Guidi è presidente della Fnsi dopo un congresso tempestoso di Guido Guidi

I giornalisti hanno eletto ad Acireale i loro rappresentanti I giornalisti hanno eletto ad Acireale i loro rappresentanti Guidi è presidente della Fnsi dopo un congresso tempestoso Lo hanno votato «Stamparomana», «Svolta», «Stampa democratica» «Rinnovamento» perde la massima carica del sindacato che aveva ACIREALE — Guido Guidi il nuovo presidente della Federazione della Stampa (Fnsi). Candidato dalle com. ponenti di opposizione del . sindacato dei giornalisti è stato eletto dopo una serie di ! tre votazioni prolungatesi per tutta la notte. L'ultimo l, spoglio delle schede, terminato ieri mattina alle 9, ha asse- guato 156 preferenze (su 288 - votanti) a Guidi, che succede . a Miriam Mafai, espressa : quattro anni fa dalla componente di •Rinnovamento sin• dacale». Dopo 16 anni, «Rinnovamento* perde cosi la •* presidenza della Fnsi. Guido " Guidi è attualmente presi. dente dell'Ordine nazionale 'dei giornalisti, carica dalla quale si dimetterà fin da do.', mani. Sul suo nome, si sono raccolti i voti della ex minoranza del sindacato dei gior¬ Intervento del segre nalisti: •Stamparomana». «Stampa democratica» (Milano), «Svolta professionale» e «Partecipazione e professionalità» (Torino). «.S'oiio molto grato ai colleghi — ha detto Guidi dopo la sua proclamazione — che mi hanno affidato un incarico cosi prestigioso. Mi rendo conto delle difficoltà alle quali la Federazione andrà incontro dal punto di vista sindacale. Sono infatti numerosi i problemi da risolvere e tutti molto delicati. La condizione del giornalista, purtroppo, ha subito un forte degrado negli ultimi anni soprattutto sotto il profilo economico: La lunga notte congressuale, culminata con l'elezione di Guidi e dei nuovi componenti del Consiglio Nazionale della Fnsi (che dovrà ora eleggere retario uscente Fnsi la giunta, da cui sarà espresso il nuovo segretario) e cominciata con la mancata approvazione della relazione del segretario uscente. Sergio Borsi, e senza l'approvazione di alcun documento programmatico. Non sono infatti passate due mozioni, una di Rinnovamento» e una del cartello delle ex opposizioni. Questa «impasse» è stato il primo segnale di un clima di tensione crescente. Le ex opposizioni hanno riproposto il nome di Guidi, candidato «sopra le parti», come segnale «di apertura e di buona volontà», mentre da parte di «Rinnovamento» non è venuta nessuna candidatura. Le due prime tornate di voto, che richiedono per statuto un quorum di due terzi, non hanno prodotto la maggioranza necessaria, ma il risultato della seconda è stato all'origine dei momenti di più forte divisione. Guidi ha ottenuto 138 voti mentre Giovanni Russo, esponente di prestigio della lista «Svolta professionale», ne ha avuti 115. Rispetto alla prima votazione un leggero aumento di voti per Guidi e un balzo in avanti per Russo, che ha più che raddoppiato ì voti. Il fatto paradossale, hanno fatto notare i delegati di «Svolta era che i voti dati a Russo non erano i loro ma quelli di «Rinnovamento». Che fosse successo qualcosa di poco chiaro lo si è capito subito dopo, quando Nuccio Fava («Rinnovamento») ha chiesto di parlare. Il giornalista della Rai ha proposto una sospensione delle votazioni ed ha parlato di ■■esigenza di chiarezza per evitare rischi che vanno oltre la nostra volontà». Dopo concitate consultazioni dei vari gruppi è andato alla tribuna Arturo Diaconale, il quale a nome di «Stamparomana... «Stampa democratica», «Partecipazione e professionalità» ha riproposto i termini della candidatura Guidi. Diaconale ha accusato di «canniba/ismo» la corrente di «Rinnovamento» che, a suo parere, aveva votato Russo per dividere le opposizioni e per mettere in grave difficoltà «Svolta professionale». Questa corrente, secondo Diaconale, aveva fatto un «granite sacrificio nel rinunciare a candidare Russo per sostenere lealmente la candidatura unitaria di Guidi». Nuccio Fava ha ripreso la parola ribattendo che «Rinnovamento» avrebbe votato Russo »come contributo alle esigenze unitarie del sindacato», ma le opposizioni, compresa «Svolta professionale», hanno ribadito la volontà di votare compatte per Guidi. Cosi, alle terza votazione con maggioranza semplice. Guidi ha ottenuto 156 preferenze e Russo 130. La nuova maggioranza, con una nota unitaria, ha poi affermato: 'Dopo sedici anni di gestione di parte, la Fnsi non ha più un presidente di 'Rinnovamento'. La scelta di Guido Guidi, un candidato non di schieramento, segna in modo irreversibile la direzione di marcia verso un'unità reale del sindacato dei giornalisti. Un consenso molto alto con adesioni in tutte le regioni dimostra una grande cutere sulla presenza d e «Partecipazione» gestito per 16 anni volontà di cambiamento». Secondo le componenti che hanno votato Guidi, «ora V unità della Fnsi dovrà essere consolidata e ampliata». Dal congresso sono scaturiti i nuovi componenti (56 professionisti e 28 pubblicisti) del consiglio nazionale, che quanto prima si riunirà per eleggere la nuova giunta. In sede di consiglio si dovrà ora decifrare l'esatta forza numerica dei due schieramenti. Da parte sua, l'ex segretario Borsi ha fatto sapere che Rinnovamento» non intende »governare» se avrà una maggioranza ristretta. Secondo Guido Paglia, di «Stamparomana», le ex opposizioni puntano a una giunta la più unitaria possibile e per la segreteria indicano Giuliana Del Bufalo di «Svolta professionale».

Luoghi citati: Acireale, Milano, Torino