Allarme: c'è un «buco» nell'ozono sul Polo Sud

Dalle ultime esplorazioni in Antartide emerge un quadro preoccupante dei danni all'ambiente del nostro pianeta Dalle ultime esplorazioni in Antartide emerge un quadro preoccupante dei danni all'ambiente del nostro pianeta Allarme: c'è un «buco» nell'ozono sul Polo Sud Il regno dei pinguini contaminato dal Ddt L9 OZONO è un gas , molto importante nella chimica dell'atmosfera terrestre. Questo ossigeno dalla molecola triatomica si trova infatti nelle zone più alte dell'atmosfera (la cosiddetta «stratosfera, che si estende dai 15 ai 50 chilometri di quota), dove forma una specie di scudo protettivo contro una parte dei raggi solari molto pericolosa per gli organismi viventi: la ^adjazipiae,,u«jra-4 violetta. E' proprio grazie a quest'ombrello cné la vita s'i è potuta evolvere indisturbata. Da alcuni anni tuttavia gli scienziati hanno scoperto che diverse sostanze disperse nell'aria (gas di bombolette «spray., refrigeranti dei frigoriferi, sostanze per produrre schiume espanse) possono rappresentare una minaccia per lo scudo di ozono. In particolare i composti del cloro e del fluoro (i «clorofluorocarburi.) riescono a raggiungere la stratosfera dove, dopo alcune dissociazioni chimiche, si combinano con l'ozono distruggendolo. Fino a poco tempo fa la questione se l'inquinamento, a lungo andare, avrebbe ridotto pericolosamente lo strato di ozono era solo teorica. Alcune previsioni fissavano questa riduzione, -per il prossimo secolo, fra il 3 ed il 18 per cento. Di recente tuttavia un ricercatore americano della Nasa. Richard Stolarsky. ha scoperto, analizzando le foto scattate dal satellite Ntmbus 7, che lo scudo di ozono è già bucato in alme- Schermi L.C.D. a colori — Anche il mondo degli schermi a cristalli liquidi è entrato nel futuro: la storica svolta si è avuta con l'annuncio quasi contemporaneo da parte della Toshiba e della Epson, due grandi hardware-house, della commercializzazione di schermi piatti a cristalli liquidi, capaci di riprodurre immagini colorate fino a otto colori diversi. Rassegna Commodore — Anche quest'anno l'edizione del Commodore Computer Show, la settima, avrà luogo a Londra dal 9 alni maggio prossimi. La mostra si terrà nei locali del Novotel London, nei pressi di Hammersmith, ed . avrà come maggior attrazione il già famosissimo Amiga, ultimo nato in casa Commodore. Saranno inoltre presenti tutte le novità in tema di periferiche e di nuove tendenze software. Computer e mercato ortofrutticolo — L'Unione Nazionale delle Associazione di Produttori Ortofrutticoli ed Agrumari, la Una- (C^ Cromo (N?) Nichel @ Cobalto (Cu) Rame (su) Oro (Mn) Manganese @) Molibdeno @ Ferro Titanio ® Platino (jjlj) Piombo @ Zinco (Sn) Slagno (u) Uranio Distribuzione delle principali risorse minerarie dell'Antartide il no una regione: sopra continente antartico. Un altro ricercatore, l'inglese Joe C. Farman. negli anni fra il 1957 ed il 1973. aveva tenuto sotto controllo l'ozono del Polo Sud. dalla base antartica di Halley Bay. Le sue misure avevano mostrato oscillazioni nella quantità di ozono legate a variazioni stagionali: il massimo di ozono appariva a settembre mentre il minimo si verificava verso marzo (rispettivamente la -primavera, e 1'.autunno, antartico). Lo stesso Farman ripeteva queste misure alla fine degli Anni 70 e scopri¬ va che le oscillazioni non erano più le stesse. Il minimo adesso cadeva in ottobre. Richard Stolarsky. incuriosito dai risultati del ricercatore inglese, è andato a rivedere le migliaia di foto scattate dal 1978 ad oggi dal A'imbus 7, un satellite orbitante sopra i poli e dotalo di uno spettrometro capace di disegnare una mappa dell'ozono. Sorpresa. Sul1 Antartide verso i primi di ottobre si forma un gigantesco buco nello strato di ozono che scompare poi verso la fine di novembre. Sul Polo Nord non sono stati riscontrati fenomeni analoghi. •La ragione della diminuzione di ozono — ci dice il professor Guido Visconti, fisico dell'alta atmosfera al- duó trovarsi solo in parte climatiche dell'Antartide. La circolazione atmosferica al Polo Sud è più regolare che al Polo Nord e questo può