Preparavano i dolciumi con latte per il bestiame

Preparavano j dolciumi COMI latte por il bestiame Maxi-inchiesta a Milano, tra i 143 inquisiti Ferrerò, Dufour, Barzetti Preparavano j dolciumi COMI latte por il bestiame dalla redazione milanese Idalla redazione milanese MILANO — Compravano latte in polvere per uso zootecnico, ma lo utilizzavano per prodotti alimentari. Il giudice istruttore Maurizio Grlgo ha emesso ieri 143 mandati di comparizione: sette indirizzati ad altrettanti personaggi già inquisiti in indagini sulla mafia palermitana: 136 a commercianti e industriali del settore alimentare. Di questi ultimi si conoscono 1 nomi dei responsabili di alcune note aziende come la Ferrerò, la Dufour e la Papà Barzetti di Castiglione delle Stiviere. Il proprietario della ditta Barzetti. Gianfederico, è latitante dai primi di maggio, da quando il tribunale fallimentare di Brescia spiccò un mandato di cattura nei suoi confronti: è accusato di bancarotta collegata al fallimento della società avicola -Nuova Cip Zoo». Il consiglio di amministrazione dell'azienda, il giorno dopo la notizia del mandato di cattura, aveva delegato tutti i poteri alla moglie di Gianfederico Barzetti. Il giudice Grigo aveva avviato l'Indagine un anno fa. quando i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni avevano scoperto, a Segrate. un deposito di latte in polvere dalla provenienza sospetta. Il deposito era collegato con la società «Di Prolait», sede a Milano, in via Larga 16. Titolare era risultato Pasquale Pergola, in questi giorni imputato al maxiprocesso di Palermo alla mafia. Della .Di Prolait. erano subito emersi contatti con la .mafia dei colletti bianchi- e con alcune truffe nel settore agro-alimentare ai danni della Cee. I i sfttp ripiia .ni Prnlait. I sette della .Di Prolait ora sono inquisiti dal giudice Grigo per .associazione per delinquere., «truffa ai danni delio Stato., «violazione delle norme doganali e indebita riscossione degli aiuti della Comunità economica europea». I 136 commercianti e imprenditori. Invece, per «ricettazione, e «violazione delle norme doganali.. Dai loro interrogatori il giudice vuol sapere se erano o meno a conoscenza della provenienza illecita e della qualità scadente del latte in polvere acquistato dalla ■ Di Prolait. di Pasquale Pergola. II latte in polvere per uso Izootecnico veniva dalla Ger-zootecnico veniva dalla Germania. Falsificando la documentazione d'acquisto, la «DI Prolait. era riuscita, in un primo momento, a dimostrare che il prodotto era in regola ed era stato venduto da aziende produttrici di mangimi. Poi. però, provvedevano a cambiare l'etichetta e il latte in polvere da .ad uso zootecnico» diventava «latte magro in polvere spray.. Quindi l'immissione sul mercato e la vendita, ovviamente a prezzo di convenienza rispetto al vero «latte magro in polvere spray», alle aziende dolciarie Secondo il magistrato — e da qui i mandati di compari- 1zione —commercianti e in- zione — commercianti e in dustriali dolciari si sarebbero comportati quantomeno con leggerezza. Il basso prezzo avrebbe dovuto consigliare maggiore cautela e l'accertamento dell'esatta provenienza del prodotto. In attesa degli interrogatori, 11 giudice Grigo ha incaricato i carabinieri del Nas di accertare se il latte in polvere utilizzato dalle aziende dolciarie (all'origine destinato all'alimentazione degli animali) può comportare danni per la salute del consumatore. In questo caso altre accuse verrebbero contestate. Il latte in polvere zootecnico è una conseguenza delle eccedenze comunitarie di latte fresco: per difendere il reddito dei produttori agricoli, la Comunità infatti ritira, a un prezzo prefissato, il latte fresco che non trova sbocco sui mercati. Dovendo conservare a lungo un prodotto che è invece molto deperibile, la Cee lo trasforma in latte in polvere per uso zootecnico, da non confondersi con il latte in polvere che si usa nell'alimentazione dei bambini, e che è un prodotto di alta qualità. Il latte zootecnico, con il quale vengono nutriti i vitelli, viene denaturato, privato dei grassi e di molte proteine. Costa il 60 per cento in meno rispetto al latte destinato all'alimentazione. In pratica è un liquido sieroso con pochissimo potere nutritivo. Questo latte viene conservato, in condizioni igieniche precarie, molto a lungo (anche per anni) nei magazzini comunitari: di conseguenza il prodotto subisce ulteriori modificazioni.

Luoghi citati: Brescia, Castiglione Delle Stiviere, Germania, Milano, Palermo, Segrate