Le spie di Deighton sono clown tristi e traditori

«Mexico City», seguito di «Gioco a Berlino» «Mexico City», seguito di «Gioco a Berlino» Le spie di Deighton sono clown tristi e traditori biguità e doppio sono oramal dovunque: un freddo vento che soffia da quel buco. Ed il tema del tradimento che è ovviamente leit-motiv delle storie di spie, stavolta si colora anche di angosce e private incertezze. Tutti, in questo nuovo Deighton, tradiscono tutto in una lunga elegia di inganni e segrete duplicità sentimentali, di solitudini umane, di straniameli. Intreccio di domestiche infedeltà, nodi privati di avidità o noia, quotidiane aggressioni al vivere, coppie incapaci di quietarsi — l'isolamento come destino dell'uomo — sono il vero tema del libro aldilà delle storie (spesso troppo solite) di arrivismi e mestiere. Ci sono, anche, «paesaggi» come solo Deighton sa aprire dal buio: una locanda al confine tra le due Germanie tra pioggia e fiumi e brandelli di vecchio mondo; un appartamento disabitato all'estremità di Hyde Park, al crepuscolo; una vecchia casa berlinese coi suoi mobili grevi; una casetta zuppa di sangue ai bordi della Manica. Stanze, vite randagie e dissipate, e sempre il male di esistere. Le spie somigliano alle tristi commedie dei clowns. Ma somigliano anche a noi, o ci imitano molto bene. Claudio Savonuzzi Len Deighton, «Mexico City», Rizzoli, trad. idi G. Settannl, 438 pagine, 22.500 lire. In una strada di Città del Messico ciuiesato E' on atdeita na na a e siico lle nni uepie, sarà soprattutto evidente la pervicacia dei temi della cultura tedesca come unico contrappunto a una certa razza di scrittori inglesi. In queste storie sempre rinfrescate, Berlino è cosi il crocevia tra due mondi contigui e separati, tra noto e ignoto, razionale' e ambiguo, civilizzato e torbido. Anche Fiona, la moglie di Samson, è stata come risucchiata da quel gorgo oscuro; ha traversato quel tunnel che si spalanca in una Berlino estremità dell'Europa. Ma oscurità, tunnel.'am¬ moglie a disertare in Occidente; e lo bracca e circuisce e attende fin dal Messico, dove l'uomo è andato in missione speciale. E' quest'aria esotica che non si adatta a Deighton? Fatto sta che il racconto decolla con la solita abilita solo quando ancora una volta tutto quanto ritorna al ping pong tra Londra e Berlino, tra le stanze insidiose del Circo spionistico e il terreno aperto delle operazioni. Se tra venti o trent'anni si leggeranno ancora queste storie Inglesi di spie, Aquasi dieci anni di distanza da Uccelli di rovo, Colleen McCullough ritorna alla tematica religiosa con La passione del Dr. Christian, ambizioso romanzo fantasociologico ■ ambientato nell'America del futuro. Joshua Christian, direttore di una clinica a gestione familiare in un'oscura cittadina del Connecticut, psicologo di valore dotato di un incredibile carisma personale, cerca di curare i propri pazienti da quella che egli stesso definisce la -nevrosi del millennio-. Gli Stati Uniti dei primi decenni del Duemila sono infatti un mondo desolato e depresso: i ghiacci polari si stanno estendendo, le risorse energetiche sono in via di esaurimento, l'enorme crescita demografica ha reso necessario un ferreo controllo delle nascite, il freddo artico costringe gli abitanti delle aree settentrionali a periodiche migrazioni di massa in zone più calde. In questo clima di apocalisse strisciante, la popolazione tende a perdere il senso della famiglia e della casa e, con esso, il desiderio di vivere. Il suicidio non è più l'eccezione in una realtà dove la psicosi depressiva costituisce la norma. nzina e Amurri Dopo «Uccelli di rov

Persone citate: Amurri, Colleen Mccullough, Deighton, Joshua Christian, Len Deighton