Chi causa danni, deve risarcire

Chi causa danni, deve risarcire Chi causa danni, deve risarcire Difformemente da quanto pubblicato su «La Stampa» sin oggi, la Fondazione giuridica Calamandrei ha diffuso un comunicato asserendo che sia lo Stato italiano, sia Enti o persone o singoli cittadini italiani hanno il concreto diritto di pretendere il risarcimento dei danni subiti dalla contaminazione nucleare causata dallo scoppio di Cernobil. La Fondazione Calamandrei, del cui consiglio mi pregio di far parte, ha asserito che i tribunali italiani hanno competenza ad emettere le sentenze di condanna al risarcimento. Il Codice Civile, infatti, dispone che chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di un'attività pericolosa, è tenuto al risarcimento se non prova di avere adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno. Gli .stranieri e le persone giuridiche straniere sono evocablll, naturalmente, davanti ! nostri tribunali se causano in Italia un Ingiusto danno ad un ente o ad un cittadino italiano. Per spiegarmi propongo questo esempio: se un automezzo dell'Enea causasse un incidente viaggiando sul territorio russo a dei cittadini russi, non pensa che il tribunale russo si riterrebbe giustamente competente a condannare l'Enea a risarcire il danno causato ai cittadini russi? I problemi del proporre un'azione per il risarcimento del danno nel caso in esame sono unicamente due: quello di stabilire a quale ente appartiene lo stabilimento di Cernobil e quello di determinare il danno. E" chiaro, poi, che una volta ottenuta la sentenza di condanna, occorrerebbe eseguirla su beni dell'ente condannato e. quindi, su crediti, automezzi, merci ecc.. presenti in Italia, che andrebbero pignorati e venduti. Nulla esclude che l'ente proprietario dello stabilimento di Cernobil coincida con la persona giuridica Stato sovietico, da trattare nella circostanza come una persona giuridica privata. Ho letto in argomento su •La Stampa» altre considerazioni che mi palone non pertinenti come, p.e., che l'azione di risarcimento deve essere proposta entro dieci anni (ma basterebbe ripetere la formale richiesta ogni dieci anni per protrarre all'infinito il diritto di agire) 0 come, p.e.. che l'inquinamento causato dallo scoppio di Cernobil avrebbe origine da un comportamento di diritto pubblico internazionale (mentre, invece, è atto giuridico privato la produzione di beni o di energia). Capisco che davanti ad un caso straordinariamente nuovo nella storia dell'umanità, l'individuazione degli strumenti giuridici adottabili richieda un certo sforzo di messa a punto, anche giurisprudenziale. Ma pensi quale effetto di giustizia e di sensibilizzazione avrebbe l'applicazione pratica dei principi su detti: e quale effetto di responsabilizzazione nei confronti di enti, che svolgono attività pericolose! Nel villaggio globale, quale sta diventando il mondo e non solo agli effetti dei media, è bene che chi causa danni sia tenuto a risarcire: l'astronave Terra non è un bene divisibile tra Stati sovrani, la sua salvaguardia è diritto di tutti, il suo danneggiamento un illecito da risar- clre' Alfredo Viterbo. Torino

Persone citate: Alfredo Viterbo

Luoghi citati: Italia, Torino