Incidenti a Pisa, l'arbitro salvato con l'elicottero
Incidenti a Pisa, l'arbitro salvato con l'elicottero Incidenti a Pisa, l'arbitro salvato con l'elicottero Anconetani sibillino «Noi restiamo in A» Uno dei guardalinee forse colpito al capo con una pietra, sette persone medicate in ospedale, fra cui due funzionari di polizia - Caccia alle auto targate Firenze, sassaiola contro il treno - La tensione esplosa dopo il rigore di Passarella Pisa-Fiorenti PISA (alt Guerini): Gradina 6; Armenise 5, Volpecina 6; Caneo 5, Cavallo 5, Chiti 5; Berggreen 6, Muro 6, Kieft S, Giovannelli 6£ (70' Mariani s.v.), Baldierì 5,5. FIORENTINA (all. Agroppi): Galli 6,5; Contratto fi, CI. Gentile 6 (60' Maldera s.v.); Orlali 7, Pin 6, Passarella 7; Berti 7, Massaro 6, Monelli 6 <86' Onorati s.v.>, Antognoni 6,5, Iorio 6£. Arbitro: Pieri 6,5. Beti: 63' Muro, 66' Passarella rigore, 77' Passarella. dal nostro Inviato PI PISA — A impressionare, di questa edizione di PisaFiorentina, più del bilancio delle reti è il conteggio dei feriti e del danni provocati da centinaia di tifosi nei quali la retrocessione della squadra del cuore ha fatto scattare la molla della follia. Mentre l'arbitro Pieri veniva sottratto alla furia della gente grazie a uno stratagemma piuttosto spettacolate. e cioè con l'intervento di un elicottero della polizia, che sì è posato al centro del campo di gioco, portandolo in salvo, nelle vie adiacenti lo stadio si sono scatenati tafferugli. Polizìa e carabinieri hanno sedato a fatica gli animi, ricorrendo a lacrimogeni e cani lupo. Uno dei segnalinee è uscito dal campo sorretto dopo essere stato colpito forse al capo da una pietra. Due ore dopo la conclusione della gara, che la Fiorentina si è aggiudicata con una doppietta di Passarella (11 Pisa aveva ricominciato a sognare, ma soltanto per un minuto, grazie a un bel gol di Muro), gli scontri non erano na 1-2 ERCARLO ALFONSETTI a ancora terminati. I tifosi fiorentini, i quali nella mattinata si erano già distinti per animosità e vandalismo, danneggiando lungo il loro percorso diverse auto, hanno cercato di raggiungere la stazione e l'area degli incidenti si è cosi gradualmente spostata verso il centro della città perché i fans pisani, animati anche da vecchie rivalità, hanno cercato di contrastare i propositi degli avversari nonostante gli sforzi che gli agenti compivano per bloccare i facinorosi. Cinque persone hanno dovuto far ricorso agli ospedali cittadini a causa di leggere ferite da taglio, ma anche due funzionari di polizia hanno fatto le spese dell'ondata di violenza avendo riportato contusioni dichiarate fortunatamente guaribili in pochissimi giorni. C'è stata pure una sorta di caccia all'auto con targa fiorentina e diverse macchine sono andate completamente distrutte. D'altra parte, il clima in cui è stata disputata sotto gli occhi di De Biase (che nell'in¬ tervallo ha concesso, a proposito dell'inchiesta sul totonero, qualche battuta ai giornalisti senza peraltro fare rivelazioni interessanti) l'ultima mezz'ora di gioco non aveva lasciato presagire nulla di buono. Dopo aver continuato a sperare e a sospingere senza tregua la loro squadra verso quel traguardo che stava diventando sempre più evanescente, i tifosi pisani non hanno retto allo scherzo giocato loro dal destino perché la squadra di Guerini, andata in vantaggio al 64' grazie a un bel tiro di Muro che ha spedito la palla a carambolare sul palo e quindi in rete, si è vista punire soltanto un minuto dopo con un penalty che Pieri ha concesso ai viola per atterramento di Berti da parte di Berggreen. Per un attimo, sull'Arena Garibaldi è calata una cappa di piombo, poi mentre dalla curva fiorentina si levavano urla di gioia perché in quel momento tornava a materializzarsi la qualificazione alla Coppa Uefa, su quella pisana si registravano i primi sbandamenti. Centinaia di persone sì catapultavano contro la rete di protezione, si accendevano scontri anche tra esponenti della stessa fazione mentre l'allenatore Guerini balzava in campo come un proiettile e veniva espulso e Berggreen, dopo aver urlato a sua volta proteste nei confronti dell'arbitro, finiva nell'elenco degli ammoniti. Finalmente — era il 67' ed erano trascorsi quindi due interminabili minuti — sul campo tornava una parvenza di normalità e Passarella poteva accingersi all'esecuzione. Viste le