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La frode delle patate 2 anni alla grossista La frode delle patate 2 anni alla grossista Con il trucco dei cartellini, prezzi più alti - Estese le indagini Due anni di reclusione, cinque di interdizione dall'attività e 18 milioni di multa: questa la condanna inflitta dal pretore di Ivrea, dottor Donato, a una commerciante all'ingrosso di Burolo. chiamata a rispondere di venti capi d'imputazione relativi allo smercio di patate da semina. Imputata era Pierina Reolfi, 63 anni, via Lago Viverone 1, già arrestata per una presunta frode commerciate nell'estate '80 (trascorse qualche giorno alle Nuove). Con lei altre tre persone: Bernard Hilpold, 50 anni e Ferdinando Kerschbaumer, 36 anni, di Bolzano, e Gateano Brendaglìa, 36 anni, di Verona. I primi due sono presidente e direttore di una cooperativa trentina, specializzata nella produzione di sementi. Il Brendagllà era invece un loro cliente e a sua volta fornitore della Reolfi. Le accuse: oltre ad un lungo elenco di violazioni amministrative, gli imputati dovevano rispondere di falso materiale, frode in commercio e vendita di prodotti con segni mendaci. Costerà accaduto? In sostanza gli utilizzatori finali del prodotto, cioè cooperative 0 aziende agricole, acquistavano patate di qualità diversa da quella denunciata sui cartellini indicatori, rilasciati dall'Ente nazionale sementi Quando avvenivano le trasformazioni? Secondo l'accusa in parte alla fonte e in parte nel magazzino della Reolii. Cosi ad esempio le patate della qualità Sirtema diventavano Majestic, un nome che già la dice lunga sul loro maggior pregio. Non bastava? E allora anche le finte Majestic scomparivano, ed erano sostituite da un'altra varietà, le Kennebec. Lo scopo del raggiro va individuato nella differenza ' di prezzo tra una qualità e l'altra: la Slrtema, di produzione olandese, è venduta attorno alle 30 mila lire al quintale, contro le 50 mila della. Kennebec canadese Difficilmente gli acquirenti si accorgono della diversità, fino a quando non vedono crescere 1 frutti della semina, di grandezza diversa da una specialità all'altra. La commerciante, difesa dall'avvocato Campanale, ha negato gli addebiti, sostenendo di essere lei stessa vittima di un raggiro: «lo acquistavo le patate e le rivendevo ai miei clienti. Non potevo sapere che si trattava di altri prodotti, i cartellini erano già preparati:. Ma il pretore non le ha creduto, emettendo la sentenza di condanna, contro la quale la difesa ha già interposto appello. Più miti Invece le pene per Hilpold e Kerschbaumer (4 mesi). Assolto dai reati più gravi, ma condannato a dodici milioni di multa, il Brendaglia, difeso dall'avvocato Bertone.