Un Falstaff targato Proietti

INTERVISTA / L'attore farà la regia dell'opera a Ginevra INTERVISTA / L'attore farà la regia dell'opera a Ginevra Un Falstaff targato Proietti «Ho incominciato co Anche Gigi Proietti si dà alla lirica. No, lui non canta, farà però la regia come ha già osato altre volte. Sarà che adesso la lirica «tira», basterebbe chiederlo a ZeKirelli o a Pippo Baudo. Ci riprova Proietti, «con un po' di paura-, perché il suo impegno di regista lo dispenserà nel Falstaff al teatro dell'Opera di Ginevra. -E'parecchio che mi dedico alla regia. Per la lirica ho cominciato con la Tosca al 'Verdi' di Pisa ed è andata bene. Poi il Don Pasquale per Spoleto e anche II un successo. Adesso mi hanno chiamato da Ginevra. Speriamo bene-. C'è chi corre alla conquista dell'America e chi va a prendersi l'Europa... «Afa quale conquista. Afe fanno ride...altro che conquista. Stanno invece ben ancorati qua...-. Che strano primattore Proietti, definito via via istrione di razza, maratoneta della parola, artista tuttofare... • £ pure animale da palcoscenico, solo che calcavano troppo su animale e poco su palcoscenico Ride. Quella sua risata improvvisa, carnale, istintiva e beffarda come alimentata da anime diverse. Si ritiene un grande attore? •Non penso d'essere un grande ma uno che sa far bene il suo mestiere si». Dice di voler amministrare oculatamente la sua immagine ma ultimamente non le con la Tosca ed è andat Gisti Proietti da pic pare d'avere troppo imperversato in tv? • Per quello spettacolino nel film? Era un quarto d'ora secco anche difficile da mantenere nei tempi giusti-. Si guadagna molto vero con la pubblicità? «Più che a fare il teatro...- E il cinema? Perché non c'è stato il grande successo? «Lo a77io molto il cinema. Ho girato 20 film ma nessuno mi ha dato il trionfo. Finirà che me lo faccio da solo il mio film. C'ho due o tre progettini in testa...-. E' un dissacratore...anche di sé stesso? • Bisogna essere così, altrimenti si diventa seriosi. Autoironizzarsi ecco. E' però rischioso e a volte scambiano questo voltafaccia finale per ata bene: non penso di ccolo \olt-ta farsi prete: «.Ito già superficialità. Ma è l'indole romana che viene spesso equivocata. Roma nel nord non gode di molta simpatia, si pensa che i romani parlino sempre in dialetto, non è cosi...-. E' amato dai colleghi? « Un tempo si. Adesso un po' meno. Sarà perché le cose me vanno bene e nessuno può dirmi d'avere agganci politici. Insomma come se dice qui: me la vedo me la canto e me la sono-, E invece lei chi ama fra gli attori? «Ci sono parecchi buoni attori di prosa e parecchi emergenti trafficoni, ma anche quelli servono. Guardi, io amo molto gli attori. Come si fa a non dire stimo Gassman...devo dire però che mi piace di essere un grande, m chierichetto: Dio m'aveva fulmintanto Paolo Villaggio, non il Fantozzi .uà Z'enterteiner». E' importante l'intelligenza nella sua professione? •E' importante. Una professione che significa studio, applicazione, ricerca su sé stessi: occorre davvero essere intelligenti E la cultura? •Far bene questo mestiere è già un fatto di cultura, che so, come far bene il vino Proietti ride. Una risata mitridatizzante contro gli ultimi veleni. Se dovesse scegliere di venire intervistato da Damato, Costanzo o Pippo Baudo, da chi andrebbe? •Da Baudo perché con lui se fa prima-. Perché? • Perché non si perde tempo. a uno che sa fare bene ati» al Tuffilo-» Avete notato come ormai in tv gli ospiti sono, siamo, sempre gli stessi? In tv gli attori ormai non ci sono più. Lo schermo straripa di casalinghe, corridori, calciatori. Ho paura die la gente rivoglia quei bei sceneggiati...-. Lei ha paura qualche volta? «Paura?. Non si alza mai con la paura? • Si. Qualclie volta. Un tempo c'era fiducia nel futuro. Uno intraprendeva qualsiasi mestiere con una prospettiva. Oggi è tutto molto strano. Anche i giornalisti che diventano presentatori...-. Era meglio prima? E' vero che da bambino voleva farsi prete? «Si, é cosi. Ero un ragazzo il suo mestiere» de borgata. E a 12 anni m'é presa sta cosa...-. Una vocazione... « Una tentazione. Si giocava all'oratorio ero chierichetto come tanti e Dio m'aveva fulminato al Tufello. 'Ma è vero che c'hai la vocazione? Giuro, giuro. Ce l'ho. Me batte er core'-. Quando non lavora come passa le giornate? Dove va in vacanza? «MS diverto col mio lavoro perché qui dentro c'è tutto. Certo, ho anche tempo per pensare...adesso se chiameno pause de riflessione. Ma quando l'Italia si vuota e va alle Seychelles io me ne corro a Ponza che mi piace proprio tanto, ma tanto-. A lei Proietti che cosa fa ridere? «•Rido di tutto. E' vero rido volentieri di tante cose, ma certe piccole, tenere velleità di quando uno parla e finisce die sbaglia la parolina che ha invece buttato lì per dimostrare chissà che, mi fanno morire-. Scriveva Belli: -L'abbate je pijò un tantin de tossa, i poi disse: 'Fecimichimagna. fijo, i vò di in vorgare: 'Me l'ha fatta grossa-. • Capita anche a me. Se poi succede in scena nun reggo, me sganascio e basta. Proprio poco fa in televisione è arrivata una signorina che tutta per benino ha recitato: 'Signore e signori in collegamento dal Salino di Torone'...embè me fa ride. Rido ancora adesso-. Nevio Boni

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