Roma, sogni annegati nel lago

Sorpresi da un gol'di Corneliusson al ì\ i giallorossi s'arrendono al Como quasi senza lottare Sorpresi da un gol'di Corneliusson al ì\ i giallorossi s'arrendono al Como quasi senza lottare Roma, sogni annegati nel lago Pruzzo: «Ho vinto solo io» Il campionato della squadra di Eriksson era già finito una settimana fa - Romanisti pasticcioni in difesa e rassegnati, col solo Ancelotti all'altezza della situazione - Altri rischi per Tancredi 1-0 Como-Roma COMO (all. Marchesi): Paradisi «; Tempestili! 6,5, Brano 6; Casagrande 6 (70* Notarlstefano 6,5), Maccoppl 6,5, Albiero (W; Mattel 6,5, Fusi 6A Borgonovo 6, Centi 6,5, Corneliusson 6JS (86* T«desco s.v.). ROMA (all. Eriksson): Tancredi 6£; Oddi 4, Bonetti 5; Boniek 6,5, Nela 5, Gerolin 6; Conti 5, Desideri 5, Pruzzo 5, Ancelotti 7,5, Graziani 5. A Arbitro: Lanese 5. Bete: l'Corneliusson, dal nostro inviato GIORGIO VIGLINO ROMA — Acqua alta dal lago, battelli parcheggiati con la prua in piazza, sogni di gloria romanisti annegati in una pioggia continua. Non c'era molto da sperare alla vigilia, meno ancora dopo un minuto di gioco. Sui primi tacchetti d'assaggio, Bonetti interveniva a vuoto, e Oddi per non lasciarsi sfuggire Borgonovo lo stendeva con mossa da Judo. Il fallo dopo 26", ma tra una procedura e l'altra, Albiero andava al tiro al minuto esatto. Desideri usciva dalla barriera a ridurre irregolarmente lo spazio di tiro, ma la palla impennandosi diventava cross perfetto sulla destra ( ovvero sinistra romanista) per Corneliusson solo davanti Tancredi: girata perfetta di testa e gol.. Complimenti Nela. Sommate la batosta di domenica scorsa e questo gol e il crack è completo. Eriksson ha voluto reinserire subito Bruno Conti, giusto omaggio a un campione sfortunato, ma grosso errore tattico, perché del «brasiliano di Nettuno per il momento c'è soltanto l'ombra. L'inguaribile ottimi' smo di Bearzot ha visto nel futuro, fra due o tre settimane, quando alla condizione fisica già buona si aggiungerà anche il ritmo da partita giocata. Su Conti, o sul ricordo di Conti, si sono spente tante azioni di rimessa, e poi d'improvviso ha perso tono Ciccio Oraziani, che legato a una zona più precisa del campo (ma quale?), ha finito per non muoversi da quella, non utile come centrocampista, troppo arretrato per essere una punta, mai in copertura sui difensori. L'assenza di Di Carlo, centrocampista aggiunto ma tutt'altro che superfluo, ha fatto si che il Como saltasse spesso e volentieri dalla propria zona difensiva alle proiezioni in avanti ispirate da Fusi e Mattei, e subito proiettate su Borgonovo e Corneliusson. Di qui il panico difensivo, dove ogni entrata era fatta in condizioni disperate, lo scivolone che dovrebbe essere «extrema ratio» trasformato in regola, l'improvvisa incertezza sulla po¬ Como. Pruzzo (affiancato dall'avversario Tempestilli) e Boniek esc sizione da parte di giocatori che dovrebbero ormai aver memorizzato ogni movimento come in un computer. A tentar di costruire un Boniek un po' troppo egoista e Ancelotti, in crescita costante fino ad un finale nel quale ha saputo conquistare tre palle consecutive servite ogni volta ai compagni, da questi perdute e da lui rigiocate con una testardaggine degna di miglior causa. Un Ancelotti capace di fare un cross, poi correre a riprendere la corta deviazione di un difensore, e tirare a rete. Desideri ha lavorato in appoggio, sbagliando parecchio, ma coprendo anche la zona che in assenza di Di Carlo non si capiva bene se dovesse essere coperta da Conti o da Oraziani, e che in difetto di interpretazione autentica entrain- escono delusi dal campo (Telcfoto) n n n ega e si re arn- bl lasciavano sguarnita. Battibecchi in campo, con Pruzzo ormai in vacanza, con Boniek a polemizzare con Conti, a spiegargli coi fatti dove ci si va a piazzare su una punizione avversaria. Poi quelli con Lanese, arbitro chiacchierato dal calcio-scommesse, ma tenuto in campo in nome di una solidarietà di principio, assolutamente fuori luogo e fuori tempo. A farne le spese qualche caviglia comasca, comunque senza danni gravi. Cinque ammoniti nelle fila romaniste con conseguenze che si sentiranno in Coppa Italia con la squadra già decimata dalle assenze mondiali. Rischi grossi solo per Tancredi. 41': Corneliusson, solo i davanti al portiere, gli spara I addosso, poi riprende .e tira | sull'esterno della rete. 78': | Borgonovo solo, servito da un | >assist> sciagurato di Bonetti, e Tancredi capace di reli spingere con una mano il pallonetto non convinto. 