Più del grande Lendl ha vinto il Foro Italico

Più del grande Lendl ha vinto il Foro Italico La morale degli Internazionali di Roma Più del grande Lendl ha vinto il Foro Italico DAL NOSTRO INVIATO ROMA — Il Foro Italico ha riconquistalo il grande tennis. Ivan Lendl. campione del mondo, vince il torneo e assicura che il prossimo anno farà di tutto per difendere il titolo romano. E poi ottantamila spettatori nell'arco della settimana, oltre novecento milioni di incasso, un'organizzazione degna delle maggiori competizioni mondiali. L'ultima volta che un campione del mondo gareggiò a Roma e vinse (1978. Bjorn Borg) si congedò dalla manifestazione giurando che non avrebbe messo più piede al Foro. Colpa dell'indisciplina del pubblico e della disorganizzazione. Ora finalmente il comitato organizzatore degli Internazionali d'Italia ha saputo darsi una struttura manageriale. Un direttore del torneo. Antonio Monduzzi. impegnato per la gestione ed il miglioramento della manifestazione, tante piccole e grandi innovazioni realizzate con l'aiuto finanziario del Coni, l'importanza degli sponsor, il lavoro dell'Img di Mark McCormack. re dei manager, nel reclutamento dei giocatori. Il ricorso, senza i falsi pudori degli anni bui. alle «garanzie», leggi più prosaicamente -sottobanco», per assicurarsi la presenza dei campionissimi. I campioni sono tornati, hanno avuto ospitalità ed assistenza, compresa una adeguata nursery per i figli; il pubblico numerando tutti i posti del -centrale» non ha più dato scandalo; il successo è stato dunque completo ed assoluto anche se manca il campione di casa Non bisogna però accontentarsi. Il Foro Italico con le sue statue di atleti, il travertino abbacinante delle sue gradinate, il verde dei pini e della collina di Monte Mario, è il più bello stadio da tennis del mondo ma ormai la sua struttura è troppo stretta. Bisogna aumentare il numero dei campi, condizione indispensabile per poter riportare in futuro anche la prova femminile in contemporanea al torneo maschile. E' già pronto un progetto che prevede la costruzione di altri tre campi, due affiancati con gradinate per mille spettatori, più un nuovo -centrale» capace di dodicimila posti. Una spesa dell'ordine di sei miliardi che il Coni si è detto disposto a sostenere. Il progetto e già pronto, i lavori dovrebbero procedere in tre fasi con inizio a settembre, con l'augurio che nello stesso tempo si cominci a pensare allo smantellamento ed al trasferimento in altra sede più consona dell'assurda aula-bunker giudiziaria, attualmente a stretto ridosso di una zona destinata esclusivamente ad impianti sportivi. Si tratta di una spesa notevole ma come si è visto gli Internazionali d'Italia possono rivelarsi un business solo che vengano organizzati senza lesinare negli investimenti. Denaro chiama denaro, è la legge del tennis professionistico. A Roma, pur dando -garanzie» a Lendl e Becker, il bilancio si e chiuso in attivo ed il pubblico è rimasto più che soddisfatto dello spettacolo offerto dai protagonisti. Applaudendo la mostruosa freddezza di Lendl. l'entusiasmo di Noah e Becker, la giovanile baldanza della rivelazione Sanchez, i mini-exploit di Pistoiesi e Cane. Rino Cacioppo

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