Caccia agli evasori con il redditometro Dubbi di legittimità di Francesco Forte

Caccia agli evasori con il redditometro Dubbi di legittimità Si pronuncerà la Corte Costituzionale Caccia agli evasori con il redditometro Dubbi di legittimità ROMA — La Corte Costituzionale dovrà stabilire se è legittimo il cosiddetto «redditometro». ideato nell'estate '83 aall'allora ministro delle Finanze Francesco Forte e confermato un anno e mezzo fa dall'attuale ministro Bruno Visentlni. La Commissione tributaria di primo grado di Larino, un comune molisano, sospetta di illegittimità i coefficienti presuntivi di reddito in base ai quali gli uffici delle imposte dirette possono individuare gli evasori fiscali. Il procedimento che si segue è noto: si confrontano le denunce annuali Irpef (cioè gli imponibili indicati sul modello 740) degli «indiziati, con il reddito «presunto», calcolato con i coefficienti fissati dal ministro delle Finanze. I vari coefficienti riguardano le seconde case, gli autoveicoli, i lavoratori domestici, le imbarcazioni da diporto, gli aerei da turismo, gli elicotteri, i cavalli da corsa e le riserve di caccia. Per ciascuno di questi beni sono stati stabiliti dei valori che, moltipllcati per determinati coefficienti e sommati fra loro, costituiscono il reddito che ii fisco attribuisce al contribuente. La Commissione di Larino ha contestato il «redditometro» perché, fissando indici e coefficienti rigidi, senza distinzioni nell'ambito di ciascuna categoria degli elementi considerati dall'articolo 2 del dpr 600 del '73, «non attua il principio della capacità contributiva stabilito dall'articolo 53 della Costituzione* . In particolare, sarebbe stato determinato, senza alcuna giustificazione, un livellamento dei vari redditi: ne deriva che per i contribuenti il reddito rettificato può non essere rappresentativo della loro effettiva capacità contributiva. I giudici tributari molisani hanno evidenziato una serie di anomalie. Ad esempio, chi possiede una «500» viene posto ingiustamente sullo stesso piano di chi possiede una vettura di cilindrata .1000». I proprietari di auto fino a 12 cavalli fiscali sono infatti equiparati Analogamente, chi possiede una vettura di 1100 ce. è dal fisco collocato sul medesimo piano di chi possiede una «1500». Il redditometro non distingue infine fra i proprietari di auto a benzina di oltre 2000 ce. p- f_

Persone citate: Bruno Visentlni

Luoghi citati: Larino, Roma