Moriggi sotto il torchio di Claudio Giacchino

Moriggi sotto il torchio TOTONERO Continuano a Torino le inchieste parallele Moriggi sotto il torchio Lo scommettitore pentito interrogato per cinque ore - Libertà provvisoria per Pigino TORINO — E' fondato il sospetto che qualche azzurro possa essere coinvolto nello scandalo? Rispondono gli Inquirenti che conducono l'inchiesta penale sul totonero: «51 .e no. Per quanto ci riguarda, contro i nazionali noticisonoMestre accuse: dagli atti dell'indagine, dalle testimonianze degli arrestati, dalle migliaia di loro telefonate intercettate non risulta che nessun calciatore del club Italia abbia mai fatto scommesse clandestine né mai sia stato interessato per truccare partite. Ansi, non uno dei selezionati da Bearzot per il mundial messicano è citato, in maniera per lo meno sospetta, nelle conversatimi di Armando Carbone e soci: Pero, qualche azzurro potrebbe essere chiamato a testimoniare dagli Inquisitori federali di Corrado De Biase. • Tutto è possibile: certo che se si parla di incontri "fatti", cioè combinati sul pareggio, ed tri questi incontri ha giocato qualche nazionale, be', allora i giudici sportivi potrebbero decidere di ascoltare gli azzurri che quel giorno erano in campo. Perché una partita diventi "fatta" è necessario che almeno un paio di calciatori per squadra debbano essere stati informati dell'accordo: ecco, l'Ufficio inchieste della Lega potrebbe essere interessata ad appurare se eventualmente uno o più uomini del club Italia avevano saputo qualcosa negli spogliatoi'. Tra le gare molto chiacchierate spicca Napoli-Udinese (1-1) del novembre Scorso, undicesima dell'andata, Quella domenica, in campo c'erano molti nomi di fama: nessuno comunque figura nell'elenco dei 22 selezionati per il Messico. Napoli ed Udinese hanno dato al Mundial azzurro un solo calciatore: il centrocampista partenopeo Salvatore Bagni. Bagni, addirittura, non prese parte al sospettatissimb pareggio del 8. Paolo. Rimase in tribuna, era squalificato.. >' ' I sospetti sull'eventuale coinvolgimento di nazionali nello scandalo è stato l'argomento principe della giornata. Giornata caratterizzata pure dal silenzioso lavoro degli Inquisitori della Federcalclo Carlo Porceddù e Maurizio Laudi. I collaboratori di De Biase hanno interrogato Santo Moriggi, il negoziante di Cinisello Balsamo già autore di una torrenziale confessione al sostituto procuratore della Repubblica di Torino Oluseppe Marabotto. Moriggi,- assistito dal suo avvocato Carlo Mussa, ha risposto per cinque ore alle domande dei magistrati sportivi. Confermando quanto ammesso davanti a Marabotto: 'Puntavo al totonero, sono sempre stato un patito.del gioco, non sapevo di commettere un reato. E' vero,'raccoglievo le scommesse di amici, ma è falso che io mi sia dato da fare per truccare partite*. Porceddù e Laudi si sono soffermati in partlcolar modo sul rapporti, pare molto stretti, che 11 negoziante aveva allacciato con numerosi giocatori. tEro amico e godevo delle informazioni — ha detto Moriggi — di una decina di calciatori: in base alle lóro puntate al totonero facevo le mie: Riserbo assoluto su questi calciatori: nessuno sarebbe di serie A. Moriggi, comunque, ha riferito per filo e per segno tutte le confidenze che gli altri catturati gli hanno fatto. Tali confidenze daranno molto lavoro ai collaboratori di De Biase. Stamane, Porceddù e Laudi ascolteranno in questura l'impresario edile di Chiari (provincia di Brescia) Ouido Legrenzi. All'opera la giustizia del football, .ma all'opera pure quella penale. Nel pomeriggio Marabotto è tornato nel carcere delle Nuove, è ripreso l'interrogatorio del mediatore palermitano Giovanni Cutrera. Cutrera, difeso dall'av vocato Giuseppe Bernardo, la settimana scorsa s'era barcamenato: 'Non so nulla di arbitri venduti, di partite truccate. Le cose che ho detto al telefono? Solo invenzioni, con Carbone ho sempre e solo millantato: Forse, ieri, il me diatore ha modificato con dotta: a tarda ora era ancora davanti a Marabotto. Dopo la concessione degli arresti domiciliari a Moriggi, un altro detenuto ha lasciato intanto le camere di sicurezza della questura. Nel pomeriggio 11 viceallenatore della Pro Vercelli Antonio Pigino è tornato a casa, a Palazzolo Vercellese, in libertà provvisoria. Claudio Giacchino

Luoghi citati: Brescia, Cinisello Balsamo, Italia, Messico, Napoli, Palazzolo Vercellese, Torino