospesa in una perla, che potrebbe spegnere ogni forma di vita sulla terra qualora l'involucro si rompesse. La concretezza dei dettagli — per esempio la porta tinta e ritinta che ha «un aspetto grumoso e un colore di spinaci vecchi e stantii» — può suscitare il rimpianto che la dose di realismo non sia, in questi sogni, più consistente, a tutto vantaggio dello scatto fantastico, che otterrebbe un effetto maggiore in un contesto più «normale». Ma come labirinto è proprio un bel labirinto. B. Soiinas Donghi Michael Ende: «Lo specchio nello specchio-, Longanesi, 270 pagine, 20.000 lire. Traduzione di Donatella Fredlani, illustrazioni di Edgar Ende.
Persone citate: Donatella Fredlani, Edgar Ende, Michael Ende
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