Da Madrid omaggio danzato a Garcìa Lorca

Con una ventata di hispanidad si è concluso «11 Gesto e l'anima» al Nuovo Con una ventata di hispanidad si è concluso «11 Gesto e l'anima» al Nuovo Da Madrid omaggio danzato a Garcia Lorca H Ballet Espano, in una suite di danze focose e passionali conformi al più trascinante folklore iberico TORINO — Avvolto dall'esplosione cromatica e dai fremiti ardenti di una ventata di hispanidad, il Teatro Nuovo ha concluso ieri sera il ciclo di rappresentazini della rassegna «Il Gesto e l'Anima» offrendo la scena al Ballet Espanol de Madrid, che in uno spettacolo composito ha dedicato i due brani centrali a Federico Garcia Lorca nel cinquantenario della morte. Toccante omaggio coreografico al grande poeta e drammaturgo, in una sulte di danze focose e passionali conformi al più trascinante folklore iberico. In accordo con i postulati artistici della compagnia, basati sulla conservazione del ricchissimo patrimono coreografico e musicale della Spagna, ma anche sulla ricerca di nuove forme estetiche e sonore, il Prologo ha esposto le varie capacità interpretative dei singoli elementi del complesso, spaziami dal martellato ossessivo delle mani battute a controtempo sui ritmi rapsodici delle tormentate chitarre di Emilio de Diego. Carlos «Habichuela» e Manolo Segura accompagnati dal canto tondo di Salmeron, alle più aeree evoluzioni di stile accademico sulle punte eseguite intorno a una sbarra improvvisata. Accostamento un po' ibrido e non necessario, godendo il folklore classico di una pregnanza e di un'autonomia artistica che non ha bisogno di altri supporti, ma volutamente presentato quale dichiarazione d'intenti da Goyo Monterò, il direttore e coreografo della compagnia cui si devono tutti i brani del programma. Assai più convincente El Jaleo, suite di danze popolari nelle quali convergono in armoniosa purezza 1 differenti stili del celeberrimo flamenco e della classica escitela balera. Dallo eapaetadn iniziale alle soleares, dalle panaderas ritmate dalle nacchere e incrociate con le danze andaluse, sino alle bulerias e alla sevillana conclusiva, è tutto un intrecciarsi di passi, che partendo dalle figure e dai costumi in auge nel Settecento, e già portati in scena da Manemma sulle musiche del Padre Antonio Soler, attraverso l'atmosfera ottocentesca dei tablaos regno delle bailaoras (taverne e café chantant dell'epoca), giunge sino all'assimilazione della danza accademica sulle mezze punte. Occasione per lo scelto complesso maschile di dimostrare la sua ardente fierezza, e per le soliste Azucena Flores e Carmen Villena. inguainate nei lunghi abiti oro e fiamma tutti balzi di trine, di esibire il loro virtuosismo roteando gli scialli floreali come cappe di torero, allontanando con piede sdegnoso 11 lungo strascico. Homenaje a Federico sulle •Antiche voci di bimbi» del musicista George Crumb. colloca la protagonista del balletto ispirato a Yerma in un dispositivo scenico sobrio ed essenziale, che diventa un'arena di sentimenti dove la sorda lotta tra l'odio e l'amore assume un'intensità viscerale. Sensualità dolorosa e Barbara Walter» La giornalista più pagata d'America ha detto «sì» BEVERLY HILLS — Barbara v.aiters. la giornalista più famosa e più pagata d'America, ha sposato il dirigente televisivo Marvin Adelson. La v\ alter* che ha 54 anni, è al secondo matrimonio: Adelson, che ne ha 56. alla terza esperienza matrimoniale. Alla cenmonia. alla quale erano presenti nomi illustri del cinema e della televisione come i produttori Sydney Lumet e Lew Wasserman, l'attrice Linda Gray, una delle protagoniste di -Dallas-, si è. svolta nella villa che il produttore Léonard Goldberg possiede a Beverly Hills. «Ho pensato che si sposassero due ragazzi: non ho mai visto una coppia più felice ». è stato il commento dell'addetto stampa. Al matrimonio di Barbara Walters era presente la figlia Jacqueline. il balletto Zarzuela di Madrid sabato sera al Teatro Nuovo di Torino austera di una donna frustrata per la sua ansia per un'impossibile maternità. E il coro delle mammane con i loro inutili riti propiziatori al concepimento, 11 fantasma mentale dell'uomo virile che la possa rendere madre, la simbolica uccisione dell'indifferente marito, rinato come bramato bimbo da cullare, creano un'atmosfera cupa ed oppressiva nella quale Azucena Flores riscatta le sue allucinate visioni con una tragicità di sapore arcaico. La Casada Infiel è la trasposizione asciutta e priva di patetismo del poema di Garcia Lorca sulla sposa infedele, riassunto in un intenso passo a due di stile neoclassico moderno. Un'avventura amorosa che nella sua concitata e colpevole brevità lascia più dolore che gioia nei due giovani amanti, interpretata con crescendo coreografico ma un po' asetticamente sulle accademiche punte da Rosa Naranjo e dallo stesso coreografo Goyo Monterò. Tutta la compagnia, di buon livello tecnico, ma ancora tesa alla perfezione, si è poi fusa all'unisono nell'esaltante brano finale Desenlace (congedo), calorosamente applaudito dal fervore di un pubblico entusiasta che ha riconosciuto negli elementi più rappresentativi del complesso madrileno lo smalto lucente dell'autentica tradizione iberica e la pregevole dote di un rigoroso professionismo. Gianni Secondo

Luoghi citati: America, Madrid, Spagna, Torino