Zaccarelli: «Ci hanno dato lezione»

Sinceri nella loro confessione, i granata riconoscono la superiorità del Como Sinceri nella loro confessione, i granata riconoscono la superiorità del Como Zaccarelli: «Ci hanno dato lezione» «Sconfitta giusta» lo ammette Radice TORINO — «Sono partite che non si centrano per niente, scivoloni che si spera non capitino mai: oggi ci è successo e II Como ci ha castigati alla grande». Gigi Radice non cerca attenuanti né per sé né per 1 suol uomini. «Il primo tempo è stato negativo sotto tutti gli aspetti: uno del più brutti mai giocati. Non abbiamo, mal fatto II nostra gioco, non slamo mai riusciti a renderci pericolosi. Il Còrno ci ha dato una lezióne sotto tatU gli aspetti». L'allenatore del Torino ha fretta perché deve andare a Coverclano per l'annuale corso di aggiornamento per allenatori (all'uscita é stato oggetto di una mini-contestazione da parte di un gruppetto agevolmente disperso dalla polizia). E' nervoso e qualche domanda un po' troppo... Indiscreta rischia di fargli perdere la consueta disponibilità. «E' chiaro che esprimo critiche e faccio autocritiche, però non le racconto al giornali. Ho richiamato 1 ragazzi a giocare in modo diverso, però non potevo obiettare assolutamente nulla sul plano dell'Impegno: non sono uomini privi di volontà, quando perdono ci stanno male veramente». Il tecnico granata, però, cosi come denuncia le pecche ci tiene anche a sottolineare I meriti della sua squadra. «Nel secondo tempo abbiamo avuto una reazione molto buona e slamo andati vicini al pareggio che, in una giornata come questa, era il massimo cui potessimo aspirare. Poi è arrivato il terzo gol e...». Discorso ormai chiuso, perìà'Coppa Uefa? «Ce la giocheremo nelle prossime tre partite. Dovremo cercare di rimediare a questo scivolone e saltare letteralmente addosso alle avversarie, altrimenti...». g, cj. di GIORGIO DESTEFANIS TORINO — Morale chiaramente sotto terra, negli spogliatoi granata. Paradossalmente, però, la nettezza del successo comasco pare quasi rasserenare l'ambiente; la coscienza di essere stati battuti giustamente, evita recriminazioni o intemperanze. Solo quel gol dopo appena tre minuti... ' «Slamo stati subito costretti a scoprirci per cercare di recuperare — spiega capitan Zaccarelli —. Ci slamo buttati tutti in avanti portando il pallone e loro si sono trovati Hi; a disposizione magnificili I spazi per il contropiede. C'è | poco da dire: nel primo terrili po ci hanno dato una lezione H su come si deve stare in cam' po». Ed effettivamente bisogna dire che il Como si è mostrato di gran lunga superiore al Torino, soprattutto nel primo tempo. Superiore, in particolare, nel saper amministrare la palla e nel mantenere la partita sugli schemi a lui più congeniali. «Sapevamo a priori che loro puntano tutto sul gioco di rimessa — si rammarica Beruatto —. E per ben tre volte ci siamo fatti infilzare in contropiede: una cosa assurda. E' colpa nostra e solo nostra». Fra i granata si sono visti anche molti errori: negli scambi, net passaggi, addirittura nei cosiddetti fondamentali, in qualche caso. Qualcuno parla di squadra ormai •cotta», ma è probabilmente più giusta la diagnosi di Sabato (che è stato fra i migliori del Torino pur giocando con la mano, reduce da un'operazione, protetta da un'imbottitura). «Non dimentichiamo i meriti del Como — dice —. Forse nel momento decisivo abbiamo anche sentito un po' la fatica, però quando si sbaglia molto è anche perché gli avversari non lasciano giocare con tranquillità,». Schachner, autore di una prova non eccezionale ma neppure negativa, è ancora più severo: «Abbiamo trovato un avversario che gioca non solo per la salvezza ma anche che gioca bene. Hanno avuto quattro occasioni e segnato tre gol: mi sembra il massimo. Noi siamo fuori forma. Sappiamo giocare meglio di cosi, ma da un po' di partite non ci riusciamo. E' successo a Pisa, a Vercelli. Quando gli avversari vanno più forte, arrivano prima su ogni pallone, c'è poco da fare. Non credo sia un problema fisico perché ci alleniamo, lavoriamo molto: non so. Giudicate' voi: forse dalla tribuna si vede meglio».' Dossena, per quanto riguarda il problema-errori, è sintetici fino al lapalissiano, ma il sue commento potrebbe anche essere letto al di là delle parole. «Se sapessimo perché succedono certi errori adesso non saremmo qui a discutere di questo 3 a 1 ->- dice — Adesso sarà meglio che ci pensiamo un po' su, poi vedremo di battere l'Inter». Diretta avversaria di domenica prossima, diretta concor¬ rente per il posto in Coppa Uefa. O forse la sconfitta contro il Como ha definitivamente chiuso la porta della manifestazione europea? «Neanche per idea — ribatte deciso Dossena —. Siamo ancora 11 e in buona compagnia. Staremo a vedere cosa succederà nelle prossime partite». E proprio parlando della Uefa ritorna la storica grinta granata. «Prima di quésta sconfitta era difficile arrivarci — dice Zaccarelli —. Adesso ancora di più. Però non ci rinunciamo di sicuro». Sabato è granata da appena una stagione, ma sembra già essere pienamente entrato nello spirito: «Non è ancora finita. Adesso siamo fuori, ma se vinciamo domenica... Tutta la stagione ce la giochiamo contro l'Inter».

Persone citate: Beruatto, Dossena, Gigi Radice, Morale, Radice, Schachner, Zaccarelli

Luoghi citati: Como, Dossena, Pisa, Torino, Vercelli