I chimici, sospendere le spese per il nucleare

I chimici, sospendere le spese per il nucleare I chimici, sospendere le spese per il nucleare ROMA — Gli investimenti previsti nel piano energetico nazionale a favore dell'installazione delle centrali nucleari, ed in genere dell'impiego e sfruttamento di tale energia, vanno sospesi. Non solo, ma il governo deve • approntare una conferenza nazionale finalizzata alla ricerca di risposte esaurienti a partire dalle questioni della sicurezza*. E' questa la richiesta che i 750 delegati chimici, riuniti a Chianciano per definire la piattaforma contrattuale, hanno ufficialmente formulato. • Cambiare rotta sarebbe stato complicato, non cosi fermarsi un po' a riflettere». Questo il commento stringato di Giuliano Cazzola segretario generale della Fulc che per primo aveva sollevato la questione. 'Non è un sì alla moratoria — aggiunge Sandro Degni, segretario generale della Uilcid — chiediamo una pausa di riflessione attorno all'uso e alla sicurezza del nucleare*. Quanto alla piattaforma contrattuale la riduzione dell'orario settimanale dei giornalieri sarà di 24 ore annue • anche se la Flerica — spiega Degni — è rimasta ferma a 32 ore come proposto dalla Liguria*. Per senso di disciplina anche la federazione diretta da Angelini chiederà al tavolo negoziale una riduzione annua di 24 ore. Restano immutate le riduzioni per i semi-turnisti (56 ore) e per i turnisti (72). Gli aumenti salariali passano dalle iniziali 120 mila lire medie a 130 mila suddivise -SO mila al livello più basso — aggiunge Degni — e 190-220 mila all'ultimo*. Le fasce di inquadramento saranno cinque ed assorbiranno gli attuali otto livelli. •L'impegno di tutti — ha concluso Degni — è di portare avanti le trattative, che potranno iniziare a fine maggio in maniera unitaria*. Intanto, sulle presunte disponibilità degli imprenditori rispetto ad aumenti salariali (116 mila lire) e a riduzione d'orario (16 ore), la Federchlmica precisa che tale •disponibilità non trova riscontro nelle valutazioni sin qui formulate*. ■ possibile trovare un punto d'equilibrio» riafferma l'associazione imprenditoriale diretta da Varasi, preoccupata pero dall'eccessiva onerosità di alcune richieste. C'è comunque la riconferma della •volontà di mantenere un rapporto costruttivo con i sindacati*. Agusta all'Iri: no del psi Il psi è contrario al passàggio dell'Agusta all'lriFinmeccanica; la presa di posizione è stata annunciata ieri - alla luce delle risultanze emerse dall'indagine parlamentare conoscitiva sull'industria aeronautica pubblica*. L'unificazione dei due maggiori gruppi aeronautici pubblici era stata ipotizzata recentemente dal ministro delle Partecipazioni Statali. Darida. Il psi ricorda che lo stesso ministro a suo tempo aveva pubblicamente sconfessato •quella ipotesi teorica e semplicistica del cosiddetto polo aeronautico dichiarando a Farnborough, nel settembre 1984, che non sarebbe mai stata adottata per il suo carattere traumatico e per le conseguenze nefaste che avrebbe potuto avere sulle aziende*. Per il psi occorre prima ridefinire il ruolo dell'intervento pubblico nell'economia e nel quadro più generale di riassetto dell'intero settore delle Partecipazioni Statali, e sviluppare il ruolo strategico svolto dal settore aeronautico ,«in considerazione dell'elevato contenuto tecnologico della ricerca e delle ricadute su tutti gli altri settori dell'economia*. i a La categoria approva la piattaforma

Persone citate: Angelini, Darida, Giuliano Cazzola, Sandro Degni, Varasi

Luoghi citati: Liguria, Roma