Il Napoli vince ad Avellino terzo posto e Coppa Uefa

Ottimo finale degli azzurri, ma per gli irpini, ormai da otto anni in serie A, un'altra salvezza è quasi un trionfo Ottimo finale degli azzurri, ma per gli irpini, ormai da otto anni in serie A, un'altra salvezza è quasi un trionfo Il Napoli vince ad Avellino, terzo posto e Coppa Uefa Maratona: «Obiettivo centrato e, l'anno prossimo/ scudetto» Il derby campano trasformato in una festa, per ripresa) - De Napoli sotto tono, forse perché em Avellino-Napoli 0-1 AVELLINO (ali. Robotti): Di Leo 6,5; Feri oni 6, Murelli 6; De Napoli 6, Garriti 6, Zandonà 6; Agostinelli 6 (60' Alessio 6), A. Bertoni 6, Diaz 7, Colomba 6,5, Galvani 6. NAPOLI (all. Bianchi): Garella 6; Filardi 6, Caramente s.v. (9* Marino 6); Bagni 7, Ferrarlo 6, Renica 6; D. Bertoni 6,5, Peccl 6, Giordano 6,5 (86* Caffarelli s.v.), Maradona 6,5, Celestini 6. Arbitro: Baldas 7. Rete: 51' Giordano. di GIUSEPPE PISANO AVELLINO — Non c'erano problemi di classifica. Il Napoli aveva già consolidato il suo terzo posto stupendo. L'Avellino si era salvato vincendo a Bari. C'erano tutte le premesse, quindi, per una partita giocata senza tatticismi e senza risparmio. Era anche la giornata degli addii. De Napoli salutava il suo pubblico prima di passare al Napoli. Daniel Bertoni si separava dal Napoli e cosi via. La festa prometteva anche un nuovo gemellaggio fra le due squadre campane. Le promesse però sono state mantenute solo in parte. Il gioco è stato arido nel primo tempo e spigoloso nella ripresa, con qualche fallo di troppo e perfino un'espulsione, queUa del napoletano Renica, per un fallo di reazione su Garuti. L'Avellino, si sa, quando non lotta con la grinta proverbiale e per una posta precisa non riesce ad esprimersi secondo tradizione fra le mura amiche. Il Napoli, quindi, pur giocherellando al piccolo trotto e con qualche uomo sotto tono, è riuscito a vincere il derby grazie a un colpo di testa di Giordano ispirato da Bagni. Dal centravanti, che sta segnando sempre di più, un altro messaggio per Bearzot. E De Napoli? Anche lui potrebbe guadagnarsi in extremis il passaporto per il Messico. In campo, pero, il mediano fatto in casa non si è espresso al meglio, troppo preso dalla particolarità della domenica che lo vedeva impegnato in un derby fra il suo presente e il suo futuro. Un vero guazzabuglio psicologico per un tranquillo ragazzo di paese. Sul campo si è visto poco, ma quel poco è bastato a confermare le qualità già note. In grande evidenza anche Diaz, più volte vicino al gol, e Colomba, nel primo tempo il più bravo di tutti e poi in debito d'ossigeno. Per quella prodezza di Giordano Enzo Robotti ha perso la sua prima gara casalinga, dopo aver battuto tutte e tre le squadre ospiti nella sua breve e fruttuosa gestione. Maradona era atteso da valanghe di tifosi venuti da Napoli a gremire il Partenio. Rare volte si è messo in luce, braccato com'era dal giovane Murelli. Pochi lanci sono bastati ad illuminare il pomeriggio sonnacchioso. Alla fine gli astanti, decisamente di bocca buona, hanno Invaso pacificamente il rettangolo di gioco. E' finita In gloria, nonostante tutto, com'era incominciata, con le premiazioni 4 opposti motivi (ma con qualche spigolo di troppo e l'esozionato dalla sfida con i suoi prossimi compagni • Ha de Giordano, gol vincente ad Avellino, pensando ancora al Mundial re. Il misterioso ex •gioiello» della Cremonese e del calciomercato dell'anno scorso ha spedito a lato. Lo stesso Galvani, poco dopo, ha sbagliato un appoggio. Ne ha approfittato Maradona con un tentativo di fuga bloccato in extremis da Zandonà. Si è dovuto attendere il 38' per registrare la prima palla gol di un certo spessore. Bel¬ e le sfilate delle belle ragazze a far festa per un Avellino che ormai è in serie A da otto campionati. E l'ennesima salvezza raggiunta, addirittura senza soffrire fino all'ultimo, vale quasi un trionfo, uno scudetto del poveri. L'Avellino ha iniziato la gara di buona lena. Colomba è sceso sulla sinistra ed ha invitato Galvani a conclude¬ spulsione di Renica nella eciso un gol di Giordano lissimo cross di Maradona dal fondo e testa di Bertoni di poco a lato. Si riscattava Galvani nel finale del primo tempo, con un bel cross per Diaz che da pochi metri di testa sfiorava il palo. Nella ripresa l'Avellino andava vicino al gol proprio in apertura, con uno scambio