Mastroianni restò «incinto» in un film. La gente inforno a fui finì per trovare fa cosa naturale. Se tra noi...

Mastroianni restò «incinto» in un film» La gente inforno a fui finì per trovare fa cosa naturale* Se tra noi... Mastroianni restò «incinto» in un film» La gente inforno a fui finì per trovare fa cosa naturale* Se tra noi... • Niente di grave: suo marito è incinto». Questa la definitiva, incredibile diagnosi che la ginecologa comunica alla signora, nel film francese di Jacques Demy. con Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve. datato 1975, dal titolo originale: -L'avvenimento più importante da quando l'uomo è sbarcato sulla Luna». Marcello Mastroianni in stato davvero interessante, è Marco Mazzetti, un italiano Immigrato a Parigi che convive con la «coiffeuse- Irene, Catherine Deneuve. Ma lei non ha colpa: è il povero Marco che ha fatto tutto da solo, e adesso insieme col pancione ha le voglie, la nausea e i capogiri delle donne incinte e infine partorirà. I giudizi crìtici di allora parlano di -grande bravura degli attori» (come dubitarne?) e di -sconcertante trovata, sviluppata in modo paradossale, senza dare troppe spiegazioni dell'inaudito fenomeno-. Una spiegazione però il regista l'aveva fornita: l'incauto Mazzetti aveva «consumato eccessivamente., ma polli ormonizzati. E si sa che per il «pollo, non esiste contraccettivo. Faceva ridere Mastroianni con quel suo ventre gonfio in primo piano che alla palpazione del medico dava battiti di vita. Ma si rideva amaro. E se fosse davvero possibile? C'era chi ricordava casi di gravidanza isterica e chi raccontava la storiella infame di quella donna preoccupata per il suo ventre gonfio alla quale il medico aveva diagnosticato: -Non si preoccupi signora: è aria, soltanto aria». Dopo qualche anno il medico aveva incontrato ancora la donna con un bel bambino per mano. -Che bel bambino! E' suo?» E lei cattiva: -No dottore! Non è un bambino: è solo aria vestita alla marinara-. Ma si trattava sempre di donne. L'uomo incinto, via. non era proprio credibile! Adesso la scienza potrebbe smentire anche le barzellette. Di questi tempi si pensa ormai in termini in cui non è esclusa nessuna possibilità; anche la nube radioattiva ha fatto emergere i sogni mostruosi della nostra infanzia, e si cerca di combattere la paura della paura sublimandola con domande grottesche: -Ma quanto sarà alto un Nano Curie?». Adesso noi poveri maschi posti di fronte a questa nuova prova che cosa ci tocca fare? il regista Demy nel suo film aveva usato la ragione: i due protagonisti, superato un certo stupore finiscono per trovare la cosa naturale e anche la società che li circonda reagisce con una stessa ironica imperturbabilità. Per carità, se dovesse succedere che possiamo restare incinti, usiamo anche noi la ragione. La violenza è in agguato: guai addormentarsi, perché, come aveva profetizzato Goya. -Il sonno della ragione genera mostri». Nevio Borri

Luoghi citati: Parigi