Bimbo da marciapiede vergogna di una società ipocrita

Bimbo da marciapiede vergogna i i ii Bimbo da marciapiede vergogna di una società ipocrita ordina un bambino, bianco o nero o giallo di qualsiasi età, come qualsiasi altro prodotto di consumo. E' cosi pure in Germania, anzi, è proprio IN Germania il '} paese d'ove è ptùflorentee evidente « -j commercio dei minori e del sesso, con 1 sex-clubs, gli Eros Center, i peepshows, i locali per voyeurs e per ogni deviazione sessuale; la tesi discutibile della Sereny è che la divisione del paese in due «nazioni» privando la parte occidentale di una vera grande capitale, ne ha favorito la diffusione un po' in tutte le città. La prostituzione dei bambini non manca neanche in Inghilterra. Londra è la meta di questi piccoli fuggiaschi, prede indifese attese al varco da miriadi di sciacalli. Ci sono poi gli atteggiamenti di ostentata disinvoltura dei prostituti part-time, sabato e domenica, soprattutto maschi, che non trovano affatto amorale arrotondare cosi il settimanale che ricevono dai genitori. Il libro della Sereny è cosi ricco di annotazioni culturali, sociali e ambientali che richiederebbe un riassunto più esteso di tutto quello che riguarda i singoli paesi, i casi, i genitori, le autorità. Che in America per esèmpio confessano la propria inadeguatezza e disperazione verso questo flagello sempre più incontrollabile, mentre in Gran Bretagna e in Germania tentano di negare una realtà troppo imbarazzante. E' indispensabile un accenno al fatto che in tutti tre i paesi, i ragazzi di colore, gli immigrati, gli arabi, i disoccupati, sono ' più numerosi mediatori e corruttori, essendo a loro volta spesso emarginati, mal visti, frustrati e cittadini di secondo ordine. Infine che dire di questi dodici bambini, scelti tra i 161 incontrati dall'autrice, e alla fine selezionati per rappresentare questa minipopolazione che comprende tutte le classi sociali? Né si tratta di un problema di classe, anzi i poveri, tradizionalmente più vittime, sono una minoranza. Questi bambini, pare, più sensibili e più intelligenti della media, si sentono soli, abbandonati da tutti, ingannati e usati dai magnaccia che non osano denunciare perché rischiano la pelle. La giustizia per loro non rappresenta che un'ulteriore umiliazione, nei rari casi in cui vi si affidano. E perciò, oltre ad essere incatenati al più spietato sfruttamento e alla violenza, sono del tutto sfiduciati dal mondo degli adulti. Dubitano perfino che la loro sorte interessi qualcuno, sospettano anche della Sereny, si credono solo oggetti: a letto, di piacere per «onesti» cittadini e padri di famiglia che parlano loro della propria moglie; di fronte all'intervistatrice, per un libromerce, un film merce, fotografie da vendere. La rabbia, il disagio, il senso di colpa e la paura vera e propria, che suscita la lettura di quest'opera di denuncia, è quasi paralizzante, ci lascia ammutoliti e con una sensazione di impotenza. Forse la citazione di Carlyle, con cui si apre il volume che la Sereny scrisse su Stangl, il boia di Treblinka, può essere valida anche per questo libro: -Dappertutto l'anima umana sta in mezzo fra un emisfero di luce e un altro di tenebre». Tenebre fatte di silenzio su questi bambini che — come dice l'autrice — potrebbero essere nostri figli, come noi loro genitori. Edith Bruci. Gitta Sereny, «Bambini invisibili», traduzione di Gaia de Beaumont, Mondadori, 356 pagine, 22.000 lire. Da un'illustrazione di Hogarth lizia e trauma per questi bambini, come per tutti i bambini, non sa spiegare il proprio errore; spesso già in sé disastrata non è in grado di capire e responsabilizzarsi. La collettività fa la politica dello struzzo, convive, usa. e tollera, si abitua a tutto come fosse una calamità naturale; ed è cosi che possono diventare invisibili anche queste vittime, magari maltrattate in casa da madri manesche e infelici, da padri e padrigni stupratori, dai quali i ragazzi fuggono, per ritrovare all'esterno, moltiplicata, la stessa violenza. Quando questi bambini e adolescenti cadono nelle grinfie dei magnaccia e nelle reti dell'industria della pornografia e del sesso, sono già belli e pronti per punirei, disprezzare il proprio corpo profanato. La Sereny ha scelto come terreno delle, sua Indagine l'America, la Germania Occidentale e la Gran Bretagna, tre paesi dell'area opulenta, consumistica e tecnologicizzata al punto che, per possedere un bambino, in America basta usare un servizio telefonico gratuito, reclamizzato e computerizzato in tutto il paese. Uno " ' ■" CHE i suoi scritti sarebbero serviti ai maestri di filosofia e *di retorica, ai tràcédiogrà'<fi e agli scienziati;'Seneca ' poteva immaginarlo, e compiacersene, con quel sussiego che lo metteva al centro della corte imperiale di Nerone. Mai avrebbe immaginato, pensiamo, di diventare il breviario per il manager di diciannove se-. coli dopo, anche se di doti manageriali egli stesso non mancasse, nel settore particolarmente della finanza, dove con manovre spregiudicate riuscì a mettere insieme un patrimonio sui trecento milioni di sesterzi. Eppure un curatore di bollettini per club di manager, Georg Schloeck, dovendo premettere in ogni numero una massima congeniale, s'accorse pian piano che quell'antico filosofo e politico faceva splendidamente al caso suo. Pescò a piene mani nelle centoventiquattro lettere senecane a Lucilio, e in breve dispose di tanti pensierini da permettergli di comporre un volumetto di Seneca per i manager. Anche Piero Ottone s'accorge, nelle pagine prefatorie, che poco è cambiato d