Ritmo e determinazione danno la vittoria all'Avellino

Contro una Fiorentina all'apparenza demotivata gli irpini conquistano due punti che li avvicinano alla quota salvezza Contro una Fiorentina all'apparenza demotivata gli irpini conquistano due punti che li avvicinano alla quota salvezza Ritmo e determinazione danno la vittoria all'Avellino Lo scatenato DiaCarobbi - Poi le Avellino-Fiore AVELLINO (all. Robotti) : Coccia 6; Ferronl 6,5, Lucarelli 63; De Napoli 7, Garnti 63, Romano 6; Bertoni 63, Benedetti 63, Diaz 7, Batista 6, (80' Agostinelli s.v.), Colomba 63, (78' Alessio s.v.). FIORENTINA (all Agroppi): Galli 63; Contratto S, Carobbi 63; Oliali 63, CI. Gentile 6, Passarella 63; Massaro 63, Battistìni s.v„ (22* Berti 7), Monelli 6, (72' Pellegrini s.v.), Antognoni 63, Iorio 6. Arbitro: Lombardo 63. Reti: 26* Diaz, 56* Carobbi, 65' Benedetti, 82' Alessio. di GIULIO AVELLINO — L'Avellino ha tutti i meriti del risultato, la Fiorentina tutti i demeriti. Il 3-1 non si può discutere, e la festa degli avellinesi per l'importante vittoria è giustificata. Oli irpini hanno giocato di più e meglio, hanno dominato 11 campo per determinazione e carattere. Inutile raccontare che la Fiorentina ha palesato forse più tecnica. A questo punto del torneo vale più la grinta e certi rilassamenti difensivi registrati nella retroguardia ospite stanno ad indicare che qualcuno ha già abdicato. Non volontariamente, ma per l'inconscio di chi si sente già appagato. az porta in vantaggio reti decisive di Benerentina 3-1 ACCATINO Ha vinto l'Avellino con una condotta certamente più volitiva. Oli irpini hanno cominciato a tutto ritmo. Robotti aveva dovuto rinunciare a ben tre titolari, ma le assenze di Zandona. Amodio e Murelli non hanno portato fratture. La Fiorentina rispondeva con un buon ritmo, ma non con altrettanta rabbia. Le marcature erano severe su entrambi i fronti, gli attaccanti si muovevano su rapidi contropiede, nel tentativo di concretizzare un gioco che prevalentemente stazionava a centrocampo. Colomba, con tutta la sua esperienza, reggeva la manovra dei padroni di casa con la solita la squadra di Robotti raggiunta in apertura di ripresa con A o*fY)riril • ssTln'ttllti tisi 11 Ufi SlillìfSfÌì*fì detti e Alessio - Battistìni costretto a uscire per infortunio | UPPA • " M« Ulta, Btf tutu* a h t d t r A sagacia. L'ex bolognese non è più mobile come un tempo, ma ha il calcio nel sangue. Suggeriva gioco a un Diaz scatenato (forse alla ricerca di una nuova destinazione, Torino?) e lanciava in profondita il guizzante Bertoni. De Napoli confermava tutta la sua potenza ed il suo dinamismo. La Fiorentina tentennava subito di fronte a questi affondi. Agroppi evidentemente non voleva rischiare, perché un pareggio sarebbe stato utile alla conquista di un posto Uefa. E per questo teneva Battistìni in copertura, snaturandone le caratteristiche tecniche. Galli al 17' salvava d'istinto su un tiro di Alessandro Betoni, ed un minuto dopo un'azione ubriacante di Diaz dava l'impressione del gol: la palla veniva respinta sulla linea, o forse già oltre, da Orlali Per l'arbitro Lombardo non era gol. Usciva Battistìni per infortunio. Lo sostituiva Berti che portava maggior dinamismo all'attacco, ma creava qual¬ che problema in zona di centrocampo. Il primo gol avellinese non tardava. De Napoli batteva una punizione lanciando Ferronl Il centro del terzino era raccolto da Diaz che, con un azzeccato colpo di testa, batteva imparabilmente Galli (25'). La Fiorentina aveva un guizzo di reazione più nervosa che tecnica. Grave il fallo di Berti ai danni di Lucarelli, ma l'arbitro Lombardo non s'accorgeva di nulla. Nella ripresa 1 toscani arrivavano al provvisorio pareggio dopo appena dodici minuti (57'): Berti portava avanti con caparbietà un suggerimento di Antognoni e buttava al centro, dove Iorio colpiva di testa. La palla, respinta dalla traversa, era accompagnata in rete da Carobbi: 1-1. I padroni di casa non perdevano la calma. Reagivano giocando ancora di più e meglio, ed al 66'ripassavano in vantaggio. L'azione era di Bertoni sulla destra, centro sbucciato da Ferronl con palla a Colomba. Non sappiamo se volontariamente o per errore, Colomba toccava a Benedetti che, solo, buttava in rete. Il terzo'gol suggellava la bella prova di questo stupefacente Avellino: Agostinelli, da poco subentrato a Batista, serviva da destra Diaz che allungava ad Alessio. L'attaccante (che aveva sostituito Colomba) segnava ancora (86'). L'Avellino aveva bisogno di questo successo per credere ancora nella salvezza. Lo ha conquistato con la forza della disperazione. Meritando pienamente. La squadra è in salute, gioca e combatte senza sentire il peso delle fatiche di questo torneo che sta per finire. Si salverà? E' possibile. La Fiorentina, invece, pare in riserva di forze. Anche i suoi gladiatori non sanno più combattere. Passarella quasi non si è visto. Pensava già all'Inter nelle cui file giocherà il prossimo anno? Non si deve comunque dimenticare che quattro uomini ieri in campo ad Avellino, il prossimo anno non ci saranno più: Galli, Massaro, Passarella ed Antognoni. Anche questo conta.

Luoghi citati: Avellino, Torino