Al summit sul futuro del cuore c'è un grande assente, l'Italia di Daniela Daniele

Venezia, cardiologi da tutto il mondo coordinano studi e terapie Venezia, cardiologi da tutto il mondo coordinano studi e terapie Al summit sul futuro del cuore c'è un grande assente, l'Italia Nessun invito per evitare «incidenti diplomatici» -1 cervelli ci sono, mancano i fondi per passare dalla ricerca alla pratica - Tra i temi in discussione i farmaci anti-trombosi DAL NOSTRO INVIATO VENEZIA — Sono venuti qui da tutto il mondo per tracciare nuove strade nel futuro della cardiologia. Dagli Stati Uniti, dall'Inghilterra. dall'Australia, dall'Olanda, dalla Francia, dal Sud Africa, 1 rappresentanti dei più qualificati istituti di ricerca, sono riuniti in un summit che ha lo scopo preciso di coordinare il lavoro dei prossimi anni. L'esperienza di passati convegni ha insegnato che troppo spesso energie e quattrini si sprecano per la mancanza di programmi comuni: e allora gli scienziati si danno la mano, per far si che la ricerca sia una sola, o, quanto meno, vada nella direzione decisa da tutti, di comune accordo. Ma, qui a Venezia, c'è stata senti e futuri, è che tutte le strutture si mettano allo stesso livello. Possibilmente il migliore. Altrimenti alcuni malati potranno sempre e soltanto confidare nella buona sorte. Il summit di Venezia si sta svolgendo a porte chiuse. Non si vuole pubblico a trasformare, come spesso accade, un convegno scientifico in un avvenimento mondano, dove ognuno indossa le penne del pavone. Quello clie avranno deciso, i cardiologi, lo diranno alla stampa questa sera, a Palazzo Dario. I professori Nayler (Australia), Hearse (Inghilterra), Dhalla (Canada) e Liedtke (Pennsylvania) parleranno anche per gli altri colleghi e risponderanno olle domande dei numerosi giornalisti presenti. Per ora si sa soltanto, a grandi linee, quali sono gli argomenti di discussione. Temi che interessano, nel nostro Paese, migliaia di cardiopatici. Si parla, ad esemplo, di trombolitici, quel farmaci in grado di sciogliere 1 trombi e che, nel nostro Paese, vengono già usati, spesso però in modo inopportuno. «Si è visto una sorpresa: fra tanti nomi illustri, neppure uno italiano. Sono forse cosi basse le quotazioni dei nostri ricercatori da farli escludere da questo Olimpo? •La spiegazione, in verità, è un'altra* dice Sergio Angeletti, capo ufficio stampa del convegno. •Non è vero che non ci siano cardiologi italiani al livello di questi mostri sacri. I cervelli li abbiamo anche noi. Purtroppo, però, invitare qualcuno avrebbe potuto creare incidenti diplomatici con altri. Così..,*. Cosi impariamo che, se quanto dice il professor Angeletti è vero, gli stranieri si mostrano sicuramente più maturi, da questo punto di vista, dato che all'appuntamento veneziano non sono venuti «tutti», ma sono stati mandati i più qualificati a rappresentare il meglio della categoria. Ma la situazione della cardiologia, nel nòstro Paese, qual è? •L'Italia — spiega ancora Angeletti — è ad un ottimo livello di ricerca e dispone di buone intelligenze. Purtroppo questo settore è, come altri, handicappato dal fatto che, al momento di passare alla pratica, manca la maggior parte della strumentazione, sia per la diagnostica sia per la terapia, mancano i finanziamenti: è sempre la solita storia*. I cardiologi, però, sono passati al contrattacco. Il professor Carlo Feruglio, di Udine, presidente dell'Associazione nazionale cardiologi ospedalieri, ha presentato, insieme con i colleghi, un piano di ristrutturazione delle cardiologie negli ospedali. La burocrazia che governa il circo della sanità, adesso, dovrà permettere che la teoria si trasformi in pratica. Accadrà tutto ciò? In caso contrario c'è il rischio che si continuino a fare grosse differenze da centro a centro, da istituto a istituto, da ospedale a ospedale, da regione a regione. L'unica speranza per i cardiopatici, pre- Il saluto di Carle a Firenze FIRENZE — Ieri, mattinata fiorentina per il principe Carlo d'Inghilterra, il quale ha cominciato la sua ultima giornata della settimana di vacanze in Toscana davanti agli affreschi del Beato Angelico nel convento di San Marco. Poi si è recato a Palazzo Castellani, che ospita il Museo della scienza. Il principe ed il suo seguito hanno infine raggiunto a Nipozzano, nei dintorni di Firenze, la tenuta dei marchesi Frescobaldi, suoi ospiti. Una casa nel verde in palazzina con possibilità di tennis e piscina. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 locali, riscaldamento autonomo, ottime rifiniture, cantine e box auto. A partire da L.31.000.000 Mutuo e dilazioni da 2 a 10 anni. — dice Angeletti — che il trombolitico va somministrato entro la prima ora dall'insorgenza del danno e che più passa il tempo e maggiori sono i rischi di ottenere effetti contrari a quelli desiderati*. SI cerca di trovare terapie che mantengano in equilibrio fra di loro le varie componenti che determinano scompensi cardiaci. Tre sono le più importanti: il calcio, gli acidi grassi e l'ossigeno. Cerchiamo di spiegare che cosa accade quando ognuna di queste parti non funziona a dovere. Quando il calcio è troppo si ha il fenomeno del «cuore di pietra», il muscolo cardiaco indurisce, si crea una sorta di effetto crampo. Quando sono gli acidi grossi in eccesso si producono molecole più grosse che sfondano le pareti cellulari. La funzione dell'ossigeno è quella di bruciare gli acidi .grassi. Se l'ossigeno è carente tali acidi si moltipllcano in eccesso, producono le molecole che spaccano le pareti cellulari, favorendo una maggior penetrazione di calcio, con le conseguenze descritte. Si può giungere all'infarto, termine che deriva dall'antico «infarcito», ovvero si ha un cuore infarcito di sangue. I cardiòlogi parlano anche di camltina, preziosa sostanza naturale contenuta nel muscoli (scoperta nel 1905 nell'estratto di carne), che ha la funzione di «fuochista» per il cuore perché brucia gli acidi grassi all'interno delle cellule. Ma bisogna anche in questo caso, utilizzare accorti dosaggi. A rendere più sicura la vita del cardiopatico stanno pensando questi scienziati, oggi. Chi ha la fortuna di avere un cuore sano, pensi a mantenerlo tale. Si arriva a quegli scompensi di cui sopra attraverso i soliti passaggi: fumo, dieta sbagliata, vita stressante, mancanza di moto. Tornare indietro, poi, è tanto difficile. Daniela Daniele E SABATO E DOMENICA

Persone citate: Angeletti, Carle, Carlo D'inghilterra, Carlo Feruglio, Frescobaldi, Sergio Angeletti