Diaz-Ferroni che metteva il terzino in condizione di tirare a rete. Renica, però, riusciva a liberare all'ultimo momento. Gol sbaglialo, gol subito. Bagni pescava Giordano sulla sinistra con un cross calibrato ed il centravanti infilava di testa ingannando Di Leo. Il Napoli saliva di tono e l'Avellino non riusciva a pareggiare con Diaz al 67' quando Renica spianava la strada con un avventato appoggio all'indietro. Più bello il tiro di Diaz un minuto dopo: botta improvvisa dai 15 metri su cui Garella parava in due tempi. Al 63' Bertoni centrava il palo su calcio piazzato. Poi nel finale l'Avellino accumulava calci d'angolo e tiri dal limite che non trovavano sbocchi. Vittoria meritata del Napoli, dunque, su un Avellino che aveva già chiuso il campionato con l'Impresa di Bari. La soddisfazione di Robotti e del presidente Oraziano è tutta proiettata sul passato. Il derby? Un incidente di percorso. L'appuntamento è per l'anno prossimo. De Napoli al Napoli, Diaz al Torino. L'Avellino per ora sta vendendo. Oraziano assicura una squadra competitiva. Da domani ne sapremo di più. di VITTORIO RAIO AVELLINO — «B Napoli ha dimostrato di essere forte. Le ultime partite lo hanno ampiamente dimostrato. Ora non potremo più nasconderci. II terzo posto conquistato ci proietta tra le grandi favorite del prossimo campionato. Non faremo come i gamberi. Nel prossimo torneo punteremo allo scudetto*. Stanco, con goccioline di sudore che gli imperlano la fronte, Maradona si presenta ai cronisti dopo aver superato in dribbling un ultimo ostacolo, negli spogliatoi del Partenio: una marea di tifosi alla caccia di un autografo. Parla speditamente, ha-fretta di andare via per riposare. Oggi sarà nuovamente impegnato nella partita prò Unicef allo stadio San Paolo. Poi volerà da Roma verso Oslo dove mercoledì con l'Argentina affronterà la Norvegia. •Solo il Como aveva vinto qui ad Avellino — dice El Nifio — noi abbiamo giocato e preso due punti con grande autorevolezza*. Poi un'ultima annotazione. Fa il bilancio del campionato ed invia un messaggio all'allenatore Bianchi: «Il nostro obiettivo era la zona Uefa. L'abbiamo centrata con pieno merito..... — Bianchi ha detto che Maradona e Bagni saranno le due stelle del Mundial. •Ringrazio Bianchi. La squadra gli dedica la vittoria contro l'Avellino. Nonostante non stesse bene fisicamente (ii tecnico soffre per una fastidiosa forma di lonbosciatalgia, ndr) è venuto ugualmente per essere al nostro fianco». Ecco Bianchi: «Direi che 11 nostro campionato è caratterizzato dalla costanza del risultati. Venti punti all'andata, diciannove al ritorno. Di più non potevamo fare. Almeno per questo torneo dob¬ biamo accontentarci. Per ora non faccio bilanci, non stilo classifiche di merito. Per ora va solo 11 mio augurio a Bagni e Maradona. Saranno fra 1 protagonisti del campionato mondiale». Dalla folla che intasa lo spogliatoio, esce Renica: «La mia espulsione è giusta. Non avrei dovuto reagire. Ma In quel momento ho perso la calma. .11 fallacelo di Garuti avrebbe potuto spezzarmi Maradona. wwMivfxtln liei tenn noeti, lanrio iriJ li cfiHt.c/iulattA una gamba, avrebbe potuto tenermi bloccato per un anno. Tra professionisti non si agisce cosi. Un fallo cattivo quanto inutile». Per fortuna Renica è rientrato con le sue gambe negli spogliatoi. Non cosi Carannante che dopo uno scontro ha riportato una distorsione al ginocchio destro con interessamento del collaterale esterno. Giordano, nonostante tutti 10 diano escluso dalla lista dei ventidue per il Messico, è sempre speranzoso: «Sono arrivato a dieci gol. Solo il brutto Incidente stradale non mi ha permesso di fare meglio. Sul terreni asciutti vado a nozze. In questo Napoli è un piacere giocare. Ho dimostrato di star bene e spero che Bearzot lo tenga presente». Nessuno degli azzurri accenna alla questione del premio Uefa che attualmente divide società e squadra. Questa nuova vittoria dà ancora più forza ai calciatori. Mezzo miliardo di differenza tra domanda ed offerta. Chi vincerà 11 braccio di ferro? Infine la parola al d.g. Marino. Nella sua Avellino la piti bella vendetta: «Non contro gli irpini, per carità. Sono felice che si siano salvati. Molto felice. Oggi posso però gioire perché tante cassandre che ci davano per spacciati debbono ricredersi. Dicevano che saremmo finiti con U girone di andata! Il Napoli è vivo e nel prossimo camplu- I