I mattoni invisibili dell'universo

I mattoni invisibili dell'universo I mattoni invisibili dell'universo LE illustrazioni sono dipinti, da Raffaello e Kandlnskij; la bibliografia va da Aristotele a Wittgenstein: a prima, vista non lo si direbbe il librò di un fisico. Ma «te cose e i loro nomi» di Giuliano Toraldo di Francia, nella nuova collana Laterza «Sagittari», discute proprio la nostra conoscenza del mondo reale alla luce della fisica contemporanea. Tutto sembrava più comprensibile, finché si parlava di una realtà fatta di cose, oggetti dell'esperienza diretta, che si riusciva a vedere, toccare, sentire. Poi la fisica ha scoperto «livelli più riposti della realtà»: le particelle han preso il posto delle cose e dobbiamo impadronirci del loro linguaggio. Parche, anche se non corrisponde al nostro «senso comune», un elettrone non è meno «reale» di una pietra. •Il concetto di scienza (come quelli di verità, evidenza, esperienza) è un concetto storicamente variabile, che è stato in ogni caso costrutte» conferma-Paolo Rossi nella sua raccolta di scritti •/ ragni e le formiche» (Il Mulino). Il titolo è tratto da una metafora di Bacone: bersagli polemici di Rossi sono epistemologi impigliati In ragnatele di speculazioni ed eruditi sommersi in un formicaio di fatti Lo storico della scienza dovrebbe essere ape, «unire la curiosità per il mondo e la capacità di selezionare». Biolog Gli studiosi conoscono gli importanti contributi di Mario Ageno alla biofisica, materia che l'allievo di Fermi ha a lungo insegnato all'università di Roma e ha esposto in opere edite da Boringhieri, fi. Zanichelli, Mondadori. Ora Ageno propone un'ambiziosa sintesi della sua ricerca in 'Le radici della biologia-- (Feltrinelli). Il libro, affascinante quanto complesso (anche se tutto è detto con didascalica precisione), vuole «trovare un filo conduttore che realizzi il collegaménto tra le asserzioni universali della fisica e gli enunciati della biologia, sempre particolari». Si parte da Darwin, ossatura importante, per quanto possa essere riveduto ampliato e completato» e si arriva a una nuova ipotesi sulle origini della vita. Ageno definisce il vivente come «sistema chimico coerente dotato di programma» e di 11 risale all'analisi delle società animali e umane (con una decisa critica della sociobiologia). - Medicina Mille interviste per un identikit del medico generico: l'inchiesta di A. C. Bosiop -Nei panni del medico* (Angeli). La grande maggioranza ritiene la propria professione «sempre più difficile e faticosa» critica la riforma sanitaria, rivendica un ruolo non inferiore o subalterno al colleglli d'Ospedale. Almeno un terzo ammette che aprire un ambulatorio è stato un ripiego. In sintesi: crisi di identità'e aspirazioni frustrate. A cnl ha dato risposte tanto amare sarà utile leggere «Zi giuramento di Ippocrate» (Editori Riuniti). Giacomo Mottura, ottant'anni. una vita in anatomia e patologia), esamina come si è evoluta la deontologia del medico, dagli antichi a oggi. Nessun moralismo, ma una prova documentata che è necessario «fare i conti» con l'etica, la cose-lonza, la società. E l'invito a ritrovare nella domanda •per chi lo faccio?» le ragioni di una scelta professionale. te ia Luciano Gente

Persone citate: Ageno, Bacone, Giacomo Mottura, Giuliano Toraldo, Luciano Gente, Mario Ageno, Mondadori, Wittgenstein, Zanichelli

Luoghi citati: Roma