La Regione Friuli chiede un risarcimento all'Urss

La Regione Friuli chiede un risarcimento ali'Urss La Regione Friuli chiede un risarcimento ali'Urss Per i danni presenti e futuri causati dalla nube radioattiva - Il governo di Roma impegnato ad intraprendere tutte le iniziative in tal senso - Verso un chiarimento la polemica con Zamberletti TRIESTE — Il Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia chiederà all'Unione Sovietica il risarcimento dei danni proyocati dall'incidente alla centrale nucleare di Cernobil. L'ha dichiarato il presidente della giunta regionale. Adriano Biasutti, aprendo i lavori della seduta di ieri. Riunione in cui l'incidente di Cernobil ha tenuto banco per parecchie ore. e che si è conclusa con l'approvazione di un documento presentato dalla maggioranza pentapartitica. L'ordine del giorno ha registrato il voto contrario del msì, del Movimento per il Friuli e l'astensione dei comunisti. -Ci adopereremo fin da ora — cosi ha detto Biasutti — per vedere di farci risarcire da chi ci ha danneggiati-. Il documento della Regione impegna il governo italiano ad intraprendere tutte le opportune azioni al fine di «ottenere dal governo sovietico il risarcimento dei danni presenti e futuri causati dall'esplosione della centrale-, e la giunta regionale -a farsi promotrice di un'iniziativa tendente a stabilire norme di sicurezza e procedure di controllo internazionali per tutte le centrali nucleari-. In Friuli, nei giorni scorsi, sono stati registrati picchi di radioattività altissimi: il suolo, a Tarvisio, ha raggiunto quota 1874 nano-Curie per metro quadrato, mentre a Udine e Trieste hanno toccato rispettivamente 482 e 811 Sull'efficienza delle strutture per la rilevazione dei dati radioattivi c'è da registrare una nota polemica della Regione nei confronti di alcune dichiarazioni di Zamberletti e la risposta chiarificatrice del ministro. La Regione ha espresso .meraviglia- per alcune frasi attribuite a Zamberletti circa la carenza di rilevazioni e controlli sullo stato della radioattività nella regione in alcune giornate del mese di maggio. La giunta ribadisce in una nota che mi rilevamenti sono stati compiuti giornalmemte. quindi sema interruzione d'attività, su disposizione delle competenti autorità statali, dagli organi periferici dello Stato e trasmessi puntualmente alle sedi centrali-, • La Regione Friuli Venezia Giulia, da parte sua — conti nua la nota —, ha attivato in data 30 aprile le tre Unità sa nitarie locali dotate di servizi di fisica sanitaria, le quali hanno compiuto le rilevazioni e trasmessi i relativi risultati giornalmente alle prefetture di pertinenza e al ministero della Sanità; sulla base dei suddetti dati affluiti giornalmente anche al comitato tecnico scientifico costituito in ambito regionale, lo stesso ha quotidianamente informato l'opinione pubblica sull'evoluzione della situazione-. •Le- asserite eventuali inefficienze — secondo l'esecutivo regionale — riguardano, se esistono, esclusivamente le strutture statali-. Il ministro per la Protezio¬ ne civile, da parte sua. ha precisato che nelle dichiarazioni fatte nei giorni scorsi sull'argomento -intendeva riferirsi alla necessità di un rafforzamento, per il futuro, della rete di rilevamento specie al Sud.. •Per quanto riguarda la regione Friuli, in particolare — è detto in una nota — il ministro Zamberletti ha fatto presente che sia le strutture dello Stato che quelle della Regione si sono tenute in costante contatto, scambiandosi i dati rilevati, e che, in generale, nessuna regione è rimasta interamente scoperta..

Persone citate: Adriano Biasutti, Biasutti, Zamberletti