Zanone candida Altissimo di Alberto Rapisarda

Zenone candida Altissimo Pli: oggi replica Biondi poi si elegge il consiglio nazionale Zenone candida Altissimo L'intervento dell'ex leader ha raccolto unanimi applausi - «Non intendo ingombrare la via della ricerca di un futuro possibile», ha detto - L'uscita di scena forse per favorire l'accordo con la destra di Sterpa - Ignorati gli attacchi di Patuelli che lo ha definito «rinunciatario, mediatore, rassegnato» DAL NOSTRO INVIATO GENOVA — -In un partito come il nostro non serve vincere dentro se non si è sicuri di vincere fuori*, ammonisce Valerio Zanone dal paJco degli oratori. E questo congresso liberale, diviso e rissoso, lo applaude unanime, dimenticando per un momento manovre di corridoio e colpi bassi. • Valerio, Valerio, non cambiare-. gli gridano, quasi a volerlo conservare come una rassicurante immagine-ricordo di un partito che sta cambiando volto, senza capire ancora se e come ne troverà uno nuovo. Valerio Zanone non vuole essere di ostacolo. .A'on intendo ingombrare la via della ricerca di un futuro possibile-, assicura, tirandosi indietro come un Cincinnato, non del tutto convinto del nuovo corso che si prepara. Lo fa dando una lezione di stile ad una nuova generazione che sembra legata alle cariche più che ai progetti politici. Se è un'uscita di scena, lo fa con l'onore delle armi del congresso. Ma potrebbe essere anche una mossa tattica per lasciare a Renato Altissimo quella libertà di movimento necessaria a conquistare la fiducia e i voti della | destra di Egidio Sterpa. L'operazione e ormai compiuta. La -destra della destra, di Livio Caputo recalcitrava e minacciava di non aderire. Dopo il via libera di Zanone la corrente di Altissimo ha preparato però una mozione-prearrbolo che è apparsa convincente anche a Caputo. -Ho rilevato uno spostamento di Altissimo su posizioni liberiste, più ricine al documento della nostra corrente-, ha annunciato ai giornalisti, facendo capire che avrebbe votato per Altissimo. E' comunque un matrimonio sofferto e con riserva di divorzio quello che si sta concludendo tra due ali sino a pochi giorni fa contrapposte frontalmente. Nozze imprevedibili, ufficialmente giustificate dalla nacessità di battere il cartello Biondi-Costa- Ppcricrdmssimbpcs Patuelli. Scelta imbarazzante per Altissimo e per Sterpa, che dovranno probabilmente ritrovarsi uniti in una lista comune per poter tentare di raggiungere quel 45 per cento di voti che dà diritto al premio di maggioranza. Ma questa alleanza, in apparenza stravagante, potrebbe essere invece un'operazione che ha messo in conto anche possibili sviluppi politici, forse un partito di destra moderata, che è l'unica formazione assente oggi dal panorama politico italiano. -Il nostro obiettivo è proprio questo-, assicura Caputo. La quarta giornata di congresso aveva in cartellone come attrazione principale lo scontro Patuelli-Zanone. una replica del sempre attuale conflitto tra il figlio che si vuole emancipare e il padre che s'impone dall'alto della sua esperienza. Ma dal punto di vista spettacolare è stato un fiasco, perché il confronto era impari. Ha parlato prima il giovane vicesegretario, con l'evidente proposito di demolire l'immagine politica dell'ex capo di un tempo. Ha attaccato il pli della segreteria Zanone definendolo -rinunciatario, mediatore, rassegnato-. Ha invitato 1 ministri Zanone e Altissimo ad uscire dal governo se i programmi liberali non saranno realizzati. Ha criticato Zanone perché non vuole il referendum sulla riforma sanitaria. E ha finito col divertire la platea quando ha definito Oheddafi -un pirata saraceno intollerante- e l'Unione Sovietica un Paese che «ne commette una più del diavolo-. Zanone lo ha ignorato e si è rivolto al partito e ad Altissimo per mettere dei punti fermi che non debbono essere valicati nell'alleanza con Sterpa. -La critica liberale riguarda la disfunzione dello Stato sociale, ma non mai la funzione sociale dello Stato-, e la via delle riforme istituzionali può essere accettata a patto che preceda, e non segua, la riforma elettorale. A Biondi Zanone ha teso ancora una volta la mano, chiedendogli perché mai ha dovuto cambiare campo se la linea della corrente di democrazia liberale viene considerata ancora valida. Non si attendeva risposta e non l'ha avuta. Nel gran tripudio finale di applausi, mentre in tanti si avviavano verso Zanone per congratularsi. Biondi e Patuelli hanno esitato a lungo fermi ai loro posti sul palco di presidenza. Poi Biondi si è alzato e ha di fatto costretto Patuelli a fare altrettanto. L'ex segretario ha abbracciato il segretario uscente, ma non ha stretto la mano di Patuelli. Oggi Biondi replica a conclusione del dibattito. Ieri sera assicurava che è sicuro di vincere, a patto che -nella notte si metta al lavoro la gazza ladra-. Cominceranno in serata le votazioni per eleggere il consiglio nazionale. Ieri nella notte è circolata la voce di defezioni nella corrente di Costa, ufficialmente favorevole a Biondi. Un gruppetto di delegati se ne sarebbe andato silenziosamente dal congresso con implicito vantaggio per il fronte di Altissimo. Alberto Rapisarda

Luoghi citati: Altissimo, Biondi Zanone, Genova, Unione Sovietica