In Polonia caccia allo iodio

In Polonia caccia allo iodio In Polonia caccia allo iodio La città di Bialystok, vicino al confine con FUrss, è pavesata per il 1° Maggio - Ma la gente pensa soltanto a procurarsi il farmaco che combatte le radiazioni e cibo non inquinato - Risse e borsa nera davanti alle farmacie - Cè psicosi, molti rifiutano di comprare il pane - La scarsità di notizie aggrava la situazione NOSTRO SERVIZIO BIALYSTOK — La vita sotto le radiazioni è una corsa febbrile e disordinata verso un riparo. A Bialystok, la citta polacca di frontiera in cui si è registrato uno dei più alti livelli di radioattività in Europa, le bandiere rosse del 1° Maggio pavesano le strade, ma la festa dei lavoratori è passata in secondo plano rispetto alla lotta per procurarsi le medicine tmtt-fcllout, cibo non contaminato e notizie. Agli abitanti è stato consigliato di farsi più docce nella giornata, di lavare spesso i capelli ai bambini e di cambiarsi gli abiti quotidianamente; ai genitori è stato raccomandato, non ufficialmente però, di tenere chiusi in casa i figli. Qui come in tutta la Polonia i medici fanno il giro degli asili e distribuiscono dosi di iodio in forma liquida per neutralizzare le conseguenze della radioattività, il farmaco viene preparato la notte. Dopo l'annuncio, dato dalla tv, che la nube radioattiva si è spostata dall'impianto danneggiato di Cernobil sul Nord-Est della Polonia, ci sono già code di centinaia di persone quando la medicina viene distribuita alle farmacie, alle 10 I borsaneristi comprano la soluzione e la offrono a prezzi esosi a chi fa la fila. Ci sono risse davanti ai dispensari. Il Paese è disorientato, soprattutto nelle zone di confine con l'Urss, e lo iodio, che noi conosciamo come quella cosa che si spennella sulle piccole ferite, sta diventando qualcosa di magico, un toccasana. A Varsavia e nelle regioni di frontiera i medici ammettono che, non conoscendo 1 livelli precisi di radioattività nell'atmosfera, è impossibile prescrivere le dosi giuste: -C'è il rischio di avvelenamenti da iodio più gravi del fallout. Non sappiamo abbastanza^. Ieri pomeriggio su Varsavia è incominciata a cadere una pioggia fitta, dopo un lungo periodo di siccità. Un brutto segno, dicono i medici, perché porta il pulviscolo a terra. La nube principale pare spostarsi verso Ovest; i livelli di radioattività sono sempre alti, pur non avendo raggiunto quelli di domenica e lunedi, quando presso Bialystok si registrarono le punte massime. Le valutazioni occidentali parlano di 15-20 volte 11 background level, cioè la percentuale normale, ed estremamente bassa, di radiazioni nell'ambiente. Il fallout non ha raggiunto, per esempio, 11 livello di esposizione di una persona che lavori in un impianto nucleare a si calcola che, se la nube si fermerà dieci giorni sulla Polonia, la popolazione sarà stata esposta a 70 Milllrem, cioè, pressa poco, la media annuale di esposizione al raggi X. Dosi considerate «sicure», cioè non pericolose per la vita. Ovviamente, ci sono rischi per 1 neonati, le donne incinte, oltre a quelli delle malattie da radiazioni sul lungo perìodo. Alcune ambasciate occidentali, quella francese e quella tedesca, ad esempio, hanno consigliato alle connazionali in stato interessante di abbandonare il Paese se ne hanno la possibilità. La legazione britannica, il cui medico è 11 principale consigliere della comunità occidentale, raccomanda cautela con l'acqua di rubinetto (la pioggia può contaminare l'acquedotto) e con il latte fresco. Un segno di crisi è stato il fatto che 11 quotidiano del partito comunista, Trybuna Ludu. ieri era esaurito alle otto del mattino. I polacchi hanno fame di notizie: pur ottenendone più dei russi, dall'altra parte del confine, non sono abbastanza. Le vendite di latte sono crollate: si considera innocuo soltanto quello proveniente da mucche nutrite con mangimi sec chi, non, cioè, con erba fresca; ma non essendoci un metodo per vedere la differenza, le bottiglie restano negli scaffali. In condizioni normali, nei giorni prefestivi il latte diventa presto introvabile; oggi bisognerà buttarne decine di migliaia di litri. Il vuoto di notizie è riempi to da molte voci e da comportamenti irrazionali. Certo quell'uomo che ho visto al volante con una maschera anti gas era l'eccezione. Ma c'è chi rifiuta di comprare il pane perché teme che la farina sia inquinata, anche se è eviden te che proviene dal raccolto dell'anno scorso. Roger Boyes CopyriRhl «Times Nevrepapers» e per l'Italia «La Stampa» Roma. Foto ripresa da uno schermo televisivo della sala di controllo dell'Ente nazionale per le energie alternative: simulazione dell'andamento d'una nube inquinante in caso d'incidente, effettuata dal sistema Aries (Accidental Release Impact Evolutìon System) sviluppato dall'Enea (Ap)

Persone citate: Aries, Roger Boyes