Moser ha scoperto una salita vera

Moser ha scoperto una salita vera La neve da Sestriere a Sauze, sulle strade della 14a tappa del Giro Moser ha scoperto una salita vera DAL NOSTRO INVIATO SAUZE D'OULX — Quando la Thema di Carlo Besson lascia la statale del Monginevro, nel centro di Oulx, e svolta bruscamente a destra, su verso Sauze, Francesco Moser, seduto accanto all'ex azzurro di sci, si lascia sfug1 gire .un'imprecazione. Poi, seW6>iChlB«eì"<»S«, sarà^mba' tutta cosi?>. Nevica fitto fitto, la Thema arranca come un ciclista in piena cotta sulla rampa bianca di 200 metri, fra le vecchie case. La pendenza è effettivamente impressionante. SI addolcisce un poco dopo la chiesa, sembra concedere respiro, ma poi la salita torna a tirare, asfissiante, costante, diclamo al 10-12%, attraverso le balte di San Marco, poi sul tornanti secchi di Joveanceaux, infine fra i palazzotti nuovi di Sauze. Dietro l'hotel Savoia, l'ultimo rettilineo: 11 — a quota 1640, dopo cinque chilometri e mezzo di salita — il 25 maggio ci sarà il traguardo della 14' tappa del Oiro d'Italia, che porterà la corsa da Savona alle Alpi. Ieri ad ispezionare il percorso da Sestriere a Sauze, in bici, avrebbero dovuto esserci Moser e Saronni. La neve ha rovinato tutto, costringendo Francesco — arrivato domenica dalla Svizzera — a far la '| l'aria l'Insolito appuntamento con Beppe, del quale nessuno ha più saputo nulla di certo, anche se un'auto della sua squadra è stata misteriosamente incrociata di primo mattino in vai di Susa, diretta verso Torino. Moser, Invece, dopo l'arrampicata automobilistica, s'è concesso ai fotografi — In una specie di gara cicloscia torta con Pierino Gros, sindaco di Sauze — e poi ai giornalisti, per le sue Impressio- aricantala strada per Folgaria. O quella del col Druscè, che però è più corta. E' plii difficile della salita di Pejo, che.vale questa solo negli ultimi tre chilometri. In compenso prima di Pejo c'è il Carlomagno, che non è una passeggiata, mentre prima di questa c'è il Sestriere, che lungo ma facile. Sono arrivi che io non amo, come tutti sanno. Penso che qui avrebbe potuto far bene Visentin!, se non si fosse rotto lo scafoide a Prato. O Argentin, visto che sono 5 chilometri. Poi Le mond, naturalmente. O Ruttimann, il suo gregario svizzero, che sa scattare in salita. Io cercherò di difendermi. Spero solo che faccia bel tempo. E' un Moser sorprendentemente «bello», sorridente, fresco, quasi riposato: »Quando corro — dice — sto meglio, dormo di più, mi stresso di meno che nei periodi di feste e premiazioni. Adesso vado a casa un paio di giorni, sennò non mi riconoscono più. Giovedì a Francoforte, domenica a Zurigo, poi a vedere il San Marcò e l'arrivo di Foppolo. E domenica l'altra c'è il Giro.. Il Giro con questa salita di Sauze, una salita breve ma •vera., benché nascosta nelle cartine di Torrlanl da un Sestriere che sembra l'Everest, mentre In realtà è solo un interminabile falsoplano. •Pero sono trenta chilometri che restano nelle gambe — dice Italo zilioli, che se ne intende — e qui sarà dura per tutti: -51, forse a Sauze avremo i primi distacchi importanti del Giro* concorda Moser. E per un attimo non sorride affai to. Gianni Menlchelli Sauze d'Oulx. Sotto la bufera, Moser ha improvvisato per i fotografi una gara di cidoscl con Pierino Gros, ora sindaco di Sauze