«Calma per festeggiare è ancora troppo presto»

Laudrup è felice, ma invita alla prudenza Laudrup è felice, ma invita alla prudenza «Calma, per festeggiare è ancora troppo presto» di BEPPE BRACCO TORINO — Ha un giubbetto di tela verde, brillantissimo, un ciuffo di capelli biondi sul viso, un ciuffo appena accennato: Michel Laudrup sembra un universitario d'oltre oceano, appena scappato dal campus e non un calciatore di grido, uno di quei ragazzi del quali le signorebene dicono che hanno una «faccia pulita». Eppure questo ragazzo con l'aria riservata ha appena segnato un gol storico, il gol che con Ogni probabilità darà lo scudétto -'alla Juventus^1 'Non1 sembra neppur particolarmente entusiasta di questa prodezza, ha l'aspetto di uno che è persin troppo abituato a compiere azioni decisive. Una grossa emozione, come ai vecchi tempi della Lazio? «Si tratta sempre di emozioni. Soltanto che nella Lazio il problema era quello di non retrocedere, mentre nel¬ la Juventus si tratta di vincere lo scudetto». Che è praticamente vinto, grazie alla rete segnata da lei contro il Milan... •Adagio. Intanto questo mio gol è diventato tanto importante perché la Roma ha perso in casa contro il Lecce. Altrimenti sarebbe un gol comune, come tutti gli altri: il campionato è lungo-. Lei è abituato al gol decisivo. E' più Importante questo oppure quello di Tokyo? •Aspettiamo a vedere come finirà il. campionato. Se vinciamo. lo2scudetto 'il. 'più" importante sarà certamente questo, segnato contro il Milan. Ma aspettiamo a parlarne quando il campionato sarà finito. Si poteva pensare che la Roma avrebbe avuto una partita facile contro il Lecce ed è successo quello che sappiamo. Aspettiamo quindi a parlare quando tutto sarà finito, meglio non farlo in anticipo». Adesso che le cose sembra- pi" no andare per il verso giusto, jjl dica la verità. Ha mai avuto paura che la Roma riuscisse II a soffiarvi lo scudetto? •Mai avuto paura di non || riuscire a farcela. Avevo fi- jjjjj ducia in questa squadra, ma jjjjj fiducia davvero. Vorrei vede- jjjjj re quanti erano quelli che jjjjj pensavano ad un successo iji della Juventus, tre ore prima jp della vittoria contro il Milan. jjjjj Io ero uno di questi. Non im- jnjj porta che sia stato lo a se- H gnare, l'importante che la || squadra abbia dimostrato di Hip essere viva, di essere In grad'o di produrre un giocosem-' jjjjj pre valido, nonostante abbia jjjjj perso terreno nel corso del jjjjj girone di ritorno». Viene immediatamente jffi braccato dai giornalisti del jjjjj suo Paese che vogliono sape- p re tutto sulla sua ultima e jjjj decisiva prodezza. Se ne va tranquillo, come se niente jjjf fosse: non gli piace essere jjjj uomo del destino.

Persone citate: Laudrup, Michel Laudrup

Luoghi citati: Lazio, Tokyo, Torino