caratteristiche del giocatore, da parte del Pisa c'era poco da sperare e, In effetti, la pallonata scagliata dall'argentino sembra¬ va più simile a una «cannonata» che a un tiro. Nulla da fare, naturalmente, per 11 povero Gru dina al quale non restava che raccattare la palla in rete. A questo punto, per scongiurare il peggio, poliziotti e carabinieri in assetto di guerra formavano una sòlida barriera al fine di impedire l'invasione del campo mentre il presidente nerazzurro, Anconetani, si precipitava contro la recinzione per dissuadere eventuali malintenzionati. Sono attimi di forte tensione e il calcio, come si capirà, da questo momento diventa una pia intenzione cosi come la reazione del Pisa che, dopo aver espresso nelle fasi iniziali della partita le cose migliori, a questo punto non riesce più a concretizzare la sua reazione e riesce a produrre soltanto più una deviazione al volo da parte di Baldierì (75') che Galli peraltro neutralizza tranquillamente. Ma il peggio per i nerazzurri deve ancora venire perché al 77' la Fiorentina va addirittura in vantaggio: c'è una punizione all'altezza dello spigolo destro dell'area di rigore dove Armenise un attimo prima aveva bloccato con un «placcaggio» lo slancio dell'irriducibile Berti. Passarella va alla battuta e, tanto per rendere ancora più festoso (o polemico?) il suo congedo dalla maglia viola, scaglia un altro imprendibile proiettile nella porta del Pisa. Fa due a uno per gli ospiti: per una parte dello stadio è la condanna definitiva, per l'altra è un momento di gioia Per il calcio, in ogni caso, è Invece la conclusione di un'altra triste giornata. Gli incidenti si concludono a sera, tre persone sono arrestate, dieci denunciate a piede libero. A Cascina, il treno dei tifosi gigliati viene preso a sassate. Il pianto di Berggreen, la gioia di Agroppi di RENZO CASTELLI FISA — Finisce nelle lacrime. Piangono i pisani (giocatori e tifosi) per la retrocessione, piangono anche i fiorentini per tante ragioni: di gioia, ma anche per un campionato concluso in bellezza, ma con troppe polemiche. La tensione è soprattutto nerazzurra. Il presidente Anconetani è stravolto. Non parla dell'incontro. Dice solo: «La squadra mi è piaciuta da matti». Non fa riferimenti nemmeno alla retrocessione, anche se commenta sibillino: «Non ho dubbi, resteremo in serie A». Si scaglia contro la stampa locale, riprendendo una polemica che risale praticamente al suo avvento alla guida del Pisa, nel '78. Dorante la settimana era stato ventilato che Anconetani, trovando adeguati acquirenti, lasciasse la società. Illazioni che respinge in maniera furibonda: «II linciaggio nei miei confronti è una vergogna. Ho la coscienza pulita. Da sempre i giornali locali mi perseguitano». Il presidente si lascia andare a tutta, una serie di considerazioni colorite finché non viene «rapito» dalla Bai. Entra l'allenatore Guerini, disfatto in volto: «Il rigore non c'era e senza quel rigore avremmo vinto andando allo spareggio con l'Udinese». Altro Guerini non dice. Dei giocatori nerazzurri l'unico a rendersi disponibile è Berggreen. Il capitano, malgrado vesta già i colori giallorossi, è visibilmente emozionato: «Questo rigore è lo specchio del campionato. Non c'era assolutamente. L'arbitro per divincolarsi dalla nostra stretta ha anche dato una testata a Caneo, ferendolo. Mi displace per i tifosi e per la città. Anche se il Pisa fosse ripescato per il calcio-nero, era Importante salvarsi sul campo come meritavamo». Poi scoppia in un pianto dirotto, irrefrenabile. Una certa emozione anche sul fronte fiorentino. L'allenatore Agroppi, che portò il Pisa dalla B alla A nel 1881, è dispiaciuto per la sua ex squadra, ma ovviamente contento dell» prestazione del suoi: «La Coppa Uefa è il massimo risultato della mia carriera. Ringrazio tutti, sono stati meravigliosi. Mi dispiace per chi partirà, ma credo che faremo una squadra ancora più forte». Orlali: «In questo memento di grande gioia per l'acquisizione della Uefa, mi dispiace molto per I compagni di squadra che ci lasciano»'. La giornata è stata turbata dagli scontri fra tifosi. In margine agli Incidenti da registrare un parapiglia nelle file fiorentine quando, al termine della gara, Antognoni ha lanciato la maglia verso I tifosi Uno dei suoi fans è rimasto ferito
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