66': Il gran botta di Albiero su punizione e deviazione di Tancredi in corner. Poi (84' e 92') | due gol in fuori gioco netto 1 messi a segno da Borgonovo, || ma con qualche sospetto di H regolarità. i i ! E dalla parte opposta? Soltanto un assist smarcante di Oraziani per Desideri (54') che il ragazzo si faceva rubaì re dal portiere avversario. Il gl campionato, quello vero, era 11 finito otto giorni prima. li capocannoniere si consola del mancato scudetto col suo trionfo personale - D presidente Viola: «Abbiamo onorato il calcio fino all'ultimo» - Complimenti di Eriksson alla Juve dal nostro inviato FRANCO BAGOLATO COMO — « Abbiamo onorato il calcio fino all'ultima giornata, questa era la cosa più importante' dice il presidente della Roma, senatore Viola, abbandonando lo stadio. ^Dovemmo dimostrare di saper reagire e ci siamo riusciti, al di là del risultato negativo. Non sono né deluso, né amareggiato. Pruzzo si lamenta? E' un brontolone, gliel'ho detto anche prima della partita, stamane nel ritiro..... Roberto Pruzzo merita quindi la prima pagina, non solo perché chiamato in causa da Viola (questione di rinnovo contrattuale) ma perché ha avuto l'uscita più felice della giornata: •Ho vinto solo io, mi spiace per i miei compagni.. L'allusione è alla classifica cannonieri che il bomber di Crocefieschi si è aggiudicato per la terza volta: «Ho cominciato la scalata alla prima posizione — ricorda — dopo aver siglato solo due reti nel girone di andata. Questo titolo personale vale più di quello dell '82, quando non c'erano ancora tutti questi stranieri. Ci tengo a dire anche che sono stati 19 gol in 24 partite. Ripetermi sarà dura ma dieci gol, con la miseria di punte che c'è in giro e con la difficoltà che ti creanoi difensori, penso di poterli segnare anche la prossima stagione.. •Non è una risposta indiretta a Viola — prosegue Pruzzo —. Ci sono sempre scaramucce tra di noi. Fa parte del nostro carattere, in fondo siamo due liguri. Ma con il presidente, alla fine, basta un'occhiata per intenderci: vedrete che resterò alla Roma.. Intanto il capocannoniere andrà nei prossimi giorni in Olanda, ad Amsterdam, insiema con Ge< rolin per farsi curare dal professor Smith, il fisioterapista che ha miracolato prima Elkjaer e recentemente Bruno Conti. Pruzzo ha ancora aggiunto: .Non è un campionato da buttare, il nostro. Ci sono state squadre che sono partite per vincere lo scudetto e non hanno neppure centrato la zona Uefa.. Oerolin, accanto a lui. è stato l'unico ad anda¬ logicamente forte nel momento in cui la Roma continuava a rosicchiarle punti. Ci riproveremo l'anno prossimo, la squadra si è rinforzata già con gli acquisti di Baroni, Baldieri e Berggreen, anzi penso che già adesso con la Coppa Italia potremo prenderci una bella soddisfazione.. .La sconfitta con il Como? re contro corrente: .La Juventus meritava meno di noi il titolo, perché abbiamo giocato un calcio più bello, ma vince lo scudetto chi invece fa più punti.. L'allenatore Eriksson è stato invece il primo a fare 1 complimenti alla Juventus: Ha disputato un grande campionato, dimostrando di aver morale e di essere psico¬ W Milli» i i IMI Mi i il i W-W? Como. Il gol di Corneliusson che ha piegato la Roma (Tel.) Anche vincendo non cambiava nulla. Sono contento del secondo tempo e posso dire che con il Lecce avevamo perso in ben altro modo. Ma a Como volevamo vincere. Invece Nela, Oddi, Bonetti e Oerolin non erano al cento per cento: soprattutto Oddi non si allena per una settimana di seguito da tanti mesi, quindi rende di meno perché è un giocatore che ha bisogno di essere sempre in piena efficienza fisica.. La larvata accusa alla difesa da parte di Eriksson è raccolta al volo da Franco Tancredi: 'Abbiamo finito peggio di quel che si poteva fare — sostiene il portiere —; speriamo di andare in discesa il prossimo anno. Certo che se dovevamo venire a Como per vincere a raffi i costi sarebbe stata dura battere questa squadra. Anche perché non si può prendere un gol cosi dopo neppure un minuto di gioco. Non credo infatti che Boniek, Pruzzo e Graziani siano mai stati oggire altre volte, così liberi di colpire di testa come è successo a Corneliusson». Ed ecco Zlbl Boniek. Il polacco ha parlato della conclusione di questo torneo come fosse una liberazione personale. ^Finalmente — ha detto — è tutto concluso. Ci ha battuti una squadra non direi più forte, ma più costante nei momenti difficili: sono contento per la Juventus e anche per un mio ex compagno...: .Comunque — afferma 11 polacco — l'anno prossimo si rinnoverà la sfida alla Juventus. Per ora è inutile guardare al passato, alla sconfitta con il Lecce. Come augurio, penso ancora che al primo anno con la Juventus arrivai secondo e poi vinsi lo scudetto, speriamo che la cosa si ripeta a Roma.. Capitan Ancelotti afferma: •La Roma si è confermata anche a Como squadra di vertice, ma la Juventus ha saputo riprendersi quando tutti la davano per spacciata.. Conti, felice che Bearzot abbia assistito alla sua prima partita vera, ribadisce: «farei stato più contento con lo scudetto o con la possibilità dello spareggio, ma è giusto che la Juventus abbia vinto dato che noi siamo caduti con il Lecce e questa è una cosa che non doveva succedere.. ■■