Hotel Roma, 132 anni di storia italiana offuscati dal pericolo di una chiusura

Hotel Romo, 132 anni di storia if aliano off ostali dal peritolo di una chiusura Hotel Romo, 132 anni di storia if aliano off ostali dal peritolo di una chiusura La titolare in causa con il proprietario per alcuni locali indispensabili all'attività del ristorante Era nato come Rocca di Cavour - Nel 1898 il miracolo della luce elettrica - La tragica morte di Cesare Pavese nell'agosto del '50: «Si tolse la vita qui perché era un posto che amava» Tanti dati pessimistici nell'analisi sugli esercizi pubblici presentata nei giorni scorsi dall'Epat piemontese, tante speranze nei progetti collegati ad un benvenuto che Torino è decisa a rendere il piU invitante possibile in vista del prossimo Salone dell'Auto. E in mezzo, una piccola storia emblematica in bilico tra passato e futuro: un caso «simile purtroppo a molti altri- che esprime il disagio di quanti lavorano nel campo dell'ospitalità urbana, conducendo alberghi che i proprietari tendono oggi a trasformare in alloggi e uffici ben piU remunerativi. La racconta, sulle tracce del diario scritto dalla madre Tuia nei suoi 95 anni ancor ricchi di vivacità, Rosabianca Cernuschi, titolare dei •Roma e Rocca Cavour- di piazza Carlo Felice: 132 anni di storia offuscati dal pericolo di non arrivare alla prossima primavera. Spiega: «La locanda nacque nel 1854 grazie al mio bisnonno Giacomo Garrone, comproprietario delle cave di Barge e albergatore al •Cappel d'Oro- di None, il quale s'innamorò di Torino curandovi il trasporto delle pietre destinate alla nuova stazione di Porta Nuova-. All'inizio solo quattro camere più sala e infernotto affittati con garanzie di «buon padre di famiglia- dal senatore del Regno Carlo Corsi di Bosnasco, che presto si affermeranno con l'apporto della moglie di Giacomo Margherita Arigo, di origine pavese Una ricerca co messa a punto dallo zio Enzo, allievo preferito di Galileo Ferraris-. Un'innovazione apprezzatlssima dalla clientela. Compreso Achille Ratti, il futuro Pio XI, •che era cugino di mio nonno Edoardo Galli, genero di Margherita, e veniva qui da Milano per organizzare con gli amici del Touring Club le sue predilette gite in montagna: invidiatissimo da mio padre perché conosceva 11 lingue-. Quando arriva l'Esposizione del 1911, Tina ha vent'anni ed è appena tornata dalla Svizzera dove i genitori l'hanno inviata con la sorella per impratichirsi nelle lingue e nella conduzione alberghiera. Per l'occasione, al •Roma. compare il primo, mirabolante ascensore, n progresso incalza: Tina sale sulla sua prima auto e, con gli amici, si permette un ardito raid Tori- versità di Reading) sul tema •Problemi di linguistica italiana-. Il piacere della gola. Domani sera alla Campus Libri, via Urbano Rattazzi 4, Edoardo Ballone e Ernesto Ferrerò presenteranno il libro di Folco Portinari: -Il piacere della gola- edito da Camunia. Sarà presente l'autore. Survival. Allo Sporting, ore 16,30. conferenza del dott. Enzo Maolucci, promossa dal Coni e dal Panathlon: -Survival, sopravvivere per vivere-. l'apporto dell'intera famiglia il -Roma.: affronterà la seconda guerra mondiale, •prima requisito dai tedeschi e poi dai partigiani, senza chiudere neppure un giorno-. Nell'agosto del '50, in una delle sue camere arrivate ormai al centinaio, Pavese si uccide. •Lo fece qui perché era un posto che amava, dove si sentiva di casa. Ricordo sul letto la sua scura testa irsuta. Mio padre che aveva il complesso della calvizie disse: "Che