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Piloti come taxi-driver FORMULA 1 Dopo Imola esplodono i problemi dei consumi Piloti come taxi-driver Anche Alain Prost, vincitore del G.P. di San Marino, è contrario al regolamento che «frena» i corridori - Quali le soluzioni possibili DAL NOSTRO INVIATO IMOLA — I centomila spettatori del O.P. di San Marino se ne sono andati delusi. Aspettavano Ayrton Senna, nuovo idolo delle folle della Formula 1. Me. U brasiliano si è ritirato dopo 12 giri. Volevano almeno un pilota della Ferrari sul podio ed hanno dovuto accontentarsi del quarto posto rimediato da Stefan Johansson. Soltanto Prost. Piquet e Berger hanno lasciato 11 circuito romagnolo soddisfatti, per motivi diver si. Il primo per essere tornato al vertice, il secondo per aver agguantato un piazzamento messo in pericolo a causa della rottura della frizione, 11 terzo per un risultato che premia la sua tenacia. La gara di domenica comunque ha lasciato l'amaro in bocca un po' a tutti. 81 è avuta la conferma che questa formula dei consumi ridotti toglie molto allo spirito delle corse automobilistiche. E' pur vero che il problema è uguale per tutti, ma bisogna riconoscere che questa storia di computer frena troppo i piloti, ridotti a correre come taxi-driver, con l'incubo di finire 11 carburante. Le intenzioni della Federa zione erano buone. Portando la capienza massima del serbatoi a 195 litri si voleva ridurre la velocita, aumentare quindi la sicurezza. L'obiettivo però è stato disatteso in quanto le monoposto vanno più forte di prima. Questo significa che le norme dovrebbero essere riviste. La Formula 1 — ha detto Alain Prost nei giorni .scorsi, suscitando le ire di Jean Marie Balestre, presidente della Fisa che ha minacciato di togliere la superllcenza al campione del mondo— è sulla strada sbagliata. Il regolamento del consumi limitati snatura la corse di velocità: Dello stesso avviso è la maggioranza degli altri corridori. Cosa bisogna fare allora? I mptodi per trovare una solu¬ zione esistono. Nella Formula Indy americana la potenza dei motori viene limitata da una valvola uguale per tutti che riduce la pressione di sovralimentazione dei turbo. Fra le varie proposte esistenti c'è anche la «strizzatura» dell'aria che va al motore o quella dell'immissione della benzina. Insomma si tratta solo di studiare la maniera migliòre per superare un ostacolo che si sta rivelando dannoso, con gravi rischi per questo sport. Cristiano Chiavegato