L'America per mano di Ennio Caretto

L'America per mano Da Los Angeles a New York, oggi la catena umana L'America per mano Cinque milioni di persone, per 15 minuti, uniranno le due coste - Il fiume della solidarietà (i fondi raccolti andranno ai poveri degli Stati Uniti) attraverserà la Casa Bianca DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Alle 21 di stasera, ora italiana, cinque milioni di persone, forse di più, nessuno lo sa con esattezza, si disporranno in linea da Los Angeles a New York, lungo i deserti e sulle montagne attraverso tutta l'America, si prenderanno per mano, e formeranno la catena umana della solidarietà più lunga della storia. Come un fiume sterminato e contorto, la catena seguirà le strade secondarie della California, poi dell'Arizona e del Nuovo Messico, quindi del Texas, risalirà le grandi praterie fino a Chicago, e piegherà verso i centri industriali del Nord-Est passando da Washington, nel cuore della Casa Bianca, dove la famiglia Reagan, ha detto il Presidente, -farà la sua parte.. Allo scoccare dell'orologio, un coro possente, ■ We are the icorid, we are the children (Noi siamo il mondo, noi siamo i bambini), si leverà dalla catena umana, seguito da due altri, -America the beau tifuU (America la bella) e • Hands across America* (Mani lungo l'America). Un quarto d'ora più tardi la manifestazione si scioglierà. Neppure per l'Etiopia, quando si mobilitarono le stelle del cinema e della can¬ zone, e un ponte televisivo fu lancialo da Filadelfia a Londra, l'America aveva provato l'emozione di questi giorni. Come una marea, l'entusiasmo dei pochi e montato fino a ricoprire l'intero Paese, scuotendo gli animi e eccitando la fantasia popolare. Nata per uno scopo molto concreto — l'aiuto agli affamati e ai senzatetto — e giudicata dapprima una trovata pubblicitaria, l'iniziativa ha finito per assumere un accento quasi mistico. Ha portato nella patria dell'individualismo e del consumismo un afflato religioso, una sensazione di fratellanza e di carità senza precedenti. Persino dall'estero, dove fino all'altra settimana era percepita come -una americanata», sono giunti negli ultimi giorni, a migliaia, volontari per la catena, offerte in denaro, telegrammi. -Mano nel la mano, da costa a costa» com'è chiamata la manifestazione, è assurta a simbolo della straordinaria capacità degli Stati Uniti di rivoluzionare il costume nazionale. In un clima festoso, centinaia di migliaia di persone convergono da ieri sui punti più impervi e desertici della catena, in auto, in pullman, in treno. In battello e in elicottero. Una staffetta di atleti ha lasciato St. Paul, nel Minnesota, lunedi sera, per percorrere a piedi, di corsa, quasi 800 chilometri, fino a Springfield. nell'Illinois. Nel Maryland, sul fiume Susquehanna, dove un ponte è impraticabile, tremila pescatori ne hanno formato uno di barche. Una colonna di roulottes ha portato un intero sobborgo dalla città californiana di Oakland, con scorte d'acqua e di medicinali, ai confini dell'Arizona. Ciascuno dei partecipanti della catena della solidarietà è tenuto a versare almeno 10 dollari, ma la regola è costellata di eccezioni: con slancio, gli organizzatori hanno accettato 700 dollari, un milione e 100 mila lire circa, dai detenuti dello Stato di New York, che guadagnano 40 centesimi l'ora, e hanno spalancato le braccia ai poveri che hanno potuto offrire solo se stessi. • Non importa se raccoglieremo 50 milioni di dollari — ha detto il loro leader — quello che conta è l'adesione popolare*. Ogni età. ogni razza, ogni ceto sociale, ogni condizione umana è rappresentata in questa iniziativa. A Baltimora, una coppia di sposi, Mary Brulinski e Mimmo Cricchio, ha rimandato di un'ora la cerimonia nuziale «per non perderci mano nella mano da costa a costa*. A Los Angeles. gli Hell's Angels, la banda motociclistica più nota d'America, ha accantonato temporaneamente le sue Honda e le sue Harley Davidson per unirsi alla dimostrazione. A Aliquippa, in Pennsylvania, é stata segnalata la presenza del più giovane membro della catena, un neonato appena battezzato, e a Madison. nell'Arkansas, quella del più anziano. Irene Whitfield, di 103 anni. Ci saranno gli handicappati, come i 60 ciechi del policlinico di Phoenix in Arizona e i più fedeli amici dell'uomo del futuro, una famiglia di robot. E' probabile, anzi è quasi certo, che la catena verrà interrotta in più punti: almeno un vuoto è stato imposto dai medici, un tratto di 150 chilometri circa tra Ehrenberg e Tonopah, in Arizona, particolarmente assolato e selvaggio, e là gli anelli della catena saranno formati da una simbolica pattuglia di elicotteri. Ma neppure questo è rilevante nel contesto della iniziativa: mesi fa, quando incominciarono gli sforzi per la sua organizzazione, tra i più complessi e i più costosi di questa saga americana, pochi osservatori pensavano che il successo sarebbe stato cosi grande. Ennio Caretto

Persone citate: Ehrenberg, Hands, Harley Davidson, Irene Whitfield, Mary Brulinski, Mimmo Cricchio