Fu un botanico a scoprire la centrale del linguaggio

Fu un botanico a scoprire la centrale del linguaggio Fu un botanico a scoprire la centrale del linguaggio PUÒ' accadere che,.sebbene il sistema uditivo e quello visivo funzionino perfettamente, l'Individuo non possa comunicare con il mondo esterno mediante la parola. Il danno può essere localizzato non agli organi della fonazione bensì a quelle strutture cerebrali che sono deputate alla comprensione verbale, all'integrazione del messaggi visivi e uditivi e all'espressione mediante la parola. L'incapacità di tradurre questi messaggi e il pensiero in genere in parole si definisce afasia. L'afasia è dovuta a un guasto nel meccanismo che il cervello adopera nella ricerca dell'informazione. Nella corteccia cerebrale avviene l'abbinamento dei concetti alle parole. Il paziente afaslco riconosce e capisce ma non è più in grado di trovare le parole per esprimere i suoi pensieri. Tra 1 vari tipi di afasie la più classica è quella cosiddetta motoria o di Broca perché descrìtta dall'anatomico e chirurgo francese Paul Broca (1824-1880) nella metà dell'Ottocento. Nell'afasia di Broca l'espressione verbale è compromessa doppiamente: si ha un difetto nella formulazione deUa parola e una difficoltà all'articolazione delle parole, cioè nell'attuazione fonetica di queste. La causa più frequente di tale afasia è una lesione di aree della corteccia cerebrale in IL professor Vincenzo Baldrìghl, primario di cardiologia all'ospedale di Legnano, ha messo a punto una nuova tecnica di indagine sulle coronarle: la cardió-angiograflca digitale. Mentre usualmente si iniettano circa 150 centimetri cubi di liquido di «contrasto», con la tecnica Baldrìghl ne sono necessari circa un decimo: da 15 a 18. Normalmente infatti si usa fare un cateterismo che, attraverso l'arteria, seguito a insulti cerebrovascolari o tumori. In alcuni casi l'afasia può regredire e il malato può tornare a parlare più o meno perfettamente. Durante la fase acuta dell'afasia il malato ha piena coscienza del suo disturbo, tenta invano di articolare le parole, si dispera ma non ci riesce ed è per questo particolarmente frustrato. i,f aree corticali del cervellLa descrizione di questi difetti fondamentali del linguaggio si collega alle scoperte anatomiche e cliniche della neurologia classica del secolo scorso e si fonda sull'ipotesi dell'esistenza di immagini del linguaggio, uditive, visive e motrici, depositate in zone ben circoscrìtte della corteccia cerebrale, che come quella di Broca hanno preso 11 nome di centri del linguaggio. Tali centri sono rappresentati prevalentemente nell'emisfero cerebrale di sinistra nei destrimani e in quello destro nel mancini. L'afasia di Broca viene quindi attribuita a una lesione strutturale della parte inferiore e posteriore della terza circonvoluzione frontale, il cosiddetto piede di F3 dell'emisfero dominante, detta anche area 44. Questo tipo di afasia si accompagna spesso a una emiparesi (paralisi laterale) botanica che viene usato ancora oggi. Vero Darwin del sistema vegetale, classificò oltre seimila piante, raccolte sia in Scandinavia che all'estero. Oltre a essere un Insigne botanico, Linneo era pure un valente medico e professore di medicina a Uppsala. Fu lui a descrivere per la prima volta in dettaglio una difficoltà della parola collegandola a specifici danni cerebrali. Si trattava deUa «dimenticanza di sostantivi e nomi in particolare» da lui riportata nel 1745. Già neUe pagine dei suoi appunti precedenti, sull'anatomia del sistema nervoso, si parla di relazioni specifiche tra circolazione e cervello. L'originale di questi appunti sull'anatomia del sistema nervoso viene conservato dalla Llnnean Society a Londra. Si può dire quindi che la prima descrizione dell'afasia da parte di Linneo sia anteriore di circa un secolo rispetto alla descrizione di Broca. Nel periodo di Linneo non venne però ancora intesa l'importanza non solo per la clinica, ma anche per la psicologia sperimentale e per la linguistica, dell'identificazione di centri anatomici specificamente collegati alle funzioni superiori del cerveUo. Occorrerà ancora un secolo per integrare questi nuovi concetti nel contesto del funzionamento globale del cervello. lo che presiedono al linguaggio i della porte opposta del corpo. Tra le curiosità storiche recentemente messe in evidenza da neurologi neozelandesi è il fatto che la prima descrizione clinica di tali afasie, in particolare di quella di Broca, sia Imputabile non a un neurologo ma a un botanico, Carlo Linneo (1707-1778). Soprannominato «Princeps Botanicorum», visse in Svezia e insegnò all'Università di Uppsala, dove .introdusse il sistema binario di nomenclatura Ezio Giacobini che di Legnano sono appoggiate dalla Citroen che ha commissionato uno studio suUa funzionalità cardiaca di chi guida. L'esame, è già da tempo obbligatorio negli Usa, non .solo per conduttori di mezzi di trasporto pubblici, ma anche per manager ad altissimo livello. Le recenti catene di incidenti ad autobus costituiscono un tragico richiamo anche per i nostri legislatori.

Luoghi citati: Legnano, Londra, Svezia, Usa