Mestiere guida, quando arrampicare è vita di Milena Milani

A colloquio con otto grandi innamorati della montagna, operanti a Cortina A colloquio con otto grandi innamorati della montagna, operanti a Cortina Mestiere guida, quando arrampicare è vita Storie di passion CORTINA D'AMPEZZO — Romano Bredi, guida alpina di Cervinia, giunto a Cortina per il Campionato italiano di sci guide alpine, pensa al suo cane da valanga, un pastore tedesco di tre anni di nome Dick. «Mi. sarebbe piaciuto portarlo qjassù, non mi separo mai da lui, è fedelissimo, l'anno scorso abbiamo salvato insieme un uomo che si era disperso nella zona di La Madeleine. A Coruna ho incontrato molti amici, il macellaio Caldara, poi Albino Alverà e Aldo Alberti, fratello di Bruno. Questo Campionato è un modo per ritrovarci, dalle Alpi piemontesi alle Dolomiti, perché noi, guide d'estate, d'inverno siamo tutti maestri di sci, e la gara di slalom gigante sulle nevi del Col Gallina fino al Falzarego ha visto e sportiva e natura tanti partecipanti, in tutte le categorìe Fisi, Seniores, Amatori, Veterani, Pionieri e Guide Emerite». Eccoli questi campioni delle più alte vette, hanno volti nobili, segnati, occhi limpidi, onesti: c'è Bortoli Fontana, di Asiago che insieme a Enrico Mauro di Cervinia, nel 1973, scalò il Dente del Gigante, la parte opposta del Monte Bianco, e, poi sulle Ande trovò dieci vie nuove: «Mio nonno, mio zio morirono in montagna. Ma io faccio lo stesso mestiere, per me arrampicare è vita». Anche Edoardo ZagoncI di San Martino di Castrozza appartiene a una famiglia di guide alpine da duecento anni, è stato nel 1976 tre mesi sull'Himalaya, ha cinquantasei anni, tre figli, di cui uno è già guida «La montagna è una malattia M listica - Mentre la re da cui non si guarisce mai». Dalla Val Varaifa, del gruppo del Monviso, sono arrivati Stefano Pons e Ernesto liano. «Qual è il segreto per essere sempre cosi in forma?», chiedo a Pons. E' asciutto, ha una linea invidiabile. «L'attività sportiva in primo luogo, una vita all'aria aperta, il cibo equilibrato senza strafare mai, la mattina alzarsi presto, bisogna mantenere lo stesso peso che si aveva da giovani. Io, oltre alla montagna, sono un appassionato radioamatore, poi leggo molto». «Io invece guardo anche le stelle, le studio in continuazione» interviene Gian Paolo De Paoli, che è arrivato dall'Argentina, «in montagna le stelle sono un'altra cosa da quelle del cielo di città». E a Cortina come sono? Rispondono tutti gina delle Dolomiti che, stelle o non stelle, Coruna è sempre meravigliosa. «Anche se adesso sta cambiando» dice Stefano Pons, «è diventata troppo cara, ho visto un coltello speciale in una vetrina, mi hanno chiesto tre milioni e mezzo. Speriamo che con le Olimpiadi (se nel 1992 saranno da queste parti) l'immagine della Regina delle Dolomiti migliori in ogni senso, e l'ambiente non venga rovinato. Certo c'è differenza con la mia Saluzzo, e con Pontechianale ai piedi del Monviso, dove sto d'estate. Tuttavia la montagna ha la stessa anima ovunque, e anche la sua poesia». Della stessa opinione sono coloro che vengono fuori stagione e che anche in questo inizio di primavera gremiscono Cortina e le sue piste ancora bene innevate. Poi ci sono i I ospita i soliti Vip Vip, da Paolo Villaggio a Eleonora Vallone, da Maria Marzotto a Walter Chiari, da Alberto Bertuzzi (il cui ultimo libro, edito da Gei, «Il mestiere di ciarlatano», va a ruba) a Alida Chelli; arrivano, ripartono, ritornano, perché Cortina ce l'hanno sempre nel cuore. Da Key West, in Florida, è appena giunta Antonia Berto Smith, la figlia di Giuseppe Berto, il celebre scrittore scomparso nel 1972, di cui è uscito da Marsilio «Colloqui col cane», un libro di cui si parlerà molto. Berto era uno dei fedeli di Cortina, anche sua moglie Manuela è ritornata, «come per un pellegrinaggio d'amore», dice, «perché Cortina la si ha in noi, come sogno di bellezza insostituibile». Milena Milani