Fernanda Pivano: l'amore è una strada che torna indietro di Fernanda Pivano

Fernanda Pivano: l'amore è una strada che torna indietro Fernanda Pivano: l'amore è una strada che torna indietro ocata» rivela la sua crudeltà conturbante. L'epifania più intensa b1 incontra, io penso, in 17 preside Aldo: un ritratto stavolta di provincia italiana, con una sorta di cinerea consumazione dove lo squallore e l'inappagato si risarciscono grazie alla volontà risoluta di uno scandaglio mentale che può chiedere soccorso unicamente a se stesso. Cosi, la «virtù» ostinata e per taluni goffa trova la sua contropartita nel «quasi amore», unica soglia consentita ma, tutto sommato, rivendicata e professa-' ta; consolazione equivalente a un malinconico privilegio. Il presente, in-, fatti, appare intessuto della memoria di uomini e di donne che, insistentemente ci ricorda la chiusa di molti episodi del romanzo, non è più accaduto di incontrare. per questo meno rigorosa, lascia carta bianca al narratore. Certo, l'iniziazione anglosassone Incide nell'autori zzar! a alla modulazione di un colloquiale flessibile e avveduto nella sua naturalezza, ma non prevarica mal. Il pescecane di Samoa, e la Sfinge, e l'elettricista di Positano, e l'autista di New York, si dispongono come fasi di uno spettacolo di lanterna magica per raccontare avventure magari poco esaltanti ma decisive nell'Identificazione di sé e di un mondo dalle coordinate familiari. Pensiamo a Corrida a Ntmes per verificare quanto una misura intrisa di suggestioni si trasferisce nella realtà vissuta e ricreata, fino ad animare un quadro mosso nella sua visività cromatica e nella sua dinamica: una provincia francese concretamente assaporata come le uova sode fatte bollire sul fornellino In un parco, mentre il diagramma epico di Aforte nel pomeriggio Fernpiù la pagine Qui Wilbur Smith, pur stando attento come sempre a seguire le mode de) momento (in questo caso 11 trekking e le tecniche di sopravvivenza in condizioni disperate) dà il meglio di sé, con un tono tra 11 lirico e 11 drammatico cui non ci aveva finora abituati. Sono pagine nelle quali è finalmente l'Africa millenaria, e non più qualche indistruttibile superman o superwoman, ad assumere il ruolo di protagonista. Nei confronti di questo mondo antico, quasi al di là della storia, anche 11 ré. del bestsellers deve indù-; giare in attonita e reverente contemplazione, nel tentativo di far rivivere una realtà che 1 bianchi hanno cancellato per sempre. Ruggero Bianchi Wilbur Smith, «La spiaggia infuocata», trad. di Carlo Brera, Longanesi, 522 pagine, 22.000 lire. Claudio Gorlier anda Pivano, «Cos'è virtù», Rusconi, 212 , 18.000 lire. TUTTOLIBRI Nuova serie Anno XII - N. 499 Il numero di oggi 19 aprile 1986 è uscito in 551.367 copie L. A. Muratori RERUM IT A L ICA RU M SCRIPTORES (Milano, 1723-51) 29 voli., pp. 18.700, ril. La più ricca e tuttora insuperata collezione di testi degli antichi storici e cronisti italiani La nostra Casa, specialista in ristampe anastatiche, invia a richiesta catalogo generale di oltre 2600 titoli e cataloghi per materie ARNALDO FORNI EDITORE 40010 saia bolognese (bo)

Persone citate: Arnaldo Forni, Brera, Claudio Gorlier, Longanesi, Pivano, Ruggero Bianchi, Wilbur Smith

Luoghi citati: Africa, Milano, New York, Positano