In Cina con il privato torna l'utile

In Cina con il privato torna l'utile Tutte in attivo le aziende date in gestione a manager quand'erano in crisi In Cina con il privato torna l'utile PECHINO — Sono 47 le industrie statali nel settore di Shcnyang. in Cina, date in gestione a dirigenti privati pagati ben oltre i normali stipendi ma che rischiano in proprio nel caso di fallimento. Le industrie, con cespiti superiori ai 5 milioni di yuan, erano tutte in guai tecnici e finanziari. Lo riferisce l'agenzia ufficiale di stampa Xinhua. La cessione è avvenuta nel giugno dell'84. per periodi che vanno dai tre ai sei anni e i dirigenti sono stati scelti dopo aver superato esami particolari con l'approvazione delle autorità cittadine e i contratti ratificati dai procuratori legali del luogo. Adesso tutte le industrie sono tornate agli utili. I contratti garantiscono che i dirigenti non si approprino dei cespiti ammortizzabili delle industrie ma danno loro pieni poteri su! personale e sull'attività industriale compreso il diritto di licenziare e assumere. I contralti specificano inoltre gli obblighi finanziari annui dei dirigenti nei confronti dello Stato. Il dirigente e i suoi garanti, che hanno concesso le proprietà personali in ipoteca nel caso l'industria fallisse, devono compensare lo Stato per le ardite se l'industria non raggiunge la quota di produzione stabilita. In base a questi contratti, i dirigenti possono guadagnare fino a 70.000 yuan l'anno, cioè più di 40 volte il salario medio annuo di un operaio. • COMPUTER USA — Le due grandi compagnie di computer americane Sperry Corp. e Burroughs Corp. hanno comunicato di essere in trattative per una collaborazione in affari indicando — secondo alcuni esperti finanziari del settore — che la Sperry abbia infine deciso di accettare di essere acquistala dalla Burroughs. La Burroughs aveva recentemente ollerto 70 dollari per azione, o 4.06 miliardi di dollari, per acquistare la Sperry. cominciando con una offerta in contanti per il 51 per cento delle azioni Sperry. Questa ultima aveva però risposto con una controfferta per ricomprare il rimanente 49 per cento delle sue azioni ad 80 dollari, a completamento della prima fase dell'offerta Burroughs. La Burroughs ha in seguito detto di essere disposta a rilanciare la sua offerta ad un prezzo più alto. Questo fa pensare, secondo alcuni esperti, che la controfferta Sperry mirasse a spingere la Burroughs ad alzare la sua offerta.

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