Si svela con la Morgan il feuilleton del mistero di Ugo Buzzolan

Si svela con la Morgan il feuilleton del mistero Grandi colossi al Teleconfronto di Chianciano Si svela con la Morgan il feuilleton del mistero DAL NOSTRO INVIATO CHIANCIANO — In primo plano, al quarto Teleconfronto, la «vetrina» brasiliana (leggi telenovela) e quella ungherese. Ne parlerò ampiamente. Ma sta passando anche un'imponente rassegna di produzioni internazionali di estremo interesse perché indicative di novità, o di tendenze consolidate, o di orientamenti verso temi particolari, e contrassegnate tutte da un dato che in ogni caso deve essere preso in considerazione: nei loro Paesi d'origine hanno ottenuto alti indici di ascolto, se non i massimi del trimestre in cui hanno debuttato. E' il caso del kolossal di sette ore Pietro il Grande che è stato prodotto dalla Nbc e che. trasmesso nel febbraio scorso, ha fatto registrare negli Stati Uniti un successo strepitoso, il maggiore — assicurano le statistiche — degli ultimi due anni. Trionfo giustificato? Bisogna dire che la Nbc non ha badato a spese. Ha dato carta bianca al regista Marvin J. Chomsky, autore di Radici e di Olocausto, ha voluto quale direttore di fotografia Vittorio Storaro, ha affidato le musiche a Laurence Rosen thal, e ha arruolato uno stuo lo di divi: Maximilian Schell debitamente truce e appesantito è lo zar Pietro, circondato da Vanessa Redgrave (l'infida sorellastra Sofia), Hanna Schygulla (la seconda moglie Caterina, destinata a diventare l'imperatrice di tutte le Russie), Glenda Jackson (la prima moglie ripudiata), e poi Laurence Olivier. Omar Sharif. Ursula Andress. Trevor Howard, Mei Ferrer. Elke Sommer, Lilli Palmer e Jan Niklas (lo zar giovane), Negli studi di Ho! lywood è stata ricostruita una fantasmagorica Pietroburgo e sui confini tra America e Canada si sono mossi eserciti di comparse per la guerra di Pietro contro gli svedesi. Probabilmente gli storici si metteranno le mani nei capelli, ma dagli eventi e dagli intrighi del regno di Pietro — lotte per la presa di potere odio fra parenti stretti, congiure di palazzo, tradimenti, infamie, rivolte, episodi atro ci come quello dello zar che fa imprigionare e torturare a morte l'unico figlio Alessio perché schierato all'opposizione — viene indubbiamen te fuori il .grande spettaco lo» avaro di finezze psicologi che ma straripante di emo zioni e di sequenze a colpo si curo (sembra quasi che nelle battaglie Chomsky abbia tentato di rivaleggiare con Ran di Kurosawa). Non è da escludere che negli Stati Uniti dietro la figura di Pietro che conquista il potere assoluto e lo mantiene ferocemente eliminando famigliari e amici sospetti, e che però sa vittoriosamente difendere la Russia dagli oltracotanti invasori, sia stata vista allungarsi l'ombra di Stalin: è un'ipotesi che certi versanti dello sceneggiato paiono, sotto sotto, favorire. Vedremo cosa ne dirà il pubblico italiano fra alcuni mesi: il kolossal è stato acquistato da Raidue e programmato per l'inverno '86-87. Dalla Russia finta alla Russia autentica. La tv sovietica ha inviato la miniserie Sofia Kovalevskaja diretta dalla regista Ajan Sakhmalijeva, ritratto di un'Insigne matematica vissuta all'inizio secolo: un ritratto austero ma non grigio, meditato, raffinato, e con una forte impronta femminista quale poteva esserci in un film europeo o americano di dieci anni fa: notevole la protagonista Jelena Safonova, intensa e pudica. Dove invece si è assistito ad un exploit di recitazione a grande effetto è stato nel feuilleton II cassetto segreto di Nadine Trintlgnant — moderno feuilleton divertente, giustamente zeppo di misteri — in cui si fronteggiano due mostri sacri onusti di gloria. Michèle Morgan al suo esordio tv e Jeanne Moreau: l'una bionda e l'altra rossa, l'una molto signora ancora innamorata nonostante l'età e l'altra con un robusto passato di mangiatrice d'uomini, l'una con uno stile Anni 40 deliziosamente fuori moda e l'altra, reduce da Fassbinder, con una incontenibile carica aggressiva, danno luogo ad un duetto memorabile, esaltante e patetico, in cui sembrano riassumersi i pregi e i virtuosismi di cinquant'anni di cinema francese. Ugo Buzzolan

Luoghi citati: America, Canada, Pietroburgo, Raidue, Russia, Stati Uniti