Fantacronache di Stefano Reggiani

Fantacronache di Fantacronache di Stefano Reggiani Venerdì 23/lunedl 26. i giorni del muro — Che cosa s'intende quando si dice che i due blocchi. l'Est e l'Ovest, seguono la politica del muro contro muro? Si parla evidentemente del muro di Berlino. Ogni tanto pare chi i passaggi s'allarghino, che i separati si riuniscano, che possa darsi una politica di spalla a spalla (come a Ginevra) o almeno di pugno a pugno, come in Rocky IV. Poi s'accende per un momento qualche proposito strategico tenuto per i tempi adatti, i custodi della Germania Est chiedono il passaporto ai diplomatici che passano tra le due Berlino, sembra una formalità, ma trasforma la demarcazione in confine definitivo. E* il muro, troppo a lungo silenzioso, conturbato sfondo per film e fotoricordo, che reclama i suoi dintti: sono qui. sono il centro del mondo. Da qualche tempo si sente la notte un ululato dal muro, è una lupa dal pelame rossiccio che si staglia retoricamente contro la luna quand'è piena. Un redattore dell'agenzia Reuter non solo ha registrato il fenomeno, ma s'è procurato una breve dichiarazione dell'animale. Eccola: «Sono proprio la lupa capitolina, l'ex allattatrice di Romolo e Remo, sempre presente nei pumi cruciali della Storia. Sento una vaga inquietudine che s'addensa intorno a questa infelice città, di nuovo. Vengo come esperta di controversie fraterne per ricordare il solito meccanismo dei fatti, se Romolo fa un solco o un muro, agisce nella certezza che Remo l'oltrepasserà. Ci fu anche lo slogan esortativo: è l'aratro che traccia il solco (il muro), è la spada che lo difende. Che due fratelli collaborino, una volta tanto, è solo una fragile speranza da lupi». Due discendenti di Romolo e Remo sono stati rintrac- Romolo e Remo a Berlino ciati nelle due Germanie. Remus Goerz abita a Bonn, dove è impiegato in un ministero, ha avuto qualche piccolo precedente per guida senza patente e ubriachezza molesta, va spesso in gita a Berlino, dove vivevano i nonni durante la guerra. Romulus Ganz fa il carpentiere a Lipsia, ricorda d'essere stato a balia nella Renania e di aver avuto un fratello di latte, del quale tuttavia ha perso le tracce. Non s'interessa attivamente di politica, è stato brevemente da ragazzo in casa di correzione, ha partecipato alla costrizione del muro di Berlino. Martedì 27/mercoledl 28, i giorni della de — Con grande consolazione si accolgono le prove di interesse e quasi di entusiasmo per il congresso democristiano. Fosse sempre cosi! Potessimo abbandonarci a telegiornali completamente dedicati al solenne (anche se un po' patatoso) volto di De Mita! Potessimo lasciar fuori in attesa o quasi ignorare del tutto le altre notizie del mondo! Il congresso della de è come i mondiali di calcio. ha le sue regole e i suoi conflati interni, le sue partite chiave, può far benissimo a meno del resto. Tuttavia è strana la pretesa del segretario-candidato di ottenere una vittoria truccata, cioè senza correnti. Nel momento in cui anche i comunisti scoprono il piacere delle diverse opinioni organizzate. De Mita vuole il deserto. Un democristiano imparziale è un controsenso, un democristiano senza punto di riferimento è un uomo perduto. Bisogna lasciargli almeno le amicizie: cSono vicino a Piccoli», "Mi manda Cava», «Gravilo su Degan», 'Tengo all'amicizia della Costa» . Impossibile immaginare Zaccagnini senza la sua area famosa. Come potrebbe rispondere per chiarire la sua posizione? «Sto qui, in uno spazio di terza fila. Ira i delegati. Non è un'area, è una zona di poltrone, non conosco nessuno qui e mi stufo, fra poco vado via». E Bernini che ha l'eredità del doroteismo veneto? «Non posso dire di identificarmi neppure in un'area geografica. Ho spiegalo a De Mita che non sono nato in un paese specifico, sono venuto al mondo durante una crociera, in un punto imprecisato dell'Adriatico e quel giorno non c'erano correnti in mare e nell'aria». Giovedì 29, la Francia come Cernobil — Sull'atollo di Mururoa nel Pacifico la Francia ha fatto esplodere una bomba atomica sperimentale di due chiloton. Chissà che bella caduta radioattiva: a chi andrà? Rimarrà nell'emisfero meridionale col favore dei venti? Colpirà soltanto selvaggi e aborigeni che non usano insalata a foglia larga? Sarà una radioattività leggera e innocua, dotata al massimo di esprit? Perfino i controllori italiani, golosi del più piccolo nanocurie, tacciono.

Persone citate: Bernini, De Mita, Degan, Remus, Rocky Iv, Romulus Ganz, Zaccagnini