Quei bronzi di Riace di cioccolata e zucchero

Quei bronzi di Riace di cioccolata e zucchero Quei bronzi di Riace di cioccolata e zucchero Sono un centinaio i partdei dolci - Battesimo dei Il capolavoro del francese Robert Schicchi, una natura morta con macchina da cucire, tutta di zucchero, ha subito lievi danni nel trasporto da Marsiglia, ma è stata comunque esposta dopo alcuni ritocchi. Altre opere d'arte (i bronzi di Riace In cioccolato bianco, alti più di un metro, del genovese Pinin Cipollina sono fuori concorso), tutte fatte con materiali commestibili, fanno parte del centinaio di manufatti — tutti pezzi unici — partecipanti alla 4* Coppa Italiana della pasticceria confetteria, organizzata nell'ambito del Pageb (a Torino Esposizioni) dal periodico «Pasticceria Internazionale* e dall'.Agrìmontana., azienda alimentare della provincia di Cuneo. Oggi alle 12 ci sarà la premiazione ufficiale. -Le difficoltà di realizzare pezzi per il concorso — spiega Emilia Coccolo Chiriotti, di¬ ecipanti al concorso promosso nell'ambito di «Pageb 86», rassegna sul mondo Gianduiotti della Nuova Venchi-Unica e le novità nel settore - Molte curiosità rettrice della rivista che si stampa a Pinerolo, l'unica del settore — sta nel fatto che si deve lavorare con materiali ovviamente instabili e che patiscono sbalzi di temperatura e umidità. Comunque il livello dei prodotti come si vede é molto alto». I partecipanti alla gara, oltre un centinaio (25 spagnoli, tre svizzeri, sette francesi, gli altri provenienti da ogni regione d'Italia), avevano un tema fisso: le opere liriche, personaggi, vicende, scene e musica. Sono stati trasformati in delizie dolci, bozzetti dalla Madama Butterfly. Otello. Cavalleria Rusticana. Tosca. Traviata. Nell'ambito del concorso verrà anche assegnato un premio nazionale riservato agli «Under 21». Buona l'affluenza di specialisti del settore nel padiglione di Torino Esposizioni, per questa edizione di «Pa¬ geb 86-, un expo specializzato in pasticceria, gelati, bar, macchine e attrezzature, con ben sette laboratori funzionanti a pieno ritmo, e visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Negli stand è esposto tutto quello che riguarda il mondo del dolce: le etichette, nastri e fiori finti, bicchieri, caraffe e stoviglie •specializzate», sciroppi, caramelle, pastiglie, macchine per fare di tutto, dalle impastatrici, ai forni, alle bilance, ai banchi frigoriferi. Ci sono gli animali di peluche da confezione le sorprese per le uova di Pasqua dell'anno prossimo, gianduiotti, praline, bignole. torte, gelati sfusi e no. Consistente la presenza torinese con l'Epat (Esercizi pubblici associati Tonno) il cui presidente Magliola ha sottolineato l'importanza dei laboratori — in funzione dal¬ le 10 alle 10 — per dimostrare quanto «know-how» sia possibile esportare nel settore, non solo dal Piemonte ma da tutta Italia. L'Epat ha anche organizzato parecchie delle manifestazioni collaterali, (mostre, concorsi, meeting, altre dimostrazioni), portando a Torino operatori da tut ta la penisola. Presenti anche i docenti dell'Istituto Statale d'arte bianca (unico in Italia, e quanti sanno che ha sede nel castello mcdioevale del Valentino?), che impastano e sfornano delicatezze dal mattino alla sera. Tante le curiosità: dalle violette candite dell'Agri montana (violette selvatiche che quelle di serra sono troppo delicate), al «nuovo» gian dujotto della rinata Venchi Unica, che propone anche una barra grezza di cioccolato con nocciole detta «brut e bon».

Persone citate: Cipollina, Emilia Coccolo Chiriotti, Magliola, Pinin, Robert Schicchi