sciocco ammazzarsi, uno che ha tanti capelli cosi"». E siamo ad oggi. In albergo, l'allegria di tanti giovani: 16 tenniste di Città del Capo, i ragazzi del Cagliari Calcio, 120 scolari in gita. Cui si aggiunge in sottofondo un'incertezza ansiosa, e fortuna che mamma Tina sul suo diario non scrive più. Dice la signora Cernuschi: «Con gli anni ci siamo allargati affittando parte degli stabili adiacenti di cui uno è stato smembrato. Conclusione: vorremmo acquistare o affittare a prezzo equo dal nuovo titolare la zona corrispondente a salone, cucinotta e cantina per noi indispensabile ma a quanto pare non è possibile. Deciderà la legge ma è triste, soprattutto considerando i tanti alberghi torinesi oggi vittime della stessa situazione. Mentre è ingiusto che il Piemonte non si sia ancora adeguato alla legge nazionale sul turismo, in cui si difende il carattere vincolante delle destinazioni alberghiere-. no-Pinerolo-Orbassano, svolto in 48 ore e Interrotto da una provvidenziale notte di pausa a Pinerolo. Nella hall di piazza Carlo Felice la gente sbircia curiosa gli ski del maestro Smith, in trasferta dalla Norvegia per le gare di salto organizzate a Bardonecchia. Ma scoppia la guerra di Tripoli e l'Esposizione è costretta a sbaraccare frettolosamente. Sono le avvisaglie della grande guerra che porterà al Roma •persin troppo movimento-. Nel '16 muore Gozzano, reduce dal viaggio in India intrapreso con un cugino dei titolari: «Qui raccontava le sue fiabe e c'era anche un giovanotto simpatico e umile che di sera si esibiva nelle romanze di Tosti: si chiamava Beniamino Gigli-. La pace verrà preannunciata a Torino dal presidente americano Wilson, arrivato con la consorte cui tocca a Tina offrire un mazzo di fiori. Il presidente le bacia la mano coperta da un lungo guanto bianco subito prelevato e portato in trionfo dalla folla. •mentre mia madre rabbrividiva pensando all'odor di benzina che ci era rimasto su dopo averlo smacchiato di prima mattina-. Nel '19 Tina è costretta a vendere l'albergo, nel '28 ci ritorna definitivamente dopo aver incontrato «per caso- in Liguria e poi sposato il suo nuovo proprietario Teodoro Cernuschi. Nasce l'attuale titolare Rosabianca, nasce suo fratello che adesso dirige altri due alberghi torinesi. Con «Amicissima dei fratelli Cairoli fu lei dopo la breccia di porta Pia a voler aggiungere la denominazione di Roma all'albergo. Sua madre, 18 figli e nessuno che la vide mai rilassata in poltrona, le portava missive dei patrioti lombardi celate sotto la crinolina-. Ed ecco Torino festeggiare la sua grande Esposizione dell'84 e poi del '98, -quando fu eretta la statua di Vittorio Emanuele II, ribattezzato per l'altezza allora spropositata del piedestallo il re dei tetti-. Due anni dopo, tornati da Parigi, i bisnonni inaugureranno in città il gusto per rivestimenti chiari, seggiollne Thonet, stucchi dorati. -Nel 1898 mia madre Tina tornando dalla scuola delle Giuseppine a villa Nigra, ora Abegg, scoprì in albergo il miracolo della prima luce elettrica Pa va rotti al Palasport Luciano Pavarotti canterà al Palasport il prossimo 11 maggio. La manifestazione, il cui incasso sarà devoluto all'Associazione per la ricerca sul cancro, sarà presentata stamane, alle 11.30, a Palazzo Civico. Linguistica italiana. Oggi presso l'Istituto di Francese dell'Università, al quinto piano di Palazzo Nuovo, in via Sant'Ottavio, conferenza alle ore 18 del prof. Giulio Lepschy (Uni¬ Luisella Re mmissionata dal club Turati svela una eccezionale mobilità elettorale