Lo sport fa bene al conto in banca

Un saggio di Ormezzano su sponsor, pubblicità e atleti miliardari Un saggio di Ormezzano su sponsor, pubblicità e atleti miliardari Lo sport fa bene al conto in banca IL calcio è la settima industria nazionale, con un movimento di seimila miliardi l'anno. Falcao, diventato più ricco del suo presidente, poteva acquistarsi la Roma; Mar adona ha guadagnato tanto da potersi comperare il Napoli, naturalmente senza se stesso. Platini non guadagna come Mar adona e Rummenigge, ma più di tutti ha saputo commercializzare la propria immagine, è manager di se stesso e di molte attività extracalcistiche. Troviamo questi e altri dati in .Sport & Denaro', libro-inchiesta di Gian Paolo Ormezzano appena uscito da Longanesi (185 pagine, lire 18.000). Il rapporto fra sport e denaro è antico, comincia dalle Olimpiadi dei Greci. Per restare in questo secolo, c'è Desgrange, inventore del Tour de France, che nel 1903 definisce la sua corsa: 'Il mezzo più rapido e più onesto per un povero di diventare ricco.. Ricco, intende Desgrange, tanto da poter aprire un Bar Sport al paese. Ma cinquantanni dopo ecco Coppi chr .guadagna quello che vuole' e oggi qualcuno arriva a calcolare per Moser un lordo annuale di un paio di miliardi. Eppure le cifre del ciclismo sono basse in paragone a quelle di al- di Borg, che nei suoi anni migliori si trovò sotto contratto con 160 industrie differenti. Escluse le sponsorizzazioni e le esibizioni, ma solo con i tri sport, soprattutto a quelle americane. Sono alcune migliaia gli atleti miliardari più ricchi di Maser. .Il flusso di denaro è enorme dappertutto. Il perché è semplice: si chiama televisione, si chiama pubblicità. L'atleta è stato identificato come il miglior veicolo per propagandare una gran quantità di prodotti', dice Ormezzano. Sponsor e pubblicitari riversano una pioggia d'oro sullo sport, palcoscenico o vetrina per una marca di sigarette o una racchetta da tennis, sci o magliette. Il denaro arriva ovunque, in mille forme, per mille strade. Arriva anche nelle scarpette dei •puri, dell'atletica leggera. Ventimila dollari per meeting da dare a Lewis, diecimila a Moses. Ma queste sono briciole per campioni di altri sport. Si dice che nella sua carriera Cassius Clay abbia raccolto 400 miliardi. Un giornale svedese ha calcolato in 160 miliardi il patrimonio Illustrazione di Quino tornei, un Lendl o un McEnroe guadagnano da tre a cinque miliardi l'anno. L'anno scorso tredici piloti di formula uno hanno guadagnato oltre un mi- si, fu imposto di rinviare ver parecchio tempo il matrimonio, perché I presso il pubblico femminile .fimma- j gine di lui sposato avrebbe perso vaiore.-. Per i grandi incontri di pugilato > le borse arrivano a SO miliardi di lire, perché nel minuto di intervallo tra un ; round e l'altro si piazza pubblicità. I 'Ovviamente, chiedendo ai pugili che l'incontro duri per un certo numero di riprese, perché sarebbe assurdo che i : clienti, pronti a pagare, fossero piaz- ' zati, messi fuori gioco da un fc.i troppo rapido.. ; Ma questo ha sapore di combine. Ha : ragione Ormezzano affermando che l'abbondanza di denaro genera per- ! forma ne e migliori, che l'uomo arric- '• chito dallo sport non si rilassa, ma ha j voglia, necessità addirittura, di essere : ancora più ricco. Però il denaro che : arriva a fiumi arreca anche grossi I danni, altera l'immagine. La trama I irfei traffici ambigui è ormai fittissi- ■ ma. Ricordiamo un recente caso di truffa q tentata corruzione, fallimenti, il minacciato sciopero degli azzurri alle richieste del fisco per tasse .inattese.. E alla vigilia della conclusione del «piti bel campionato del mondo' esplode lo scandalo delle scommesse clandestine. Luciano Curino Hardo, e più di tutti Prost con 10 miliardi e Lauda addirittura con 15. Per parecchie stagioni Lauda ha chiesto e ottenuto mezzo miliardo l'anno per portare un certo berrettino. In poche edizioni la maratona di New York è diventata uno dei più colossali business sportivi, muove una cinquantina di miliardi, si calcola che ognuna delle due vittorie di Pizzolato gli abbia reso poco meno di cento milioni. Lo sponsor paga, strapaga, ma esige. Il suo nome, ben evidente su magliette e pettorali, sui cartelloni e striscioni posti nei punti dove le telecamere devono soffermarsi. Al Vigorelli di Milano, durante una manifestazione ripresa in diretta, Maspes rimase 24 minuti in 'Surplace. davanti a un cartellone della ditta che lo stipendiava. Al campione di sci francese Jean-Claude Killy, portato in America per reclamizzare il turismo da neve e prodotti per lo sci, e che era prossimo a sposar¬

Luoghi citati: America, Maser, Milano, New York