Droga e irregolarità di gestione Inchiesta sul carcere di Marassi

Droga e irreg&lwitè digestione Inchiesta sui carcere di Marassi Droga e irreg&lwitè digestione Inchiesta sui carcere di Marassi Interrogato l'ex dire GENOVA — Dalla quasi libera circolazione degli stupefacenti a sospette Irregolarità amministrative nella gestione: Il carcere di Marassi continua ad essere nella bufera. I due magistrati Massino Terrlle e Roberto Fudgna hanno interrogato nel giorni scorsi l'ex direttore della prigione, Italo Corallo, Il suo vice ed alcuni agenti di custodia, oltre a numerosi detenuti. Sarebbero stati compiuti accertamenti contabili specialmente sul registri del rifornimenti alimentari. «L'Inchiesta può avore clamorosi sviluppi, ma per II momento slamo all'accertamento di sospetti e di denunce», dice un magistrato. L'Indagine giudiziaria arriva proprio In un periodo In cui II carcere genovese denuncia, Insieme al male cronico dell'affollamento, Incredibili situazioni nel traffico di droga: si calcola che non meno del 20 per cento dei detenuti faccia uso di sostanze stupefacenti e, nello stesso tempo, funzioni da spacciatore. Due anni fa furono le madri di alcuni carcerati a denunciare Il fenomeno: se ne occupò la Guardia di Finanza che accertò coperture e complicità. Fu scoperto che l'eroina passava le mura del carcere od entrava nel «bracci» e nelle celle con estrema facilita: nei cibi portati al detenuti, sotto I francobolli, nelle sigarette. A volle veniva lanciata egli extraterrestri ttore, il suo vice, numerosi agenti e detenuti con una fionda dall'esterno, raggiungendo I detenuti mentre prendevano aria nel cortiletti. L'eroina veniva pagata in oggetti d'oro o per mezzo di conti postali, ma soprattutto In francobolli: In carcere se ne compravano agli spacci per 20 milioni nel 1931, per arrivare agli 80 milioni del 1984. Si paria addirittura di code davanti alle celle in attesa della «distribuzione». Funzionava molto — ma forse funziona ancora — la tecnica del baratto: anche capi di abbigliamento in cambio di «bustine». Un «commercio» che ha avuto le sue vittime: sarebbe ormai certo che Giovanni Glaudi, 26 anni, morto In cella due settimane la, sia stato stroncato da un'overdose. I mail del carcere sono In gran parte riconducibili ai super affollamento: la «popolazione» del detenuti tocca la cifra di 600, tutta gente rinchiusa in spazi che potrebbero ospitarne poco più della metà. Non stanno meglio altre prigioni della Liguria: Chiavari ha 80 detenuti per 35 posti. La Spezia 250 per 135, Imperia 100 per 50, Sanremo 85 per 40. Sono dati che si riferiscono all'ultimo trimestre dello scorso anno, ma che non sembra siano stati modificati in meglio. Infine, l'insufficiente organico delle guardie di custodia, costrette a pesanti turni. g. c. Il generale Cappuzzo al Club Atlantico

Persone citate: Cappuzzo, Giovanni Glaudi, Italo Corallo, Massino Terrlle, Roberto Fudgna

Luoghi citati: Genova, Imperia, La Spezia, Liguria, Sanremo