Wall Street sempre record calamita capitali stranieri di Ennio Caretto
Wall Street sempre record calamita capitali stranieri La prospettiva di un nuovo boom economico spinge la Borsa Wall Street sempre record calamita capitali stranieri Contìnua il flusso degli investimenti dall'estero - Francia e Italia primi fra gli europei WASHINGTON — La conferma è solo parziale, ma au, torevole: gli investimenti stranieri (europei in partico; lare) negli Stati Uniti non i sono diminuiti, nonostante la svalutazione del dollaro, e questo è uno dei motivi dell'incredibile ascesa della Borsa americana. Lo ha dichiarato Ieri il ministro del Tesoro Baker, sottolineando che la prospettiva di un nuovo ■ boom» economico dovrebbe accentuare questo flusso nei prossimi mesi. Baker non ha fatto riferimenti all'Italia né al declino del mercato azionario italiano: ma pochi giorni fa, il Wall Street Journal, la voce della finanza Usa, ha sottolineato che tra i Paesi europei quelli che stanno tornando a investire di più negli Stati Uniti sono la Francia e l'Italia. Dietro la flessione della Borsa in Italia ci sarebbe quindi anche una partenza di capitali in direzione dell'A merica. Non si tratterebbe solo di capitali italiani. Le aziende americane starebbe' ro richiamando 1 propri capt tali nella duplice convinzione che l'ascesa del nostro mercato azionario sìa agli sgoc cioli. e che non sia più il caso di giocare sul cambio col dol Tnqrsvllarhala pramYogiuorBsuinbrl'im..bgaqu laro. Il Wall Street Journal ha osservato che il balzo della Borsa italiana e stato più precipitoso persino di quello americano. La piazza di New York si riserva comunque un giudizio: la situazione per ora è giudicata fluida. Baker, che ha rilasciato le sue dichiarazioni in un breve incontro coi giornalisti al breakfast, ha insistito sull'imminenza del secondo ..boom., economico sotto Reagan. Nel primo trimestre di quest'anno, il prodotte nazio¬ nale lordo Usa è salito del 3,7 per cento in termini reali nel secondo promette di sali re ancora di più. Sotto la spinta di tutti questi fattori, Wall Street ha segnato mercoledì un record, portando l'indice Dow Jones del titoli industriali a quota 1828, 23 punti in più del primato precedente, e facendo balenare la prospettiva di un arrivo a quota 2000 entro l'estate. Ha contribuito alla sca lata l'intensa attività del settore dei computers, dove si sono fuse due grandi aziende, la Burroughs e la Sperry e dove la Ibm ha ricomprato parte delle sue azioni. Ieri perù la Borsa americana si è presa una pausa, anche perché frenata da un inatteso aumento dei tassi a breve: nella mattinata, l'indice Dow Jones dei titoli industriali è sceso di 9 punti. Gli investitori la hanno considerata una «correzione tecnica» A rendere il quadro ancora più attraente per gli stranieri sono stati il presidente Reagan e la Riserva Federale Reagan ha pronunciato un vigoroso discorso in difesa del liberismo alla Confindu stria, annunciando che porrà il veto al progetto-legge prò tezionista approvato dalla Camera, e attualmente all'esame del Senato. Il Presidente ha inoltre reso noto che un'intesa di principio è stata raggiunta sull'esportazione di computers Usa in Giappone. La Riserva Federale non ha smentito la voce secondo cui sarebbe intervenuta sul mercato dei cambi per difendere il dollaro che accennava di nuovo a declinare rispetto allo yen giapponese, confermando cosi di non volere che si deprezzi. Ennio Caretto
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