Le mostre d'arte

Le mostre d'arte Le mostre d'arte Erbari d'autore Milano Roma LA mostra della Mole Antónelliana .Erbari e iconografia botanica» rimane in un bel catalogo dell'editore Allemandi che. delinea la storia delle collezioni dell'orto botanico dell'università di Torino. Le tavole a colori e in . bianco e nero che illustrano il catalogo risalgono in gran parte al 700 (ma non mancano codici e pergamene del •500 e '600) e testimoniano dell'indiscusso primato italiano in tema di orti botanici sorti presso università e scuole superiori o come istituzioni private di medici e speziali. I primi veri giardini botanici del mondo sono stati fondati in Italia oppure all'estero da italiani e questa tradizione si è tramandata fino ai giorni nostri. Sono documentati circa trenta orti e giardini botanici sparsi in quasi tutte le regioni nei quali si custodiscono consistenti collezioni di interesse sia storico sia scientifico. Il catalogo presenta numerosi interventi scritti che illustrano origine, evoluzione storica, significato dell'erbario e analizzano la situazione attuale- delle collezioni e delle ricerche floristiche in Italia. Un. capitolo a parte è dedicato alla figura di Irene Chiapusso Voli, pittrice botanica torinése, vissuta a cavallo fra '800 e "900,'cui si deve una rara collezione recentemente entrata nel patrimonio della città, che comprende più di 300 acquerelli e disegni botanici di indubbio valore artistico e naturalistico. Michelangelo Pistolotto. Nelle 4 stanze della Galleria Pleroni, altrettanti grandi lavori recenti, al confine tra scultura e pittura, in tensione attiva con lo spazio che li racchiude e capaci di creare quelle misteriose «epifanie» che contraddistinguono l'opera di un artista autentico nei suoi momenti di grazia. Fino a maggio. Imola Angelo Verga. Con il titolo «Antologia: ipotesi e ricerche sul segno», personale di un artista milanese che giovanissimo, nel 1937, fece parte del movimento «Arte Nucleare» guidato da Lucio Fontana e che da allora ha svolto con coerenza, rigore e indipendenza, un proprio discorso «segnico». Alla Gallerìa L'Incontro, fino al 5 maggio. Firenze Luca Alinari. Alla Sala d'Arme di Palazzo Vecchio, per il 16° appuntamento del ciclo «Made in Florence», 30 opere recenti, in prevalenza disegni, pieni di quella verve e falso candore che lo caratterizzarono fin dall'esordio, di una delle figure più cattivanti e interessanti dell'attuale situazione fiorentina. Fino al 27 aprile, i. »». Verona A. Altamira e C. Costa. Nell'attivissima Gallerìa Comunale di Palazzo Forti, personali di un artista milanese e di uno genovese che, nelle rispettive e diversissime «aree di ricerca», costituiscono due rilevanti esempi di quella fertilità creativa che contraddistingue l'odierno, variegato panorama artistico. Dal 5 aprile. Lecco '. Alfredo Chlappori Notissimo per i suoi' fumetti, molto meno per le sue pitture, espone quadri dell'ultimo biennio, presentati da lui stesso e da Argan, Fagone, Quintavalle e Menna. Ed è quest'ultimo che, giustamente, più sottolinea la costante «intenzionalità progettuale» che, significativamente, caratterizza il suo lavoro. A Villa Manzoni, da ieri. Torino Metropolis. Al Circolo degli Artisti, a cura di Torino Fotografia, fino al 4 maggio, le straordinarie foto «di ripresa» e «di scena», scattate da Horst von Harbou, cognato di Fritz Lang, per il famoso film del grande regista tedesco. Inedite in Italia, appartengono al Cent re National de la Photographie e alla Cinémathèque di Parigi. QcnOVa «di scena», sLang, per il in Italia, apphie e alla C Creativity. Con il sottotitolo «Viaggio intorno ai mo(n)rAi della donna in arte», una mostra/laboratorio di 6 artiste americane — da A. Churchill a M. Shore, da A. Denes a P. Sweet, da M. Connor a S. Sione — attive a New York. E' la prima di una serie dedicata a diversi paesi. Chiostro di S. Maria di Castello, fino al 27 aprile. m, d. c.