Confisca degli impianti, pene severe e più sorveglianza le misure annunciate da Pandolfi per il vino avvelenato

Il provvedimento illustrato in una conferenza stampa dal ministro dell'Agricoltura sarà esaminato giovedì dal Consiglio dei ministri Il provvedimento illustrato in una conferenza stampa dal ministro dell'Agricoltura sarà esaminato giovedì dal Consiglio dei ministri Confisca degli impianti, pene severe e più sorveglianza le misure annunciate da Pandolfi per il vino avvelenato Altro arresto a Milano Spiegata la via ch ROMA — Confische di impianti, severe pene detentive, potenziamento dei servizi di sorveglianza: questi i punti su cui si articolerà un provvedimento legislativo contro le sofisticazioni alimentari e vinicole in particolare, che molto probabilmente sarà esaminato giovedì dal Consiglio del Ministri. Ne ha dato notizia lo stesso ministro dell'Agricoltura, Filippo Maria Pandolfi, nel corso di una conferenza stampa convocata in tutta fretta ad un'ora insolita (le 13,30) di una domenica di primavera. Un'urgenza, che a molti è apparsa singolare, considerato anche il comportamento non particolarmente reattivo mostrato dallo stesso ministro e dal collega della Sanità, Degan, nell'immediatézza dello scoppio dello scandalo. «Se avessimo fornito una qualche indicazione prima di che percorreva l'alcoo aver individuato le fonti della sofisticazione — si è giustificato Pandolfi — il numero delle vittime sarebbe stato molto più elevato: Per questo l'annuncio delle iniziative in programma il ministro l'ha voluto comunicare una volta assicurato alla giustizia 11 titolare della quarta ed ultima ditta accusata di aver sofisticato ettolitri di vino mediante 2.621 quintali di metanolo acquistati con l'Inganno. Pandolfi ha spiegato anche il metodo attraverso 11 quale le ditte incriminate sono riuscite a procurarsi l'alcool metilico e come sono riuscite, In un primo momento, a depistare gli investigatori. «L'approvvigionamento di metanolo — ha detto Pandolfi — avveniva attraverso la presentazione di fatture (intestate ad aziende chimiche fittizie o già fallite) alle industrie produttrici di alcool metilico. Da ool metilico per rag qui, una volta costituito il bacino di smistamento, il metanolo finiva alle quattro ditte incriminate e da esse alle aziende commerciali che provvedevano a distribuire il vino avvelenato: Oli inquirenti, secondo il ministro, sono convinti che tutti 1 2.621 quintali di alcool metilico siano ormai stati individuati, per cui non ci dovrebbero essere altri pericoli. Il metanolo è finito all'azienda Ciravegna di Narzole (Cuneo), alla Fusco di Manciuria (Taranto), alla Cantine Baroncini di Solarolo (Ravenna) e alle industrie enologiche Bernardi di Mezzano Inferiore (Parma), il cui titolare Carlo Bernardi, di 34 anni, è stato arrestato nella notte fra sabato e domenica. Nel prossimi giorni, conclusi gli accertamenti presso l'azienda di Parma, sarà distribuito un nuovo elenco di giungere le ditte inc aziende coinvolte a vario titolo nella sofisticazione del vino. Nel frattempo, il ministro ha invitato coloro che avessero acquistato vino sofisticato di contrabbando «ad avere il coraggio civico di farsi avanti o quanto meno a disfarsi di quelle partite di vino avvelenato: Parlando poi del provvedimento legislativo che giovedì sarà sottoposto al Consiglio dei Ministri, Pandolfi ha spiegato che 11 nuovo complesso di norme prevede la .delegificazione dei modelli standard di vinificazione* e che tali modelli, a differenza del passato, non dovranno piti essere sottoposti all'approvazione del Parlamento, che richiede sempre tempi lunghi, ma saranno deliberati direttamente dal governo. Buggero Conteduca (Segue a pag. 2-7* col.) ncriminate - Prome MILANO — Un altro ordine di cattura, l'ottavo emesso dal sostituto procuratore Alberto Nobili che ha aperto l'Inchiesta sul vino avvelenato: nella notte tra sabato e domenica, 1 carabinieri del Nas di Bologna hanno arrestato, a Parma, Carlo Bernardi, di 34 anni, titolare della «Industrie enologiche Bernardi», con sede nel vicino centro di Mezzano Inferiore. Bernardi è accusato di adulterazione continuata di vino mediante alcol metilico, reato di cui sono stati finora chiamati a rispondere anche i titolari delle «Cantine Baroncini» di Solarolo (Ravenna), e delle aziende «Ciravegna» di Cuneo e «Fusco» di Manciuria. sso anche l'ampli amento del Servizio Nei giorni scorsi però, negli ambienti del palazzo di giustizia c'era una nuova ipotesi che pareva assumere concretezza; non è escluso che, in settimana, qualcuno decida di parlarne più esplicitamente. Si tratta di un'eventuale coinvolgimento, nell'inchiesta, di quei supermercati e di quei negozi 1 quali accettavano di vendere un vino tale che, per il prezzo al quale veniva offerto, non poteva essere fatto con l'uva. Un bottiglione di barbera «Odore», per esempio, costava 1800 lire. Non è senza significato che la maggior parte degli empori lo rifiutasse. E' dav- Ben piti grave, invece, la posizione delle cinque persone arrestate la settimana scorsa nell'area tra Mantova, Brescia e Reggio Emilia: a loro, sempre secondo la ricostruzione istruttoria, avrebbe fatto capo l'organizzazione dello smerdo di questa sostanza che, finora, ha causato una ventina di morti e parecchie decine di intossicati a livello più o meno grave. Per quanto riguarda le indagini, ieri — a parte l'arresto compiuto nella notte — la pausa festiva sembra essere trascorsa senza novità, anche se 1 sequestri, le perquisizioni, 1 controlli, le ispezioni del carabinieri continuano a susseguirsi in tutt'Italia, specialmente nel Settentrione. Ornella Rota (Segue a pag. 2 - 8* col.) repressione frodi Germanie Ricoverato cameriere italiano FRANCOFORTE — I medici hanno definito stazionarie le condizioni di un cameriere Italiano di 26 anni ricoverato nell'ospedale di Detmold dopo aver bevuto vino al metanolo. B giovane, del quale non è stata accertata l'identità, è la prima vittima in Germania dell'alcol metilico. Sono già state sequestrate oltre un migliaio di bottiglie di vino proveniente dall'Italia e la popolazione è stata Invitata a non acquistare marche sospette.