I fratelli di Gesù

I fratelli di Gesù UNO STUDIO RIAPRE UN ««CASO.» STORICO I fratelli di Gesù CITTA' DEL VATICANO — Un libro riapre un antico dossier, cinque indizi nuovi ripropongono la soluzione di un «caso» storico: Gesù era figlio unico o aveva fratelli e sorelle? Una -tradizione devozionale-, come la definisce il biblista ed esegeta fra Ortensio da Spinetoli. ha prevalso, dal quarto secolo dell'era cristiana In poi, sulla .notizia probabilmente storica- della famiglia di Oesù. lasciando il campo libero a una predicazione -elogiativa e glorificante-, al di là del testo evangelico, della madre di Oesù. «Afa la dignità di Maria, fra Ortensio cita San Bonaventura, è tanto grande che non ha bisogno di essere sostenuta con le favole-. L'autore de / fratelli e sorelle di Gesù (ed. Claudiana) è uno studioso laico francese del greco in cui sono scritti i quattro Vangeli. Si cela sotto lo pseudonimo di Jean Gilles, ed è presentato come -un appassionato di esegesi che ha impegnato circa Quindici anni della sua vita a studiare i testi biblici-. Come un investigatore dilettante, ha indagato sul -giallo, storico dell'esistenza di una famiglia di Gesù che non sia limitata a San Giuseppe e alia Madonna. Ecco alcuni degli indizi più probanti, commentati da Ortensio da Spinetoli, già professore di teologia del Nuovo Testamento all'istituto teologico di Loreto e con incarico al Biblico di Roma. 11 primo: nei Vangeli fratelli e sorelle di Gesù sono sempre menzionati insieme con la madre. •Sono dappertutto insieme, grammaticalmente uniti, senza soluzione di continuità. Madre è sempre messo per primo come se ci fosse parentela o dipendenza stretta-. Quando Gesù a Nazaret si manifestò suscitando una reazione scandalizzata nei concittadini, gli evangelisti fanno riferimento a padre, madre, fratelli e sorelle: -Sembra che vogliano dare un'indicazione quasi anagrafica della famiglia: non vogliono dire padre, madre e cugini-. La spiegazione -tradizionale- per il termine fratelli era che volesse dire «cuoiRi.. Ma i Vangeli presentano coppie di fratelli (Giacomo e Giovanni. Pietro e Andrea. Marta. Maria e Lazzaro): • Questi, a nessuno è mai venuto in mente di intenderli come cugini-, fa notare Ortensio da Spinetoli. Nei Vangeli, per loro e per i -fratelli e sorelle di Gesù-, vengono usati gli stessi termini. -In nome e in virtù di quale principio, di quale regola lessicologica e di pensiero queste stesse parole, in una stessa opera, in uno stesso testo, usate nei casi osservati hanno valore di fratelli, e in un altro caso assolutamente analogo non lo hanno più?-, scrive Jean Gilles. Il termine stesso — adelphos — ha il significato etimologico di nato dallo stesso grembo. E nel greco dell'epoca esistono altri termini, per indicare parentele diverse dalla fratellanza, e in qualche caso si trovano anche nei Vangeli. Jean Gilles conclude la sua indagine rilevando -una convergenza di indizi che permettono di supporre che Gesù avesse nella sua famiglia veri fratelli e sorelle. La posizione tradizionale pare molto fragile e difficile da sostenere-. E' un'opinione che.fra Or¬ tensio avalla: -Per correggere questa lettura, ovvia, garantita, incontrovertibile, ci vogliono ragioni gravi, testuali e contestuali, non semplici supposizioni o apriorismi dottrinali-. Il libro è visto come un contributo per «ri«?oZt)ere un problema evangelico che non manca di avere risvolti pratici e teologici-. Anche se, come ha scritto quasi vent'anni fa l'attuale prefetto della Fede, cardinal Ratzinger, -la dottrina della divinità di Gesù non sarebbe toccata se Gesù fosse stato il frutto di un normale matrimonio umano-. Fino al quarto secolo d. C. le due tradizioni, quella della -nascita verginale- di Gesù, e quella della famiglia -normale- hanno convissuto nelle comunità cristiane. Come è nata la tradizione vincente? •Nella pietà cristiana, dice fra Ortensio, nel primo secolo è entrata una certa attenzione per la verginità, una confluenza di giudaismo spiritualistico, e dell'esempio di Gesù. In alcuni circoli della Chiesa di Gerusalemme è stata ricostruita la nascita del Messia, e alla figura di Maria è stata data una prerogativa che non aveva, quella della verginità-. Questa tradizione era molto forte nei Vangeli apocrifi, ma è stata cooptata dalla Chiesa ufficiale: -L'elemento glorificante ha preso il sopravvento sul dato storico-. Da questa tradizione -devozionale- bisognerebbe recedere: secondo 11 religioso biblista «si impone una reinterpretazione del dogma della nascita verginale di Gesù, e della verginità di Maria-. Marco Tosati!

Persone citate: Gesù, Jean Gilles, Ratzinger

Luoghi citati: Nazaret, Roma, Spinetoli