Sole di Sicilia, addio di Daniela Daniele

Dopo il bombardamento di Tripoli e i missili lanciati contro Lampedusa Dopo il bombardamento di Tripoli e i missili lanciati contro Lampedusa Sole di Sicilia, addio Nelle agenzie prenotazioni ferme per il Mediterraneo, e i torinesi che le hanno già fatte ora sembra ci stiano ripensando - Un agente di viaggio: «Se continua così, prezzi stracciati» - A Caselle, invece, tutti tranquilli -1 poliziotti: «Noi però siamo in pochi» L'idea che Sicilia ed isole limitrofe possano trasformarsi nel tavoliere di un Risiko internazionale, giocato con mano pesante, tra guerra e terrorismo, non poteva che avere un'ovvia conseguenza: crisi dell'industria-vacanze. I volti spaventati di Lampedusa, le macerie nella «troppo vicina» Tripoli e le magliette «Oet Kaddafi!. sul petto di giovanissimi, futuri marines, hanno immediatamente suggerito a tutti, non solo ai detentori dell', italica fifa», una parola: prudenza. Le somme le stanno tirando, con un nodo in gola, i cosiddetti «operatori turistici» del Sud che vedono approssimarsi l'ombra di una magra estate. Tempo ancora un mesetto, e sarà più difficile salvare la stagione. Oli americani, rassegniamoci, li abbiamo perduti: niente brache bianche su camicie autentiche Hawaii e. soprattutto, pochi, pochissimi dollari. Anche gli europel preferiscono disertare le coste mediterranee e gli italiani non sanno che fare. La paura si è ormai insinuata. Una paura non ben definita, che va dall'impressione di estrema impotenza di fronte a una crisi che sembrava lontana, al timore di volare in «compagnia' di una bomba. Se ne stanno accorgendo le agenzie di viaggio. Chi do¬ nero dal carcere vrebbe, più di altri, risentirne, a rigor di logica, è il Club Mediterranée. Ma la voce della gentile signorina, al telefono, non ha incertezze: «Tutto bene, prenotazioni regolari, come l'anno scorso». Strano, visto che il Club ha villaggi ovunque nel Mediterraneo. Compresa la Sicilia. Conoscete Kamarina, paradiso di sole a Sud di Tunisi e a pochi, proprio pochi chilometri dalla base di Coniiso e dai suoi missili a testata nucleare? «E infatti — spiega Silvana Chiara, titolare di Chiara Viaggi — abbiamo alcuni clienti prenotati per quel villaggio che stanno sulle spine e sono incerti se rinunciare alla vacanza oppure no*. Come hanno reagito i tori¬ nesi ai ben noti fatti? •Prima del raid americano e dei missili su Lampedusa, qui era un continuo viavai di gente che prenotava soggiorni o viaggi. Da una settimana c'è il deserto. Il Nord Africa, poi. ha subito un calo spaventoso, non si vende più come prima, anche se i prezzi sono bassi*. Conferma Claudio Passerella responsabile torinese della Valtur: •Inutile negare, gli effetti di questa brutta storia si sentono, eccome. Sta accadendo, più o meno, come per il blitz di Malta, a novembre.. In quell'occasione ci furono, nel giro di mezz'ora, diciassette rinunce per un viaggio in Egitto*. Avete avuto disdette in questi giorni? -Non ancora. Chi ha già prenotato è incerto, anche a causa della penale che dovrebbe pagare. Ma, soprattutto, non ci sono nuovi contraiti. La gente viene, s'informa, ma non conclude*. Secondo le leggi di mercato, una vacanza in Mediterraneo (con brivido) dovrebbe costare un po' meno....Sema dubbio si faranno promozioni e prezzi speciali, se continua cosi*. E la paura di volare? Dai dirottamenti, alle valigette al tritolo, alle raffiche di mitra davanti ai check-in, non c'è da stare allegri. Come la pensano a Caselle? • Beh, i torinesi volavano poco prima e volano poco adesso — risponde con una battuta il caposcalo Marinisi, dell'Alitali?. —, e non mi sembra con particolari patemi d'animo*. Caselle è un aeroporto tranquillo. Una definizione che va bene per tutti gli altri luoghi, fino a quando non succede qualcosa. «E speriamo che non capiti mai niente — commenta Antonino Mirone, poliziotto e sindacalista Siulp —, perché qui siamo' sotto organico. Lo diciamo e lo ripetiamo, ma non ci donno ascolto*. Si unisce alla protesta un'" collega del sindacato autonò-^ mo 8ap, Nicola Tota: •Salvo,' poi, quando dovesse succedere qualcosa di brutto, accu-' sarei di non aver fatto il no-. stro dovere*. Ma Caselle, secondo voi, dev'essere considerato un pun- ; to a rischio, o forse, un tran-., sito per esplosivi diretti al ' Sud? .Non soltanto un transito — dice Mirone —, ma an- ; che un obiettivo: laggiù c'è l'Aeritalia, che fabbrica aerei militari, ma c'è anche la Bri- . tish Aerospace e con le "simpatie" che si sono tirati addosso, ultimamente, gli motesi, c'è poco da scherzare. Un aumento di organici ci pare più die giustificato*. I controlli, a detta della polizia, sono accurati, almeno per quanto riguarda i bagagli a mano, passati ai raggi X.. Per certi tipi di esplosivo, comunque, non c'è controllo che tenga, salvo quello manuale. E quando gli agenti si . mostrano più rigorosi, non tutti apprezzano l'Iniziativa. • Vige ancora la brutta abitudine di gridare: lei non sa chi sono io*, lamenta qualcuno. E vien voglia di rispondere: . «Lei è uno che, se imbarchiamo una bomba, va in pezzetti, proprio come gli altri*. Daniela Daniele

Persone citate: Antonino Mirone, Claudio Passerella, Mirone, Nicola Tota, Sema, Silvana Chiara