Eni, bilancio record nell'85 con un utile di 816 miliardi di Eugenio Palmieri
Eni, bilancio record nell'85 con un utile di 816miliardi Reviglio: «Anche F8S attivo nonostante il controchoc petrolifero» Eni, bilancio record nell'85 con un utile di 816miliardi Fatturato del gruppo di 46.700 miliardi - Ridotto l'indebitamento - Investimenti per 5400 miliardi ROMA — E' stato un anno con il vento in poppa. Franco Reviglio ha potuto annunciare con soddisfazione che l'85 si è chiuso con un attivo record, 816 miliardi. L'86 si presenta più incerto perché l'ente, grande produttore, risentirà della nuova situazione sul mercato petrolifero. Comunque, ha precisato il presidente dell'Eni, nel grande salone dell'Eur, anche se il prezzo del greggio dovesse attestarsi intorno ai 12 dollari e la quotazione della valuta americana intorno alle 1500 lire, il bilancio chiuderà ancora in attivo. L'Eni rinuncerà ai fondi di dotazione, ai soldi dello Stato, come è accaduto lo scorso anno? Reviglio su questo punto è stato molto prudente perché la nuova congiuntura non consente distrazioni: una decisione verrà presa in seguito. Il mandato di Reviglio è appena scaduto e cosi quello degli altri membri della Giunta: il rinnovo, almeno del pesldente socialista, appare scontato e il bilancio, di quest'anno è un buon biglietto da visita. Ma la de sicuramente vorrà contare di più ai vertici. La fotografia dell'ente illustrata ieri da Reviglio è molto variegata. L'attività resta incentrata sull'energia, sui lavori di ingegneria e sui servizi (una buona fetta dei 46.000 miliardi di fatturato) mentre i problemi continuano a venire dalla chimica ( dal minero-metallurgico. Sulla trattativa con l'americana Uniroyal, Reviglio, ha detto che può dirsi definitivamente tramontata e la decisione ha lasciato sotto sotto qualche risentimento nel managemnet dell'Enichimlca, la società del gruppo che aveva puntato molto sulla conclusione dell'affare. Ci sarà un accordo con la Montedison? «Le trattatine non sono ancora iniziate — ci ha risposto — e siamo nella fase del con¬ fronto tecnico: mi auguro una conclusione positiva, ma per concludere bisogna essere in due-. Si tratta di un negoziato molto importante e delicato e secondo alcune indiscrezioni le posizioni, anche a livello tecnico, per gli impianti da acquistare e le valutazioni finanziarie, tra l'Eni e Foro Buonaparte sono piuttosto distanti. Quello idei risanamento della chimica, che chiude l'85 con una perdita di oltre 400 miliardi ; ma nel primi - tre mesi dell'oc è andata meglio, è l'obiettivo principale dell'ente, tanto più che l'Italia è uno dei pochi Paesi Industrializzati ad avere una bilancia commerciale chimica passiva per 4000 miliardi. Reviglio ha anche preannunciato che 11- settore meccano-tessile una volta risanato potrà essere ceduto ai privati. L'Eni punta anche a valorizzare le attività turistiche, mentre é assai probabile che quest'anno vengano portate In Borsa altre due società dopo la Salpem. La nuova e preoccupante congiuntura petrolifera non ha lasciato molto spazio alla strategia, a cosa farà l'Eni nel prossimo triennio: si continuerà, almeno è sembrato di capire, sui binari tradizionali. L'indebitamento è diminuito di 2000 miliardi scendendo a 15.986 e l'Incidenza degli oneri finanziari sui ricavi è passata da 4,3 dell'84 a 3,7. Il venerdì nero è costato 32,8 miliardi, «ma siamo in attesa della definizione della controversia giudiziaria- (con il S. Paolo nrd), ha precisato Reviglio. Ieri intanto la Commissione Industria della Camera ha invitato all'unanimità il governo a premere sull'Eni perché riveda la sua posizione sull'acquisto dell'Uniroyal. Eugenio Palmieri Il presidente dell'Eni, Reviglio, illustra il bilancio
Persone citate: Buonaparte, Franco Reviglio, Reviglio
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