II vino italiano è stato assolto Festa piemontese in Svizzera

II vino italiano è sialo assolto Festa piemontese in Svizzera II vino italiano è sialo assolto Festa piemontese in Svizzera Nei ristoranti della «Bvini francesi - Poi i risu BERNA — I vini italiani commercializzati in Svizzera non sono avvelenati dal metanolo: lo hanno accertato i laboratori d'analisi cantonali dopo ampie e accurate analisi su 1500 campioni. L'Ufficio federale della salute pubblica ha cosi sciolto venerdì la riserva posta su tutta la nostra esportazione. La nota, pubblicata con rilievo da tutti i giornali elvetici assieme ai nomi delle ditte sotto inchiesta, ha fatto tirare un sospiro di sollievo agli organizzatori delle «settimane della cucina piemontese» qui a Berna. Proprio venerdì era in programma la cena inaugurale per autorità, giornalisti e altre centoventi persone rappresentative del mondo della gastronomia. Nel caso fossero rimasti sospetti sui vini italiani, i piatti tradizionali della cucina piemontese sarebbero stati serviti con Chablis, Beaujolais e Bourgogne. Lo pretendevano le autorità sanitarie. E' doveroso riconoscere agli svizzeri correttezza commerciale e lealtà ospitale se, evitando speculazioni dopo 11 giusto allarme hanno assolto il vino italiano. Cosi, sino a fine mese, gli oltre tremila clienti giornalieri del Bahnhof-Buffet potranno gustare la lunga lista dei piatti tipici preparata dall'Unione piemontese chefs di cucina, accompagnandoli con Grignolino, Barbera, Dolcetto, Oattinara, Barbaresco o Barolo. Nella stazione ferroviaria «più bella del mondo» ha trovato posto tutta una serie di locali, dal ristorante classico al self service, dalla taverna al grill, alle sale di riunione. In effetti la Bahnhof somiglia più a un centro commerciale che ad una stazione ferroviaria. I punti di ristoro sono coordinati nella gestione di un giovane e intraprendente manager, Hanz Ruedi Haller. La cucina centrale (50 persone fra chefs, commis, aiuti, macellai, sguatteri), per tenere il passo con le esigenze della clientela ha bisogno di sempre nuove idee. Per questo, a gennaio, Haller è sceso a Torino con il suo ad Alessandria invita ahnhof» bernese si è rischiato di dover servire ltati delle analisi hanno dato ragione alla qualità fornitore di vini Raymond Gruber. Si sono incontrati col segretario dell'Unione Chefs, Matteo Gaffoglio e insieme hanno scelto i migliori piatti e vini piemontesi da offrire nelle «settimane» gastronomiche. La clientela, con le sue scelte, avrebbe dato modo ad Haller di selezionare i piatti da inserire stabilmente nel menù. E' stato necessario far venire a Berna uno chef di vaglia, il langarolo Sergio Nada. Poi 10 scandalo del metanolo ha rischiato di compromettere il programma, almeno per quanto riguardava i vini. La manifestazione, ormai pubblicizzata, doveva però tenersi: facendo buon viso a cattiva sorte, si rischiò l'immagine italiana mettendo in conto vini francesi. Infine l'intervento risolutore delle autorità. In tavola sono stati serviti i vini giusti per ogni piatto piemontese. Un'occhiata al primo menù di venerdì: sèrnia d'antipast caud e freid; mìnestròn d'Ast; peiss còj; lapin con pevron a l'astesana; stracheult al baroli cuopa 'd sanbajon a la barbera. Serviti vini, tutti Doc, della cantina Volpi, di Giancarlo Travaglini, di Fili Dogliani e Premiovinl. Dopo il dessert, il discorso dell'importatore di vini Raymond Gruber: 'Lo scandalo dei vini italiani colpisce nel profondo non solo i commercianti e voi amatori ma anche i consumatori. Qui si servono i-piatti del Piemonte e i vini di zone di produzione pregiata che non hanno niente a che fare con i vini da poco prezzo che alcuni ciarlatani hanno avvelenato e messo sul mercato». •Sono prodotti — ha continuato — che stimolano il desiderio di visitare le splendide colline dove fiorisce questa grande cultura-. E ha concluso fra gli applausi: «72 Piemonte ha quaranta vini Doc. Tra questi due qualità, 11 Barbaresco e Barolo, posseggono una certificazione d'origine garantita. Ci rallegriamo, gustandoli, a ricordarne le terre di provenienza e a definirli i Reali vini del Piemonte». ad isolare il fenomeno Alessandro Rigaldo della sofisticazione

Persone citate: Alessandro Rigaldo, Barbera, Giancarlo Travaglini, Haller, Matteo Gaffoglio, Raymond Gruber, Sergio Nada

Luoghi citati: Alessandria, Berna, Piemonte, Svizzera, Torino