spiegare perché i buchi di ozono non vengono rapidamente riempiti da correnti ricche di questo gas e provenienti da altre regioni. La climatologia antartica non fornisce tuttavia una risposta al perché l'ozono diminuisca anno dopo anno*. Le misure di Stolarsky indicano infatti una diminuzione di ozono del 40 per cento rispetto ai livelli degli Anni 70 (sempre per il solo mese di ottobre). Il principale imputalo di questo fenomeno è il cloro, che secondo i ricercatori del NOAA (National Oceanie and Atmospheric Administration. il servizio meteo americano) si accumula, durante la lunga notte antartica, nelle parti alte dell'atmosfera. Quando sorge il Sole (appunto verso settembre) le molecole di clorofluorocarburi vengono spezzate dalle radiazioni solari e si libera il cloro atomico che distrugge l'ozono. pee di Lund (Svezia). Saragoza (Spagna). Lienz (Austria) e Cambridge (Inghilterra). L'università italiana potrà cosi condividere i progetti, le esperienze e le ricerche sulle nuove applicazioni nel campo della didattica e dell'informatica individuale che matureranno all'interno del consorzio europeo. Successo M24 — Nel 1985 l'Award per il migliore business-computer è stato vinto in Olanda dal Personal Computer M24 della Olivetti. Nella motivazione del premio, annualmente assegnato dalla United Dutch Publichers. la concezione ergonomica, la velocità di elaborazione e l'elevato rapporto qualità-prezzo della macchina italiana sono stati dichiarati come gli elementi determinanti per il successo. La giuria olandese ha votato al secondo posto il PC/XT della Ibm Città elettronica — Dopo il successo di DECville '85. la Digital Equipment Europa ha deciso di ripetere la manifestazione creando DECville '86. una nuova città elettronica. Come l'anno passato, anche questa edizione si terrà al Palazzo dei Congressi di Cannes, sulla Costa Azzurra. ■fòt'' ìfc '. Benché la luce solare (in particolare la componente ultravioletta) produca nuovo ozono a partire dall'ossigeno, la lotta' fra il cloro e l'ozono va avanti per un mese, fino a quando il nuovo ozono, generato dai raggi solari, ha la meglio ed 11 buco scompare. In questa pericolosa catena di reazioni una funzione catalizzatrice viene svolta dalle nubi di altissima quo- nltffitìlf si condei1JfyP0 nel'a nolte antartica. E' sulla su- " nemie di qaHBnfiRoie* ghiacciate che. secondo alcune ipotesi, si accumulano i composti al cloro e al fluoro. Il professor Visconti invita alla cautela nel considerare tutte queste ipotesi: «Al momento non ci sono prore definitive die il cloro possa essere considerato il responsabile delle diminuzioni di ozono in Antartide. Questi fenomeni potrebbero essere provocati da altre dinamiche climatiche non ancora comprese. Si tratta però di una situazione da tenere sotto controllo e da studiare piti attentamente-. Allo sforzo per svelare il minaccioso mistero dei buchi di ozono sul Polo Sud sta partecipando anche una équipe ilaliana del .Progetto Antartide» coordinato dall'Enea. Nella prossima spedizione, prevista per l'autunno di quest'anno, un'apparecchiatura denominata «LIDAR. (Light Detection and Ranging) servirà proprio a valutare la consistenza dello scudo di ozono sopra l'Antartide. Lorenzo Pinna Contatto radio con Anche nei pinguini sono state trovate tracce di inquinamento minato un'enorme immissione nell'atmosfera, attraverso la quale essi si diffondono su tutto il pianeta, contaminando cosi anche le zone più remote come le regioni polari. I risultati definitivi di questa indagine sono stati elaborati all'inizio di aprile e sono ora in corso di pubblicazione. La ricerca è stata proposta e resa possibile dal biochimico milanese Marco Moroslni che durante la scorsa estate australe (gennaio-aprile '85) ha organizzato la spedizione «Antartide '85. che si è spinta fino al Circolo polare antartico con il veliero «Basile.. La versatilità del mezzo impiegato e l'attività alpinistica dei membri della spedizione hanno consentito numerosi- prelievi, spesso in zone di difficile accesso, lungo 700 chilometri di coste e di montagne della pe¬ SI deve a un gruppo di studiosi italiani la recente scoperta che