Venezia, futuristi e sfide sull'acqua di Milena Milani

Sboccia la primavera e la Serenissima prepara numerose manifestazioni Sboccia la primavera e la Serenissima prepara numerose manifestazioni Venezia, futuristi e sfide sull'acqua Mentre nel weeke VENEZIA — Banchettano all'aperto, come nei quadri del mio amico Franco Genttltni che metteva i suoi personaggi a tavola davanti alle chiese o ai monumenti importanti; solo che non atanno composti come nella pittura, e poi non hanno ritegno, insudiciano tutto, lasciano avanzi e disordine. Eppure il cielo è azzurro, la primavera con i suoi dolci colori è arrivata, la bellezza dovrebbe essere rispettata, Venezia merita questo e altro. Ma i nuovi barbari se ne infischiane, i turisti di fine settimana invadono la Serenissima, in campo Manin gremiscono la base del monumento, se ne stanno sotto le ali in bronzo del Leone di San Marco; in campo Santo Stefano, Invece, salgono sul piedi di Nicolò Tommaseo, qualche ragazzino tenta la scalata lungo le gambe della statua. I vigili sono, come sempre, assenti. Venezia è un luogo di conquista, al traghetto di San Toma bisogna fare la coda, uno dei due gondolieri è un bambino, Tiziano, di 9 anni, fa la quarta elementare, di domenica sostituisce il padre. Passare il Canal Grande in gondola cotta 250 lire, in vaporetto ritolto di più per questo c'è sempre gente; oppure si può andare a Rialto senza spendere niente, o al Ac¬ nd la laguna trabocca cademia, i due ponti che permettono di raggiungere il centro, ma anche qui cè gran folla, si cammina a passo d'uomo. Le fragili strutture veneziane subiscono le prime avvisaglie dell'orda selvaggia che nelle prossime settimane invaderà la città, questo toeekend è una prova, che cosa capiterà tra pochi giorni per la mostra .Futurismo e Futurismi, a Palazzo Grassi? C'è un'attesa incredibile, da Roma gli appassionati di mondanità fanno i salti mortali per presenziare alla .vernice, del 2 maggio, cercano di mimetizzarsi da giornalisti, anche per la cena che ci sarà a Torcetto, alla Locanda di Cipriani; e il giorno dopo per la festa esclusiva offerta dagli sponsor (Fiat in testa) su una nave ancorata in bacino. Intanto il .Circolo nautico Generali» che ha sede allo .Squero Vedo, di Rio del Mendicanti, organizza un raid remiero sul Danubio a Vienna e a Budapest. Il pittore Remo Brindisi ha ideato un'opera ispirata a Venezia e ai simboli degli scafi che parteciperanno all'impresa. «Mentre a Venezia ci sarà l'epopea futurista» mi dice il dottor Alessandro Paglia delle Generali «noi porteremo 1 colori della città e la voga alla veneta per la prima volta in un Paese dell'Est Credo che di folla, i mondani cerca questa gara sarebbe piaciuta a Marinetti, che amava 11 rischio in ogni senso, li nostro gondolone, le balotine e 1 gondolini si faranno onore, come è già successo sul Tevere e sul Tamigi». Certamente sarà così, andare per acqua è una passione che non tramonta mai, i gondolieri hanno già in mente la Vogalonga, 32 chilometri in laguna, anche il piccolo Tiziano del traghetto di San Toma me ne parla. «Io ci andrò con mio papà, e con tutta la famiglia, quando arriviamo, staremo tutta la giornata in barca. Quando si parte c'è un colpo di cannone, alle 9 in punto, e poi via attraverso isolette e canali». 7ra pochi giorni, però, c'è anche il Palio delle antiche Repubbliche Marinare, o meglio le eliminatorie, si sfideranno due galeoni e l'equipaggio vincente andrà a Genova per competere con quelli di Amalfi, di Pisa e di Genova. Scegliere i due galeoni veneziani per questa eliminatoria non è davvero facile, perché a Venezia ogni tanto si litiga, gli assessori al Turismo e allo Sport vogliono entrambi essere gli artefici del Palio, e così chi ci rimette sono gli equipaggi che ancora non sanno se allenarsi o no. Ieri c'è stata un'altra gara, sulla di¬ cano inviti ad una prim stanza del miglio, si sono sfidati la Canottieri Bucintoro, la Canottieri Giudecca, la Canottieri Mestre e la Canottieri Querini. E' stato magnifico veder passare gli equipaggi nel canale dell'Orfano, dietro la Giudecca, con i fans lungo le rive, sotto una luce tersa, con il sole tiepido, e una specie di gioia vitale, perché c'è Venezia eterna e splendente, anche se l'umanità troppo spesso non ricorda di trovarsi in questo posto unico e insostituibile. Da domani, però, il fatto di essere a Venezia dovrebbe diventare un impegno di amore, senza dimenticare naturalmente i gravi problemi che assillano la Serenissima. Cosi dice il bando dell'assessorato al Turismo per il concorso dei fiori che dovranno abbellire il centro storico, la Giudecca, Murano e Barano. « Venezia in fiore» distribuirà 20 mila vasi di geranio e bustine di semi e poi una commissione sceglierà entro il 30 giugno le migliori composizioni floreali. La primavera che è ritornata su queste antiche pietre, dove è passata la storia, stende le sue magiche ali ovunque: accogliamola come un dono, custodiamola con tenerezza, rispettando con lei l'immagine della città. e, a e i locali remano Milena Milani

Persone citate: Alessandro Paglia, Cipriani, Franco Genttltni, Manin, Marinetti, Murano, Nicolò Tommaseo, Remo Brindisi