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All'erta Cee e Nato Chiesta banca-dati All'erta Cee e Nato Chiesta banca-dati Esclusi riflessi sulla popolazione comunitaria BRUXELLES — Gli esperti Cee non prevedono conseguenze per la popolazione della Comunità, dopo il gravissimo incidente verificatosi nella centrale nucleare sovietica di Chernobil, ma una seria vigilanza viene considerata necessaria. L'hanno annunciato ieri nella capitale "belga i.', .Dor^vòcev, della,, Commissióne europea.' ■.■'"ff «òfiMlssaMò. re§poH&'bile della sicurezza nucleare, Stanley Clinton-Davis, ha sottolineato che la sciagura conferma la necessità di -franchezza. negli scambi di informazione, -nell'interesse della sicurezza e della fiducia pubblica nell'industria nucleare.. Dal canto loro, gli esperti della Nato seguono con attenzione gli sviluppi della vicenda e raccolgono gli elementi di informazione disponibili, anche se, per il momento, non si danno valutazioni, negli ambienti atlantici, su cause e conseguenze dell'incidente- La Commissione europea ha cominciato ieri ad accentrare tutte le informazioni di cui i governi della Cee dispongono separatamente sull'incidente di Chernobil e sulle possibili conseguenze dell'inquina¬ mento radioattivo sul territorio della Comunità. Nel darne l'annuncio, un portavoce ha precisato che l'esecutivo Cee è anche in contatto con gli organismi internazionali che operano nel settore nucleare. Sulla base del trattato che istituì l'Euratom, i governi dei Dodici sono tenuti a fornire informazioni sul liye,Ut-r d'i radioattività ambientalo rnt;rt aria sw «>j Per il 22 maggio, è stata intanto confermata la prossima riunione del gruppo per fa sicurezza nucleare, formato dopo l'incidente dèi 1979 nella centrale nucleare statunitense di Three Mile Island. I deputati laboristl dell'Europarlamento hanno intanto chiesto alla Cee di prendere contatto con l'Unione Sovietica sull'incidente nucleare. Ken Collins, presidente della commissione per l'ambiente del Parlamento, ha aggiunto: 'Dobbiamo imporre all'Urss di fornirci tutte le informazioni disponibili.. In ambito comunitario si sottolinea che i Paesi Cee, che già dispongono di 115 centrali operative per 69.000 Megawatt su un totale mondiale di 345 centrali.