anche i vegetali dell'Antartide sono contaminati da diverse sostanze inquinanti ormai diffuse su scala planetaria. Esaclorobenzene. alfa e gamma-esaclorocicloesano (lindano). DDT, DDE e alcuni policlorobifenili (PCB): sono queste le sostanze rilevate per la prima volta nei muschi e nel licheni dell'Antartide da un gruppo di ricercatori delle Università di Milano e di Siena e dell'Istituto Mario Negri di Milano. I PCB sono composti aromatici clorurati che evaporano nell'atmosfera da vari impianti industriali. Le altre sostanze fanno invece parte della categoria degli antiparassitari. Le caratteristiche chimico-fisiche di questi prodotti e il loro usò intensivo ne hanno deter- i mezzi in movimento S nisola antartica. Gli inquinanti scoperti nel muschi e nei licheni sono stati riscontrati da studiosi statunitensi e giapponesi anche in alcuni anii mali, nei ghiaccio e nell'aria "^r^r^^^af^uiJriio^^1 do saggio di sostanze inquinanti nel vegetali assume una particolare importanza per 1 vantaggi che presenta. La non mobilità dei vegetali esclude infatti 1 fenomeni di trasporto, migrazione e prelievo selettivo che si possono riscontrare negli animali. La loro analisi è inoltre più semplice, economica ed esente da artefatti rispetto ai dosaggi di microinquinanti effettuati su grandi quantità di aria, acqua o ghiaccio. Grazie a simulazioni di inquinamento e a esperimenti condotti nelle serre delle Università di Siena e di Milano è stata dimostrata una proporzione diretta tra 1 livelli di contaminazione del vegetali e quelli dell'aria che essi respirano. E' anche sulla base di questa relazione che il gruppo di ecotossicologl di Milano e di Siena sta componendo da alcuni anni una sorta di mosaico dell'inquinamento usando 1 vegetali raccolti su tutti i continenti come un sensibile indicatore naturale del tasso di contamina¬ Satellite geostazionario questo sistema richiede, ov-.. viamente, il coordinamento tra 1 vari enti che gestiscono satelliti commerciali, nel rispetto di norme ed accordi Internazionali. Tra gli obiettivi più ambiziosi vi è quello della determinazione In tempo reale della posizione geografica di ogni singolo utente, il che semplificherebbe In maniera sostanzalle 1 problemi di navigazione e di soccorso. Inoltre, la possibilità di trasmettere segnali video •compressi» renderà disponibile per i vari utenti 11 ri¬ zione dell'aria. Una «tessera' molto significativa di questo mosaico è costituita dai dati relativi all'Antartide. Il suo livello di inquinamento do-vrebbeiinfatti essere 'il -più »,hassc[possibile suliikJggrra e fungere da metro di misura per valutare 1 dati delle regioni più contaminate. E' per questo che anche un recente rapporto delle Nazioni Unite raccomanda l'Antartide come «un'ecosistema ideale per sorvegliare lo stato di inquinamento del pianeta». Dall'indagine italiana risulta per esemplo che la contaminazione del licheni antartici è cinquanta volte inferiore a quella del vegetali europei.' Il rapporto tra 11 DDT e 11 suo prodotto di degradazione DDE Ìndica che si tratta in buona parte di DDT «vecchio» e conferma il calo della diffusione di questo antiparassitario conseguente al suo divieto in molti Paesi. Per il lindano, Invece, il rapporto tra i suoi due isomeri sembrerebbe Indicare che si tratta di una contaminazione più recente. Per 1 PCB, Infine, l'avvenuta identificazione di alcuni tra 1 200 Isomeri esistenti aiuterà ad evidenziare quali tra queste molecole si diffondono e persistono maggiormente nell'atmosfera. ; t. 8. Antenna della stazione a terra cevimento di programmi televisivi provenienti da tutto 11 mondo. A chi si chiede se la diffusione capillare di un tale sistema possa portare, in futuro, ad abusi aberranti che condizionano le libertà Individuali, si può rispondere che un programma di cooperazione messo In esercizio sperimentale a partire dal 1982 con la utilizzazione di satelliti statunitensi e russi ha già salvato oltre 300 vite umane, n «grande fratello» è ancora lontano. Gino l'apuli

Persone citate: Farman, Guido Visconti, Halley, Joe C. Farman, Light Detection, London, Lorenzo Pinna, Lund, Richard Stolarsky, Visconti